Ora solare, i possibili effetti inattesi sull’organismo

Il passaggio dall'ora legale all'ora solare può avere alcuni effetti sulla qualità del sonno con conseguenze anche sul metabolismo

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Pubblicato: 24 Ottobre 2024 13:19

Ci siamo. Stanno per arrivare le serate meno luminose. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, alle 3 dovremo riportare le lancette dell’orologio indietro di un’ora. Per qualcuno, particolarmente sensibile, questo semplice passaggio si traduce in un leggero “sbattimento” per l’organismo, con possibili ripercussioni sui tempi del sonno. In pratica, una sorta di “mini Jet-lag”. Per altri, il ritorno all’ora solare passa senza quasi lasciare traccia.

Ma comunque, per l’orologio biologico dell’organismo qualcosa si modifica. Ed è una sorta di piccolo “stress” temporaneo che va affrontato. Perché può portare leggeri sfasamenti nei tempi del sonno e, forse, anche altre azioni inattese legate alla desincronizzazione dei ritmi.

Meglio l’ora legale o l’ora solare?

A volte si chiede di mantenere l’ora legale permanente. Anche d’inverno. Ma attenzione. Ci sono ricerche che mostrano come mattine più buie e sere più luminose potrebbero avere effetti negativi sulla quantità di sonno e di conseguenza anche sul rischio di sviluppare condizioni che in qualche modo possono essere associate proprio ai disturbi del ritmo sonno-veglia. Ad esempio, si sa che la comparsa di sovrappeso ed alterazioni metaboliche, come il diabete di tipo 2, può associarsi più facilmente a disregolazioni del sonno e alla vera e propria insonnia.

Ma d’altra parte, secondo molti esperti, conservare l’ora legale potrebbe aiutare a contrastare il leggero stress ed i conseguenti problemi del ritmo circadiano derivanti da alterazioni del ritmo circadiano per il passaggio ora legale/ora solare. Per molti, anche se non per tutti, un piccolo momento di adattamento che può determinare leggeri fastidi e la necessità di riadattarsi, sia pure se per pochi giorni. D’altro canto, si può dire che se le serate fossero sempre più lunghe, sotto l’aspetto della luminosità ambientale, per i bambini ci sarebbe più tempo per stare all’aria aperta e quindi una maggior possibilità di muoversi, con evidenti ripercussioni positive per il benessere ed il controllo del peso. Insomma, ci sono pro e contro.

Ma c’è una realtà che non può essere sottovalutata, specie se si ha il sistema di “regolazione” dei tempi del corpo particolarmente sensibile. L’ora legale permanente può essere scarsamente sincronizzata con il nostro orologio biologico. Per questo potrebbe anche rivelarsi poco positiva. Ci sono ricerche che mostrano come il mantenimento dell’orario estivo potrebbe avere implicazioni sul metabolismo e sulla salute cardiovascolare.

Gli effetti negativi della luce serale

Se sul fronte della psiche avere serate lunghe e piene di luce, come avviene in estate, potrebbe tradursi in una maggior serenità emotiva (mai dimenticare il ruolo della luce sui sintomi depressivi, che proprio in inverno per alcune persone possono acuirsi contribuendo al senso di tristezza), diverse ricerche dimostrano che in genere le serate più luminose si traducono in una maggior disponibilità di tempo per il riposo notturno. Insomma, ci sono più opportunità di dormire più a lungo.

Basti pensare in questo senso a recenti dati sul sonno che vengono dall’American Time Use Survey. Ad ovest si riposa circa 20 minuti in meno ogni notte, ovvero si dorme 115 ore in meno all’anno. Cosa significa?  Che anche per leggeri screzi temporali come questi, nel tempo, si potrebbero avere aumenti di sonno insufficiente, con impatto anche sul metabolismo. Si tratta di informazioni che ovviamente non possono essere traslate immediatamente in Italia, ma che anno riflettere.

Sul fronte ormonale, infatti, pare che il nostro corpo non sia sempre predisposto (fatte salve le ovvie variazioni personali) per un’eccessiva esposizione alla luce la sera. Perché il buio ci aiuta a produrre melatonina e quindi favorisce il giusto riposo. Sia chiaro. Siamo solo all’inizio delle ricerche. Ed ovviamente c’è chi vede con tristezza il passaggio all’ora solare e chi invece si ritrova meglio con le lancette dell’orologio che tornano indietro.

Con una raccomandazione finale, soprattutto per i maschi. Anche l’attività dell’apparato riproduttivo maschile segue una ciclicità nell’arco delle 24 ore, governata dalle oscillazioni nella produzione del principale ormone maschile, il testosterone, che di norma viene sintetizzato in maggior quantità al mattino e prodotto in minor misura alla sera. Quando i ritmi possono “sballare” il testosterone. La disponibilità di ormone si può anche ridurre significativamente e l’attività sessuale potrebbe risentirne.