Re Carlo, gli oggetti da cui non si separa mai per volere dei medici

Re Carlo viaggia con una scorta di sangue su consiglio medico, un dettaglio che sottolinea la scrupolosa preparazione dei suoi tour reali ufficiali

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 6 Ottobre 2024 08:42

Quando re Carlo parte per i suoi tour ufficiali, l’elenco degli oggetti che lo accompagnano è lungo e, diciamolo, piuttosto intrigante. Ma quello che davvero sorprende è il fatto che tra bagagli, abiti su misura e oggetti personali ci sia sempre una scorta del suo stesso sangue. Sì, avete letto bene. Il re viaggia con il suo sangue a portata di mano, un dettaglio che ha certamente il tocco eccentrico della Royal Family. E questo non è un vezzo, è su indicazione del suo medico, che lo accompagna sempre.

Preparazione reale: niente lasciato al caso

Re Carlo non è l’unico a prendersi così sul serio in termini di preparativi medici. Anche la sua defunta madre, la regina Elisabetta II, aveva una squadra medica pronta per ogni eventualità. Un report del 2016 ci svela che la regina non viaggiava mai senza un medico della Royal Navy al suo fianco, pronto a tutto. Non si parlava solo di controlli di routine: si trattava di vere e proprie ricerche sugli ospedali locali, per garantire che ogni eventualità medica fosse sotto controllo.

Come si legge in una nota: “Nei Paesi in cui l’approvvigionamento di sangue affidabile è dubbio, la regina e il principe di Galles viaggiano entrambi con le loro scorte personali di sangue, che seguono il loro convoglio ovunque vadano.” Non è un dettaglio da poco, soprattutto quando si pensa ai rischi che potrebbero incontrare in territori remoti. Ma la lista degli oggetti medici non finisce qui: defibrillatore mobile, medicine di ogni genere, tutto sempre a portata di mano. Nessuno spazio per l’improvvisazione.

Un passaporto? Non per il re

Tra tutti questi oggetti che re Carlo si porta appresso, c’è una cosa di cui può fare a meno: il passaporto. Già, perché come sovrano britannico, a differenza del resto della famiglia reale, lui non ha bisogno di un passaporto per viaggiare. Il motivo? Semplice, i passaporti sono rilasciati a suo nome. Un privilegio che lo distingue da tutti gli altri membri della sua dinastia, come il principe Filippo o lo stesso principe di Galles.

Il sito della famiglia reale lo spiega chiaramente: “Quando viaggia all’estero, la regina non ha bisogno di un passaporto britannico. Poiché il passaporto britannico è rilasciato a nome di Sua Maestà, non è necessario che la regina ne possieda uno.” E adesso, con l’avvento di Carlo, i primi passaporti con il suo nome sono stati rilasciati nel 2023, segnando un’era completamente nuova per i documenti di viaggio del Regno Unito.

La transizione ai nuovi passaporti con il nome di re Carlo è un cambio di rotta che non passa inosservato. Per ben 70 anni, i cittadini britannici hanno avuto in mano documenti con il nome di Elisabetta II. Adesso, con il blu navy dei nuovi passaporti, il cambio di monarchia è ufficialmente sancito.

Suella Braverman, ministro dell’Interno, ha commentato il momento storico con una certa enfasi, dichiarando: “Per 70 anni, Sua Maestà è apparsa sui passaporti britannici e molti di noi non ricorderanno un tempo in cui non era presente.”

Il testo all’interno dei nuovi documenti è stato aggiornato di conseguenza. Ora si legge: “Il Segretario di Stato di Sua Maestà Britannica richiede e ordina, in nome di Sua Maestà, a tutti coloro che può interessare, di consentire al portatore di passare liberamente senza ostacoli, e di fornire al portatore tutta l’assistenza e protezione necessaria.” Insomma, un documento che porta con sé l’eco di una nuova era, ma senza dimenticare la solennità del passato.