Orgasmo simultaneo (o sincronizzato): esiste davvero? Tra falsi miti e realtà

L’orgasmo simultaneo non è una leggenda: è possibile arrivare all’orgasmo insieme, ma ci sono degli accorgimenti da seguire

Foto di Giulia Farsetti

Giulia Farsetti

Giornalista e Sex Editor

Giornalista e Social Media Manager, da sempre ama scrivere, creare contenuti e raccontare storie. Da anni studia e scrive di benessere e sessualità. Gestisce diversi profili social e, da brava Vergine, adora organizzare tutto alla perfezione… Con immancabili evidenziatori colorati!

Film, video, fantasie: nell’immaginario collettivo fare l’amore con il partner significa arrivare all’apice del piacere insieme. Ma l’orgasmo simultaneo esiste davvero? Non giriamoci intorno: è molto difficile raggiungere il piacere nello stesso momento, in modo sincronizzato. Ed è proprio per questo motivo che se ne parla come qualcosa di misterioso, ai confini della realtà, quasi inarrivabile. Ma non è impossibile: è indubbio, infatti, che provare l’orgasmo in modo simultaneo è un’esperienza magica, intensa e coinvolgente. In questo articolo proveremo a descrivere in modo chiaro cos’è l’orgasmo simultaneo e a dare dei suggerimenti per sperimentare insieme al partner. Tuttavia, per avere una vita sessuale felice, non è importante provare un orgasmo sincronizzato: l’importante è stare bene con se stessi e con il partner, senza forzare situazioni o focalizzarsi su aspetti specifici. Non dimenticare che il bello di fare l’amore è condividere emozioni e divertirsi insieme, incrementando affinità e complicità.

Orgasmo simultaneo o sincronizzato: che cos’è?

Raggiungere un orgasmo simultaneo non è affatto semplice, soprattutto nelle coppie etero, in quanto i tempi per raggiungere il piacere sono diversi tra ragazzi e ragazze. Tuttavia, è altrettanto vero che, quando si riesce ad arrivare all’apice insieme, è una sensazione molto intesa e profonda, che si vive in modo amplificato. Quindi l’orgasmo simultaneo non è nient’altro che provare l’orgasmo nello stesso istante del partner.

Come si raggiunge un orgasmo simultaneo

Seppur difficile, tutti possono provare a raggiungere orgasmi sincronizzati, anche se non è scientificamente scritto che tutte le coppie ci riusciranno. Ma c’è un aspetto positivo in questo: l’unico modo per scoprirlo è provare! Per prima cosa è importante la comunicazione nella coppia perché questo porta a essere eccitati entrambi nello stesso momento, grazie alle giuste stimolazioni che abbiamo condiviso con il partner. I consigli principali? Ascolta, parla e condividi. Non dimenticare i preliminari, asseconda il piacere del partner e lasciati andare al tuo. Per comunicare in modo migliore, potete scegliere un segnale o una parola per dirvi quando state per raggiungere l’orgasmo, così da rallentare e aspettarvi o lasciarvi andare e godere il momento, in base alle necessità di entrambi.

Sperimenta insieme al partner e cerca di non fossilizzarti troppo su questo tema perché la parte più importante di fare l’amore è stare bene, con se stessi e con il partner.

Cè una posizione suggerita per raggiungere l’orgasmo simultaneo?

Soprattutto nelle coppie eterosessuali, l’idea di raggiungere l’orgasmo nello stesso momento è un aspetto eccitante e stimolante. C’è una posizione che potrebbe aumentare le probabilità di provare un orgasmo sincronizzato: è simile alla posizione del missionario classico, ma l’uomo, disteso sopra la donna, si sporge un po’ più avanti, fino a quando la base del pene non arriva a toccare la clitoride della donna. Mantenendo un contatto costante con la clitoride, questi movimenti potrebbero favorire un orgasmo simultaneo in quanto si ha una stimolazione degli organi genitali in contemporanea. Ovviamente non è una scienza esatta, quindi l’orgasmo simultaneo potrebbe non verificarsi, ma potresti aver provato una nuova, forte e intensa stimolazione.

Consigli su cosa è meglio evitare di fare se si vuole raggiungere un orgasmo simultaneo

Nella sessualità raramente ci sono regole; l’unica riguarda il rispetto personale e del partner. Tuttavia, nel caso della ricerca di provare un orgasmo sincronizzato, può capitare di perdere di vista l’insieme, cioè la bellezza di fare l’amore e di stare in intimità con il proprio partner. Non lasciare che il desiderio di avere un orgasmo insieme offuschi i momenti belli che potresti creare sotto le lenzuola. Lascia che tutto avvenga in modo naturale e sensuale, senza obblighi o fantasmi contro cui combattere.

Altri tipi di orgasmo “particolare”

L’orgasmo sincronizzato non è l’unico tipo di orgasmo “diverso” dal classico apice di piacere. Quando si è in intimità con il partner si possono sperimentare vari tipi di orgasmi, come, ad esempio, quelli multipli. Durante lo stesso rapporto sessuale (non necessariamente solo durante la penetrazione) una delle due persone raggiunge più volte l’orgasmo, a distanza di pochi minuti. Questo avviene per una continua stimolazione sessuale, magari diversa e variegata. Questo tipo di orgasmo riguarda soprattutto il genere femminile. Negli uomini, infatti, dopo l’orgasmo, il corpo ha bisogno di un periodo di recupero, chiamato periodo refrattario, per poter raggiungere nuovamente l’eiaculazione. Anche le donne lo sperimentano, ma il tempo di recupero negli uomini tende a essere più lungo, sebbene cambi da persona a persona.

Se fai l’amore e non provi l’orgasmo, non preoccuparti, anche questo aspetto è del tutto normale. Non sempre è necessario arrivare all’apice del piacere per stare bene in intimità con il partner. Ovviamente tieni sotto controllo la situazione: se questo avviene sempre, è consigliabile un consulto con un ginecologo o uno psicologo, così da indagare e comprendere i motivi per cui non si è appagati dall’esperienza intima con il partner. Anche perché fingere un orgasmo può essere una strategia di fuga o un modo per tutelare i sentimenti del partner, ma non può diventare una prassi. A lungo termine, infatti, questo aspetto potrebbe compromettere la comunicazione e l’intimità della coppia; parlare con il partner sicuramente aiuta ed è il modo migliore per conoscersi e instaurare (o ripristinare) connessioni e complicità.