Infezioni urinarie: sintomi, tipologie e rimedi

Le infezioni urinarie sono infezioni batteriche che colpiscono il sistema urinario, inclusi reni, ureteri, vescica e uretra, causando sintomi come dolore, bruciore durante la minzione, frequente bisogno di urinare e, talvolta, febbre e dolore addominale

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Ivan Shashkin

Medico

Medico appassionato di immunologia ed ematologia con interesse e esperienza in ambito di ricerca.

Pubblicato: 10 Giugno 2024 12:02

Le infezioni urinarie sono conosciute con la sigla IVU. Con questo termine vengono definite tutte le infezioni causate dalla presenza di patogeni che si moltiplicano nelle vie urinarie attraversando l’uretra. Questa parte del corpo trasporta infatti l’urina dalla vescica all’esterno ed è fondamentale per un corretto funzionamento del tratto urinario.

I sintomi delle infezioni urinarie possono essere a carico di reni, vescica, uretra e ureteri. Il tipo di infezione cambia notevolmente a seconda della parte del corpo interessata. Gli ureteri sono i dotti che uniscono reni e vescica, l’uretra è il dotto tra vescica e meato urinario e la vescica è appunto l’organo nel quale si accumula l’urina.

Le cause delle infezioni urinarie sono molte, così come i sintomi. Questi ultimi possono variare a seconda del tipo di patologia diagnosticata. I pazienti che soffrono di queste infezioni solitamente avvertono la necessità di urinare spesso, dolori all’addome, urina torbida e maleodorante e difficoltà a svuotare completamente la vescica.

Le persone che soffrono di infezioni urinarie sono molte, in particolare le donne sono più soggette a queste patologie. Nell’età tra i 20 e i 50 anni infatti i pazienti di sesso femminile sono circa 50 volte in più rispetto a quelli di sesso maschile. Con l’aumento dell’età, però, sono più frequenti le infezioni dell’apparato urinario tra gli uomini, in quanto vi sono condizioni predisponenti molto conosciute e frequenti come l’ipertrofia prostatica.

La vasta gamma di tipologie di infezioni urinarie rende meno semplice effettuare una diagnosi precisa. Può essere utile però conoscerne sintomi, cause e terapie al fine di prevenire complicazioni e individuare rapidamente eventuali casi di infezioni all’apparato urinario.

Cosa sono le infezioni urinarie

Nello specifico le infezioni urinarie sono infezioni che interessano l’apparato urinario. Più in particolare queste infezioni interessano reni, vescica, uretra e uretere. Le infezioni urinarie prendono il nome dalla localizzazione del problema quindi dalla parte dell’apparato urinario colpita e infettata dai batteri, ad esempio l’infezione alla vescica si definisce cistite, mentre quella dei reni pielonefrite.

Diagnosticare tempestivamente le infezioni urinarie è fondamentale in quanto le complicazioni di queste patologie possono essere anche molti gravi. Infatti, l’infezione che interessa una sola parte dell’apparato urinario può infettare anche il resto dell’apparato. Inoltre, tra le complicanze vi è la diffusione dei batteri presso gli organi essenziali per l’organismo, non solo l’apparato urinario.

È fondamentale anche prescrivere rimedi corretti per infezioni urinarie, in quanto un trattamento incompleto può portare a una resistenza del batterio. Quindi questa resistenza fa sì che l’infezione possa ripresentarsi ed essere più forte e resistente al trattamento. Anche per questo motivo moltissimi pazienti, in particolare le donne, nell’arco della propria vita possono incorrere più volte in infezioni urinarie e si trovano a dover trattare questa condizione per anni.

Tipologie di infezioni urinarie

Come anticipato esistono molte tipologie di infezioni urinarie che possono cambiare a seconda del batterio responsabile o della parte di apparato urinario interessata. Spesso queste infezioni interessano la parte più bassa dell’apparato urinario, quindi vescica e uretra. Esiste perciò già una distinzione tra i tipi di infezioni urinarie:

  • infezioni delle urinarie basse, quindi uretra e vescica
  • infezioni delle vie urinare alte o superiori, quindi gli ureteri e i reni

Nello specifico la classificazione può essere effettuata a seconda della precisa collocazione dell’infezione, ad esempio:

  • cistite, infezione che interessa la vescica ed è la più comune, soprattutto tra le donne;
  • uretrite, infezione che colpisce l’uretra e che se trascurata può raggiungere la vescica;
  • ureterite, infezione che vede i batteri all’interno dell’uretere;
  • pielonefrite, infezione che interessa i reni, solitamente questa tipologia è la più grave e richiede specifici trattamenti per prevenire gravissime complicanze come la perdita della funzionalità renale che può portare a un’esigenza di trapianto o nei casi più estremi alla morte.

Anche il tipo di batterio che è causa delle infezioni urinarie può portare a un’ulteriore classificazione, ad esempio infezioni causate da:

  • Klebsiella
  • Proteus
  • Enterococcus faecalis
  • Pseudomonas
  • Enterobacter

Cause e fattori di rischio delle infezioni urinarie

Le cause delle infezioni urinarie possono essere diverse, ma ciò che accomuna tutte queste patologie è la presenza di patogeni responsabili.

Solitamente infatti senza infezioni o malattie pregresse, l’urina è sterile e allo stesso modo lo è l’apparato urinario maschile e femminile. La principale causa di infezione è dovuta all’invasione di una colonia di agenti patogeni che possono risalirne l’apparato urinario. Gli agenti patogeni sono molti e possono essere divisi in batteri, funghi e virus. Tra i più conosciuti ci sono:

  • Escherichia coli, che interessa circa l’80% dei pazienti e che può essere acquisito in un ambiente comunitario.
  • Staphylococcus saprophyticus, che è più raro e interessa circa il 10% dei pazienti.
  • In ambiente sanitario possono essere contratti il batterio Klebsiella, il fungo Candida albicans, il batterio Pseudomonas e il batterio Enterococcus.

Le cause sono molte, ma ci sono poi anche diversi fattori di rischio. Esistono infatti altre patologie ma anche comportamenti da parte dei pazienti che potrebbero favorire la proliferazione di batteri responsabili delle infezioni all’apparato urinario. Tra i fattori di rischio rientrano ad esempio:

  • patologie come la tubercolosi
  • diabete, AIDS e altre malattie che provocano immunodepressione quindi una maggiore esposizione alle infezioni
  • malformazioni congenite
  • tumori
  • calcoli renali
  • ipertrofia prostatica
  • rene policistico
  • reflusso vescica-uretrale
  • infortuni del midollo spinale

Inoltre, tra le caratteristiche del paziente che possono favorire ed essere causa delle infezioni urinarie ci sono:

  • attività sessuale intensa
  • appartenenza al sesso femminile
  • operazioni chirurgiche
  • farmaci corticosteroidi e trattamenti che portano a immunodepressione, quindi a maggiore sensibilità a batteri e infezioni
  • uso del catetere
  • menopausa e sbalzi ormonali
  • chemioterapia
  • dispositivi anticoncezionali intrauterini come il diaframma o la spirale
  • gravidanza

Sintomi delle infezioni urinarie

I sintomi delle infezioni urinarie possono mutare a seconda della parte dell’apparato urinario interessato dall’infezione. Generalmente però i sintomi possono essere riassunti in:

  • necessità costante e stimolo a urinare
  • difficoltà a urinare e a svuotare completamente la vescica
  • bruciore o dolore mentre si urina
  • dolore nell’area bassa dell’addome
  • affaticamento
  • malessere
  • cambiamenti nell’urina, ad esempio tracce di sangue, odore maleodorante e colore torbido

Inoltre, ci sono possono essere sintomi di infezioni urinarie più complesse e manifestazioni di complicazioni come:

  • tremori
  • febbre alta
  • nausea
  • vomito
  • agitazione
  • mal di schiena
  • dolore ai fianchi
  • dolore toracico

Diagnosi delle infezioni urinarie

Il primo passo per una corretta diagnosi delle infezioni urinarie è certamente richiedere un primo consulto con il proprio medico di base. Grazie a un primo esame obiettivo e un’anamnesi svolta dal medico è possibile infatti approfondire i sintomi del paziente, ma anche verificare eventuali malattie pregresse, l’assunzione di farmaci, altri casi in famiglia e ulteriori informazioni in grado di fornire una prima panoramica dello stato di salute del paziente.

Questa anamnesi potrebbe essere ripetuta anche da un medico specializzato, che potrebbe richiedere in aggiunta alcuni esami, tra cui:

  • test delle urine, un esame diagnostico che permette di analizzare diverse caratteristiche dell’urina, come quelle microscopiche, fisiche e chimiche. In questa analisi possono essere inclusi diversi elementi, come odore, colore, pH, proteine, peso specifico, chetoni e glucosio;
  • urinocoltura, un test microbiologico che viene invece realizzato analizzando i microorganismi nelle urine. Questo esame è molto specifico, in quanto è formulato appositamente per individuare microrganismi patogeni che possono essere tra le principali cause delle infezioni urinarie.

Questi due esami possono essere richiesti singolarmente o insieme, per diagnosticare le infezioni urinarie, soprattutto nei casi più complessi.

Terapia sulle infezioni e perché è importante seguirla alla lettera

Il primo modo per curare le infezioni urinarie è prevenirle. Per poterlo fare ci sono alcuni consigli medici che possono essere fondamentali nella prevenzione di infezioni all’apparato urinario. Tra questi metodi per prevenire la proliferazione di batteri nella vescica, nei reni o nell’uretra ci sono:

  • consumare molta acqua ogni giorno, almeno 2 litri per gli adulti
  • svuotare la vescica con regolarità e fino in fondo, soprattutto a seguito di rapporti sessuali
  • evitare metodi contraccettivi intrauterini quali diaframma e spirale
  • evitare prodotti per l’igiene intima particolarmente aggressivi e prediligere formule neutre, realizzate con ingredienti vegetali e naturali
  • utilizzare biancheria intima in 100% cotone
  • seguire una dieta equilibrata, ricca di fibre e povera di proteine animali e grassi

Le terapie per infezioni urinarie sono solitamente semplici e possono cambiare a seconda del tipo di batterio responsabile. Anche la parte dell’apparato urinario interessato dall’infezione è un fattore che può influire sul tipo di farmaco prescritto. Certamente gran parte di questi trattamenti per infezioni urinarie si basa sulla somministrazione di antibiotici.

L’antibiotico-resistenza nelle infezioni urinarie rappresenta una sfida crescente per la salute pubblica, poiché sempre più ceppi batterici diventano refrattari agli antibiotici comunemente utilizzati. Ad esempio, ceppi di Escherichia coli, il batterio più comune responsabile delle infezioni urinarie, stanno sviluppando resistenza a farmaci come le cefalosporine e le fluoroquinoloni, che sono tradizionalmente efficaci nel loro trattamento.

Questo fenomeno è alimentato da diversi fattori, tra cui un uso eccessivo o inappropriato degli antibiotici, scarsa igiene, mancanza di accesso a cure mediche di qualità e trasmissione di ceppi resistenti da paziente a paziente.

Per affrontare l’antibiotico-resistenza nelle infezioni urinarie, è fondamentale adottare approcci responsabili all’uso degli antibiotici, come ad esempio seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e completare sempre il ciclo di terapia prescritto, anche se i sintomi migliorano prima. Inoltre, bisogna curare una buona igiene personale e pratiche sessuali sicure.

Una gestione oculata degli antibiotici e l’adozione di misure preventive possono contribuire significativamente a rallentare la diffusione dell’antibiotico-resistenza e garantire che le infezioni urinarie possano essere trattate in modo efficace anche in futuro.