Tutto quello che devi sapere sulla tua igiene intima

Quando quanto e con cosa lavarsi. Cura e rispetto di sé e della propria salute, perché la salute sessuale passa anche attraverso l’igiene intima

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Cristina Critelli

Ginecologo, Sessuologo e Psicoterapeuta

Dal 2000 si occupa di disfunzioni sessuali, in particolare di dolore sessuale e vaginismo, con un approccio integrato, utilizzando anche EMDR.

Pubblicato: 26 Luglio 2021 12:22

L’importanza di una corretta igiene intima

Uno dei primi gesti da bagno che ci viene insegnato da bambini è lavarci i genitali, subito dopo il lavaggio delle mani e dei denti: un gesto da grandi, perché avere cura dei genitali è un gesto importante ed è importante farlo bene sin dalle prime volte, per evitare di fare danni.

Lavarsi bene non vuol dire lavarsi troppo, ossessivamente o con eccessiva aggressività; vuol dire rispettare la natura e la fisiologia dei genitali esterni a partire da un gesto quotidiano così semplice. Partiamo allora proprio dalla natura dei genitali, dall’anatomia, per orientarci meglio.

Com’è fatto l’apparato genitale femminile

anatomia vagina

L’apparato sessuale femminile è costituito da una parte esterna, visibile e lavabile e da una interna e non visibile e quindi non lavabile. Quindi possiamo lavare solo i genitali esterni:

  • il monte di Venere cioè quella zona ricoperta di peli a forma di triangolo rovesciato tra le radici delle cosce;
  • la parte esterna del clitoride ricoperta da una plica delle piccole labbra;
  • le grandi labbra o labbra esterne;
  • le piccole labbra o labbra interne;
  • il vestibolo vaginale, l’area compresa tra le piccole labbra dove troviamo l’ingresso della vagina con l’imene e più in alto l’uretra (ndr. il canale che collega la vescica urinaria con l’esterno).

La parte interna quindi non raggiungibile con i normali lavaggi è invece costituita dalle ghiandole (Bartolino, Skene), la vagina, l’utero e le tube; di queste strutture, solo la vagina può essere occasionalmente lavata attraverso l’esecuzione di una lavanda, ma ripeto non abitualmente, solo in particolari occasioni.

Alcune di queste parti anatomiche hanno una struttura uguale a quella della pelle anche se più sensibile, mentre le piccole labbra e la zona vestibolare hanno un’anatomia che è di transizione, di passaggio tra la pelle e la mucosa vaginale; questo si può vedere abbastanza facilmente guardandosi con uno specchio: la zona che si avvicina alla struttura della mucosa è rosea brillante lucida e più umida. È chiaro, allora che il lavaggio non può avvenire con gli stessi detergenti che usiamo per le mani o per il resto del corpo.

Esigenze diverse per età diverse

Dalla nascita all’età adulta fino alla vecchiaia, i genitali esterni ed interni cambiano, così come cambia il resto del corpo. I cambiamenti sono legati non soltanto al passare del tempo ma anche all’assetto ormonale che cambia.

Durante l’infanzia gli estrogeni presenti sono molto bassi perché la funzione delle ovaie è ancora bloccata; man mano che ci si avvicina al menarca, la prima mestruazione, invece gli estrogeni aumentano fino a raggiungere un assetto adulto con l’arrivo delle mestruazioni e riabbassarsi poi con la menopausa. Queste variazioni ormonali cambiano anche le esigenze rispetto al famigerato pH dei detergenti che si utilizzano. Quando gli estrogeni sono bassi il pH ha valori più alti verso un pH basico, mentre quando gli estrogeni sono alti il pH si abbassa (diventa più acido), questo vuol dire che nella scelta del detergente dobbiamo rispettare il pH fisiologico relativo alla nostra età.

Altro fattore importante: quante volte al giorno lavarsi? Non è necessario esagerare, in genere è sufficiente lavarsi due volte al giorno, mattina e sera, e dopo aver evacuato l’intestino. Durante il periodo mestruale ponete più cura all’igiene intima, anche semplicemente sciacquando con acqua quando ci si cambia l’assorbente.

È molto importante anche il modo in cui ci si lava: l’ingresso vaginale, i genitali esterni e l’uretra sono molto vicini all’ano, pur avendo un tipo di colonizzazione batterica completamente diverso. Quando ci si lava, così come quando ci si asciuga e quando si usa la carta igienica per la pulizia, è necessario farlo sempre partendo da davanti ed andando verso dietro e non il contrario, quindi dall’introito vaginale verso l’ano, per evitare di contaminare vagina e uretra con batteri di provenienza anale.

I detergenti hanno l’elenco delle sostanze da cui sono costituiti, l’elenco rispetta un ordine che riflette la concentrazione di quella sostanza, cioè sono elencate in ordine di concentrazione. Questo è particolarmente importante per le donne allergiche o sensibili, che possono consultare tutti gli ingredienti ed evitare rischi di allergie. Non lasciatevi guidare da profumazioni o schiuma esagerata: a volte questi effetti sono legati a tensioattivi troppo aggressivi per la vulva.

In particolari condizioni, quali per esempio infezioni, infiammazioni o patologie vulvari, la scelta del detergente intimo da utilizzare è particolarmente importante, fatevi quindi consigliare dal vostro ginecologo o dal farmacista di fiducia. Esistono detergenti che è più utile utilizzare in corso di infezioni batteriche, altri per le infezioni da fungo (candida) e altri ancora in situazioni in cui la detersione deve essere particolarmente delicata (vulvodinia). E come regolarsi nei rapporti sessuali? È bene lavarsi prima e dopo ogni rapporto, non soltanto per igiene ma anche come atto di rispetto verso sé stessi e l’altro.

Promemoria

  • Lavarsi due volte al giorno
  • Ogni età ha il suo detergente
  • Da davanti verso dietro
  • Leggere i componenti
  • Usare il detergente intimo anche sotto la doccia, non lavarsi con il bagnodoccia
  • In corso di infezioni o infiammazioni farsi consigliare da un professionista
  • Lavarsi prima e dopo il rapporto sessuale