Come si determina il numero di appuntamenti ideale prima di fare l’amore con qualcuno? Ha ancora senso farsi questa domanda? Sì, nella misura in cui non esiste davvero una risposta valida per tutte e per tutti. E nemmeno una che si adatti a ogni circostanza.
Persino ai tempi delle app di dating, in cui spesso si ha una panoramica delle aspettative e delle preferenze dell’altro ancora prima di parlarsi, la paura è di essere fraintese. Da chi pensa che non aspettare il terzo o quarto appuntamento sia come ammettere di non volersi impegnare, o da chi al contrario si sente respinto se dopo settimane o mesi di corteggiamento online, telefonate e vocali pieni di tenerezza, viene gentilmente accompagnato alla porta al termine del fatidico primo incontro. E c’è anche chi teme di bruciare le tappe, minando il futuro della relazione.
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Cosa dice la scienza
Almeno su quest’ultimo punto, possiamo tirare un sospiro di sollievo. La ricerca sembra confermare che in prospettiva fa ben poca differenza se si fa sesso al primo appuntamento, dopo qualche settimana, o addirittura prima ancora di iniziare a uscire insieme ufficialmente (perché sì, esiste anche chi parte convinto di non volere niente di serio e poi nel giro di sei mesi è in fila all’IKEA a scegliere il divano).
È la conclusione a cui sono giunti i ricercatori di uno studio pubblicato nel 2014 sul Journal of Sex Research, sondando il livello di soddisfazione di coppia di 10.932 partecipanti non sposati. Se chi è entrato in intimità da subito risulta lievemente meno felice, è solo perché è entrato prima nella fase successiva alla luna di miele, quella in cui la passione tende a perdere slancio, spiega il sessuologo Justin Lehmiller menzionando lo studio in un articolo su Men’s Health.
A letto si è in due
I tempi cambiano, ma non troppo. Se sono più spesso le ragazze a farsi questa domanda è per via di una visione della sessualità che assegna loro il compito di guardiane della virtù, non del tutto superata. Uno schema di pensiero che come ricorda Michela Murgia in Ave Mary (Einaudi) restituisce una visione distorta del rapporto tra uomo e donna, come di “una lotta tra un sì e un no radicalizzati”, tra un desiderio che si suppone ossessivo (quello maschile) e una resistenza altrettanto radicale (pena lo stigma, persino quando si tratta di violenza).
Ora che ci avviciniamo a una visione più paritaria, in cui il concetto di consenso sta diventando fortunatamente più centrale e più dibattuto rispetto a quello di purezza, il timore di essere giudicate può essere almeno in parte ridimensionato.
Fermo restando che non dobbiamo giustificazioni a nessuno, quella sul sesso al primo appuntamento è una scelta da prendere insieme, sulla base di valutazioni almeno in parte condivise. Perché anche se non si è ancora una coppia non significa che si sia davvero ognuno per sé.
I motivi per non aspettare
Proprio perché si tratta di una questione soggettiva, c’è chi considera il sesso al primo appuntamento un’ottima strategia per allentare la tensione. Perché altrimenti si creerebbero troppe aspettative, perché si è curiosi, o perché si pensa sia meglio assicurarsi di essere compatibili anche sotto quell’aspetto prima di investire troppe energie nel rapporto. E questo senza mettere in conto che il primo appuntamento non coincide per forza con la primissima volta in cui ci si incontra. Magari siete già usciti come amici, magari vi siete scritti per mesi. Ha senso aspettare ancora, o ti senti pronta e in fondo diresti di no solo per il timore di essere presa poco sul serio?
La sola cosa su cui è meglio non avere fretta sono le conclusioni, soprattutto se sei tra quelle che ritengono il sesso una cartina tornasole per il futuro della coppia. L’intesa può essere costruita nel tempo e non è detto che un’eventuale prima volta tragicomica faccia testo per l’intera relazione, meglio dormirci su e darsi una seconda possibilità. Così come bisogna stare attente a non scambiare la forte attrazione iniziale per qualcosa di più, buttandosi a testa bassa in una relazione che non ha davvero i presupposti per durare.
I motivi per rimandare
Esistono anche buoni motivi per non fare sesso, non importa se si è al primo o al decimo appuntamento. Per esempio, se ti rendi conto che non ti va davvero ma stai dicendo di sì per non deludere le aspettative dell’altro o dell’altra, o se ti senti sotto pressione. Stupirà, ma vale anche per i ragazzi: come ricorda il blog dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica di Roma, non si è davvero obbligati a sentirsi sempre disponibili o solleciti al rapporto solo perché maschi.
Oppure potresti decidere di prenderti più tempo perché senti il bisogno di valutare meglio la persona o la situazione, entrambi validi motivi per concludere la serata con il bacio della buonanotte.
Un altro motivo per cui potrebbe valere la pena di rimandare è perché avete voglia di godervi il mistero e il piacere dell’attesa. Tenersi a vicenda sulla corda potrebbe essere divertente, basta che sia una scelta consapevole. Inutile affidarsi a formule predefinite, perché non esiste un momento giusto in termini assoluti. Meglio ascoltarsi e rendersi disponibili all’ascolto, tanto più che ogni relazione ha dinamiche tutte sue e non è detto che si possano applicare gli stessi criteri a storie d’amore diverse.