È difficile pensare che la Regina Elisabetta fare quella che ha fatto suo figlio Carlo. Infrangendo il protocollo come mai prima, il Re ha acconsentito di farsi abbracciare pubblicamente dalle giocatrici della squadra di rugby neo zelandese. E tutto questo è avvenuto a Buckingham Palace.
Carlo, l’incontro a Palazzo con la squadra femminile di rugby
Re Carlo lo aveva annunciato di voler introdurre molti cambiamenti a Corte, ma forse non sarebbe arrivato a tanto, se il cancro non gli avesse fatto cambiare prospettiva. Sua Maestà assieme alla Regina consorte affronterà a breve un viaggio di Stato in Australia.
In vista del tour, Carlo ha avuto un incontro più che cordiale con la squadra femminile di rugby neozelandese. Approfittando forse dell’assenza di Camilla, il Re non ha respinto la proposta di una giocatrice di stringersi in un abbraccio.
Carlo infrange il protocollo e le abbraccia tutte
I testimoni dell’incontro raccontano che Carlo è rimasto sorpreso dalla proposta azzardata della giocatrice Ayesha Leti-I’iga di abbracciarlo. Ma ripresosi ha risposto: “Un abbraccio? Perché no”. Una volta rotto il ghiaccio, anche altre ragazze hanno deciso di salutare il Monarco con tale affetto. E Carlo ne è rimasto lusingato, anzi ha poi scherzato con le atlete su questa “grave” infrazione del protocollo. Ma lui può permetterselo, è il Re e non deve dare conto a nessuno sulle regole del Palazzo.
Carlo era davvero di buon umore e ha dichiarato: “Ho molto apprezzato questo incontro e l’aver ricevuto un abbraccio così caloroso da molte di voi”. E ha aggiunto: “È stato molto curativo”.
L’incontro a Buckingham Palace è avvenuto in concomitanza dell’annuncio ufficiale del primo viaggio di Stato di Re Carlo dopo la diagnosi di cancro. Era previsto che Carlo e Camilla visitassero l’Australia e la Nuova Zelanda, ma alla fine non andranno in quest’ultimo Paese. Così, alle giocatrici di rugby Sua Maestà ha detto di essere molto dispiaciuto per questo. Ma sono gli ordini dei medici. Ciò significa che anche il Re non è ancora uscito dal tunnel del cancro. Però non ha perso la positività e ha proseguito dicendo: “Spero che ci sarà un’altra scusa (per venire) prima che passi troppo tempo”.
Poi ha dato un consiglio alle giovani atlete di sfruttare al meglio il loro tempo, perché “passa più in fretta di quanto si pensi”. In queste parole sembra chiara un’altra allusione alla malattia che mostra come tutte le cose siano contingenti e destinate a finire.
Infine Carlo si è lasciato andare e ha fatto una battuta: “Sono molto contento di avervi incontrato anche se per poco tempo e non per offrirvi da bere”. E ha raccontato di quando anche lui da giovane giocava a rugby.