Afte: cosa sono, sintomi, cause e cure

Le afte sono piccole ulcere dolorose che si formano sulla mucosa interna della bocca, caratterizzate da un centro bianco o giallo e un bordo rosso infiammato

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Ivan Shashkin

Laureando in Medicina e Chirurgia

Studente di Medicina appassionato di immunologia ed ematologia con interesse e esperienza in ambito di ricerca.

Le afte sono piccole lesioni della cute, che se si formano all’interno della bocca (palato, guance, lingua) o alla base delle gengive, si chiamano afte orali (o stomatite aftosa o ulcera aftosa). La manifestazione delle afte può avvenire singolarmente o a gruppi e generalmente hanno l’aspetto di piccole abrasioni di pochi millimetri, rotondeggianti od ovali di colore biancastro o con un alone rosso attorno.

Non si tratta di fastidi contagiosi, ma sono molto dolorose e in alcuni soggetti che soffrono, ad esempio, di stomatite aftosa recidivante, possono ripresentarsi con più frequenza. Generalmente le afte durano una o due settimane.

Che cosa sono le afte

Le afte, dette anche in gergo medico stomatiti aftose o ulcere aftose, non sono altro che tipi di ulcerazione molto comuni, tra le più frequenti delle infezioni della mucosa orale. 

Colpiscono generalmente le donne, ma sono solite anche in età pediatrica. Ma in cosa consistono esattamente? Si tratta di una rottura della mucosa orale, che può essere preceduta qualche giorno prima da una sensazione di fastidio o bruciore. Non coinvolgono solo la mucosa orale, ma possono interessare anche altre zone del corpo, come le mucose e semi mucose genitali maschili e femminili, cioè il prepuzio – glande, piccole e grandi labbra. È importante che le afte sulle labbra non sono contagiose, a differenza delle vesciche causate dall’Herpes Simplex.

Quali sono i sintomi delle afte

Generalmente i sintomi che preannunciano la comparsa di afte sono: 

  • dolore spesso accentuato soprattutto quando si mangia;
  • bruciore;
  • arrossamento;
  • febbre se sono presenti afte grandi ed estese;
  • gonfiore dei linfonodi sotto la mandibola.

Quali sono le cause più comuni delle afte

Alla base dell’infezione possono esserci diverse cause, oggi infatti non sono ancora ben chiare le origini e i meccanismi di sviluppo delle afte. In medicina la teoria prevalente è quella che associa la comparsa delle afte allo stress psicofisico esattamente come succede per l’Herpes Simplex o febbre delle labbra.

Queste infezioni possono essere la conseguenza di:

  • contatto con oggetti sporchi e con animali domestici.
  • piccoli traumi della bocca, come mordersi la guancia accidentalmente, cibi acidi o piccanti, uso energico dello spazzolino;
  • mestruazioni;
  • squilibri ormonali;
  • infezione da Helicobacter Pylori;
  • dieta povera di vitamina B12, zinco, acido folico (folati) e ferro;
  • sindrome di immunodeficienza e farmaci immunosoppressori.

Possono essere causate anche dall’utilizzo di dentiere, da denti scheggiati o lesionati oppure ancora possono essere provocate da cibi duri, dal fumo o da uno sfregamento troppo energico con lo spazzolino da denti. Anche un’intolleranza alimentare, l’assunzione di antibiotici o altre sostanze e farmaci, alterazioni ormonali durante il ciclo mestruale della donna o anche una carenza di acido folico (tipico delle donne in gravidanza), possono determinare la comparsa di queste lesioni.

In questi casi, le afte rappresentano un segnale che dà il corpo come campanello d’allarme e per i quali è utile sottoporsi a specifici esami. Possono inoltre contribuire anche altri fattori relativi alla salute e di predisposizione genetica come il diabete, o malattie di origine virale o batterica. La presenza ripetuta di ulcere della bocca, presenti soprattutto sulla mucosa della lingua, delle labbra e delle guance, può essere sintomo di una stomatite aftosa, patologia molto dolorosa ma non contagiosa.

In alcuni casi le afte possono essere associate a condizioni mediche più gravi o ad altre patologie sistemiche, per esempio:

  • Malattie autoimmuni: Le afte possono essere un sintomo di malattie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico o la malattia di Behçet, che colpiscono il sistema immunitario e possono causare infiammazione della mucosa orale.
  • Malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI): Pazienti con malattie infiammatorie croniche dell’intestino come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa possono sviluppare afte orali come parte dei loro sintomi gastrointestinali.
  • Carenza di vitamine e minerali: Una carenza di vitamine o minerali essenziali come vitamina B12, ferro, acido folico o zinco può essere associata allo sviluppo di afte ricorrenti.
  • Disturbi ematologici: Alcune condizioni ematologiche, come l’anemia emolitica o la leucemia, possono causare lesioni ulcerative nella bocca, comprese le afte.
  • Reazioni allergiche: Alcuni farmaci o sostanze possono causare reazioni allergiche che si manifestano con l’insorgenza di afte orali.

Come prevenire la comparsa di afte

Sicuramente è molto importante rispettare una routine di igiene della cavità orale, usando spazzolino a setole morbide e dentifricio dopo ogni pasto. Aiuta a prevenire la comparsa di afte anche evitare di mangiare spesso cibi acidi o piccanti, come patatine, spezie, ananas, pompelmo, arance, noci, ecc.

È consigliabile invece mangiare molta frutta, verdura e cereali integrali e bere molto. Come abbiamo anticipato sopra, lo stress può essere una causa che scatena l’infezione, quindi sarebbe opportuno rallentare l’eventuale tensione psicologico o fisica accumulata. Ridurre stati di ansia e di stress, aiuta sicuramente a prevenire la formazione di afte. Se si hanno protesi o apparecchi, è necessario curarne l’igiene e informare il dentista di eventuali fastidi o lesioni.

Diagnosi 

La diagnosi delle afte è solitamente basata sulla storia clinica del paziente e sull’esame fisico della lesione. Durante l’esame, il medico osserverà la dimensione, la forma e il colore dell’ulcera, nonché la sua posizione e la presenza di eventuali sintomi associati.

In alcuni casi, possono essere necessari esami diagnostici aggiuntivi, come biopsie o test di laboratorio, per escludere altre condizioni che possono avere presentazioni simili, come infezioni virali o fungine. Se le afte sono persistenti, gravi o associate ad altri sintomi, è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento appropriato.

Trattamento e cura delle afte

Le afte, in particolare quelle orali, guariscono da sole nel giro di massimo un paio di settimane. Quando ciò non succede e si accusa molto dolore, è consigliabile utilizzare:

  • collutori che formino un film protettivo sopra le afte che previene il    contatto con i cibi;
  • toccature con acido retinoico che facilita la guarigione in meno giorni;
  • toccature con gel astringente a base di cloruro d’alluminio che stimola la mucosa a riepitelizzare.

Se non vengono curate, queste infiammazioni possono sicuramente peggiorare, quindi è meglio occuparsene prima che diventino ancora più dolorose. Il modo più veloce per farlo è quello di applicare uno strato protettivo sull’ulcera. Questo bloccherà lo stimolo esterno che può causare ulteriori irritazioni e infezioni. Un altro rimedio per le afte in bocca è come accennato sopra l’utilizzo e l’applicazione di collutori per afte con Clorexidina, antisettici e senza alcol, che agiscono da barriera per la protezione della ferita, oltre che per offrire sollievo dal dolore.

Utilizzandoli anche in piccole dosi in presenza di un’afta o una lesione della bocca, questa guarisce con rapidità e tende a non ricomparire. Per accelerare la guarigione e alleviare il dolore dovuto alla lesione, è consigliabile evitare per un certo periodo l’assunzione di cibi troppo piccanti e acidi, come gli agrumi, le spezie, le bevande troppo calde, il caffè e gli alcolici. Si consiglia invece di preferire, in ogni caso, cibi ricchi di fibre e di vitamine, quali uova, carne, pesce e formaggi. Sicuramente i rimedi da adottare dipendono molto dal tipo di afta e dal grado di intensità e dolore. Di solito, infatti, le stomatiti si risolvono spontaneamente nell’arco di un paio di settimane, ma è possibile velocizzare il processo di guarigione attraverso una terapia a base dei farmaci elencati sopra.

Fonti bibliografiche: