Ipertimesia, cos’è la sindrome della super memoria

Mai sentito parlare di ipertimesia o sindrome ipertimesica? Riguarda le persone che hanno una memoria autobiografica fuori dal comune, al punto che ricordano gran parte degli eventi che hanno vissuto.

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Redazione

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Il termine ipertimesia deriva dal greco iper (eccessivo) e thymesis (ricordare) e in effetti che è affetto da questa sindrome ha una smisurata capacità di ricordare quel che gli è accaduto nella vita, anche in tempi molto lontani e con minuzia di particolari.

La persona ipertimesica ricorda senza sforzo, rapidamente, in modo dettagliato e con precisione gli accadimenti della propria vita, ma anche eventi non necessariamente personali che lo hanno in qualche modo colpito o interessato. Questa capacità mnemonica non nasce dall’applicazione di strategie di memorizzazione, ma è una caratteristica innata e automatica. Stranamente invece l’ipertimesico non ha la stessa capacità di memorizzare informazioni volontariamente, ecco perché non necessariamente eccellono negli studi o nei test di memoria.

Questa memoria eccezionale se da un lato può essere un vantaggio, dall’altro è pericolosa dal momento che le persone ipertimesiche tendono a perdersi nei ricordi, facendo invece fatica a vivere i momenti presenti in cui sono. Mostrano inoltre difficoltà in alcuni processi cognitivi, nella pianificazione e nell’organizzazione. Talvolta hanno comportamenti tipici dei soggetti ossessivo-compulsivi.

La sindrome dei super ricordi è ancora poco conosciuta e la denominazione ipertimesia per identificarla è nata solo nel 2006, quando si è verificato il primo caso. Si tratta di una sindrome che colpisce pochissime persone, ad oggi sono circa 20 gli individui con ipertimesia accertata.

Dei ricercatori studiando la prima persona affetta da questa sindrome hanno notato che l’amigdala, fondamentale nei processi emozionali, risulta essere più grande del normale, e probabilmente è questa dimensione anomala che contribuisce a rendere i ricordi indimenticabili. D’altronde le emozioni e i sensi giocano un ruolo fondamentale nel fissare un ricordo.