Chi l’ha visto?, di cosa si è parlato ieri sera: dalla Flotilla ai risvolti su Garlasco

Dal caso di Garlasco alla sparizione di Elena Vergari: i principali casi di cronaca della puntata di "Chi l'ha visto?" del primo ottobre

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Paola Landriani

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Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

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Mercoledì primo ottobre Federica Sciarelli è tornata su Rai 3 con una nuova puntata di Chi l’ha visto?. Anche questa settimana, la trasmissione ha acceso i riflettori su storie complesse e ancora senza risposte: sparizioni improvvise, interrogativi mai chiariti e nuove piste che riaprono casi che sembravano chiusi.

Dal delitto di Garlasco al caso di Elena Vergari, passando per segnalazioni di persone scomparse e vicende ancora in corso, ecco cosa è successo ieri sera.

La Flotilla e le immagini dal Mediterraneo

Il tema di apertura ha trasportato gli spettatori di Chi l’ha visto? direttamente nel cuore della Flotilla per Gaza. In collegamento, l’inviato a bordo della nave di Emergency ha raccontato cosa accade nelle acque a ridosso della Striscia, dove un gruppo di imbarcazioni sta tentando di consegnare aiuti umanitari alla popolazione civile.

Tre di queste navi – Alma, che ospita il comitato direttivo del movimento, insieme a Sirius e Adara – sono state bloccate: prima il segnale satellitare interrotto, poi l’arrivo dei cannoni ad acqua e di potenti fasci di luce puntati contro l’equipaggio. Le telecamere hanno mostrato le persone disposte in cerchio sui ponti, con le mani alzate in segno di resistenza pacifica.

I fermi da parte delle autorità israeliane sono proseguiti anche nel corso della notte, coinvolgendo altre imbarcazioni dirette verso Gaza.

“Ci sono persone, come noi, che non vogliono che dei bambini a Gaza debbano morire di fame, i civili sotto i bombardamenti. Questa è una manifestazione pacifica che ora viene fermata dai militari di Israele”, ha spiegato Federica Sciarelli.

Immagini che fotografano un paradosso: navi cariche di aiuti umanitari fermate dalle autorità, nonostante a bordo ci fossero solo volontari impegnati per la pace.

Appelli per persone scomparse: le storie delle famiglie

E mentre il Mediterraneo ha continuato a tenere gli occhi puntati sulle navi della Flotilla, La trasmissione ha dato spazio agli appelli di chi cerca i propri cari scomparsi. Le storie sono diverse, ma accomunate dall’angoscia e dalla speranza di avere risposte.

Tra queste, Martina, 14 anni, che si è allontanata volontariamente da Sarmato, in provincia di Piacenza. Con sé aveva solo uno zaino e il telefono, che al momento della chiamata del padre Andrea risultava già spento.

C’è poi Federico Biancuzzi, uscito senza cellulare né chiavi, diretto in treno da Parma ad Ancona. In diretta, la famiglia gli ha inviato un messaggio carico di affetto: “Siamo preoccupati, dacci tue notizie. Ti vogliamo bene, rispettiamo le tue scelte e quelle future. Ti aspettiamo presto”.

Durante la puntata sono stati segnalati anche i casi di Giovanni Cuvello e Mauro Olivi, con l’invito agli spettatori a fornire qualsiasi informazione utile.

Salvatore Del Campo: accuse e difese

Un altro focus della serata ha riguardato Salvatore Del Campo, ricercato dopo aver rimosso il braccialetto elettronico. Indagato per stalking e minacce dopo aver esercitato pressioni psicologiche sulla madre della sua bambina arrivando anche ad aggredire la legale della donna, ora ha evaso i domiciliari.

Durante il servizio, sono stati trasmessi alcuni vecchi messaggi in cui Del Campo giustifica il rifiuto di indossare il dispositivo elettronico, definito pericoloso per la salute: “Non avevo voluto mettere il braccialetto 4 mesi prima perché avevo visto che si tratta di onde elettromagnetiche multiple, anche da satellite, e considerate cancerogene. Era l’unico modo per tornare alla mia vita, almeno quella che gli altri avevano deciso per me”.

In un’intervista telefonica con una giornalista di Chi l’ha visto?, Del Campo ha difeso le proprie azioni, negando le accuse e sostenendo di essere vittima di un ‘servizio falsato’. Secondo lui, l’avvocata della donna avrebbe orchestrato una denuncia falsa da parte della madre; allo stesso tempo, Del Campo sostiene che i suoi gesti violenti siano il risultato delle circostanze che si sono create intorno a lui.

Il delitto di Garlasco: nuove ombre sulle indagini

Il focus si è poi spostato sul delitto di Garlasco e Chiara Poggi, con l’analisi delle intercettazioni ad Andrea Sempio insieme all’avvocato De Rensis. Alcune di queste intercettazioni non sarebbero mai state trascritte.

Le prime indagini erano state condotte da Mario Venditti, oggi indagato per corruzione. Secondo quanto riportato in trasmissione, Venditti avrebbe percepito denaro per garantire l’impunità a Sempio. A destare nuovi dubbi è un appunto scritto dal padre di Andrea, Giuseppe: “Venditti Gip Archivia X 20, 30 euro”

In trasmissione è stato evidenziato che alcune intercettazioni, in particolare quelle relative a assegni e movimenti di denaro, non sono state riportate perché considerate incomprensibili o non pertinenti.

Elena Vergari: telefonate, indizi e una lettera misteriosa

Infine, il programma ha approfondito il caso di Elena Vergari, ricostruendo i giorni immediatamente precedenti alla sua sparizione. In studio, il fratello della donna ha raccontato i momenti critici e i tentativi di ricostruire le ultime ore di Elena.

Dall’analisi dei tabulati telefonici emerge una chiamata a un uomo contattato da Elena due giorni prima di sparire, mai approfondita durante le indagini iniziali.

Inoltre, la trasmissione ha presentato una lettera con mappa, recapitata alle autorità nel 2017, che potrebbe indicare il luogo della morte di Elena. Una grafologa ha analizzato la scrittura del documento, spiegando le possibili dinamiche vissute dalla persona che l’ha redatta. Non è chiaro se sia stata scritta da un uomo o una donna, ma secondo la specialista non sembrerebbe opera di un mitomane: si tratterebbe di qualcuno che ha voluto dare un contributo alle indagini.

Il racconto della puntata ha messo in luce come, anche a distanza di anni, alcuni dettagli siano rimasti inediti o poco considerati, mantenendo viva la speranza di fare chiarezza su una vicenda ancora aperta.