Politelia, tutto quello che c’è da sapere sul terzo capezzolo

É la più comune tra le malformazioni al seno, ed è in genere asintomatica: ecco in cosa consiste la politelia

È possibile, per l’uomo come per gli altri mammiferi, “soffrire” di politelia, la più comune tra le malformazioni al seno. Come suggerisce il nome, consiste nella presenza di uno o più capezzoli “accessori”, o soprannumerari. Che, nel 75% dei casi, sono piccole macule – il cui diametro è di circa il 30% dei capezzoli principali – disposte lungo la linea mammaria, tra l’ascella e l’inguine (ma possono presentarsi anche su collo, spalle e schiena). Di norma asintomatici, in rari casi cambiano colore, diventano tumefatti o – nelle donne – secernono latte durante l’adolescenza, il ciclo mestruale o la gravidanza.

Le cause della politelia sono prevalentemente due: una variazione del normale sviluppo (derivando da altri mammiferi, l’uomo è potenzialmente portato ad avere più capezzoli) e una rara sindrome genetica. A presentare il terzo capezzolo, è una percentuale di donne e uomini compresa tra lo 0.2% e il 5.6%. Che, l’anomalia, la presentano fin dalla nascita. La linea mammaria si sviluppa infatti nell’embrione tra la quarta e la quinta settimana di vita, mentre gli elementi ghiandolari delle mammelle si formano a livello della quarta e della quinta costa tra il secondo e il terzo mese. A questo punto, il resto dell’ispessimento sul torace – nella maggior parte degli embrioni – si riduce: quando la regressione non è completa, e ne rimangono dei residui, ecco che il bimbo (o la bimba) nasce con un terzo capezzolo.

Se la maggior parte delle persone che soffrono di politelia decide di non intervenire – anche perché il terzo capezzolo non si sviluppa ulteriormente, e durante la pubertà non si trasforma in un seno -, è però possibile rimuovere quella che è una specie di macchiolina chirurgicamente. Come si fa per i nei. Con un bisturi, il chirurgo taglia l’area intorno al capezzolo a forma di losanga, per poi suturare i due lembi di pelle. L’intervento non dura più di mezz’ora, si esegue in anestesia locale, e la cicatrice – che dipende dalle dimensioni dal capezzolo – è in genere poco visibile.

Sebbene non sia un’anomalia così rara, poche persone sono a conoscenza della politelia. E, a portare il “fenomeno” alla ribalta, sono in genere i personaggi famosi che – il terzo capezzolo – lo presentano. Tra loro, l’ex One Direction Harry Styles, Mark Walhberg, Tilda Swinton e Carrie Underwood.