Anna, Kate e Sophie: le donne della Royal Family

Diverse ma unite da un unico obiettivo: l'unità della famiglia reale e il mantenimento della monarchia. Anna, Catherine e Sophie sono da sempre in prima linea

Foto di Gilda Faleri

Gilda Faleri

Royal editor

Royal Watcher toscana laureata in comunicazione. Conduce un programma TV dedicato alle famiglie reali e ha fondato uno dei primi blog italiani a tema royals.

Pubblicato: 18 Gennaio 2025 18:02

Oltre alla Regina consorte Camilla, nella famiglia reale inglese, ci sono tre figure femminili che spiccano per il loro impegno e la loro influenza: la Principessa Anna, la Principessa del Galles e la Duchessa di Edimburgo. Queste donne, con storie e stili di vita diversi, rappresentano oggi l’anima femminile della monarchia britannica. Grazie al loro lavoro, alla loro personalità e alla capacità di adattarsi ai tempi, sono diventate dei veri pilastri per Re Carlo III.

La Principessa Anna: un modello di dedizione e pragmatismo

La Principessa Anna, unica figlia femmina della Regina Elisabetta II e del Principe Filippo, è una figura che incarna perfettamente il senso del dovere. Nata nel 1950, Anna è cresciuta sotto l’influenza di una madre che ha sempre sottolineato l’importanza del servizio alla nazione.

Questa eredità si riflette nella sua vita: Anna è una delle reali più attive, con un numero molto alto di impegni pubblici annuali, spesso superiore a quello degli altri membri della famiglia. Secondo quanto riportato dal The Telegraph, nel 2024, la Principessa Anna ha avuto 217 impegni pubblici, Re Carlo si trova dietro di lei con 186 appuntamenti.

Negli anni, Anna ha sostenuto oltre 300 organizzazioni benefiche. Tra i suoi impegni principali spicca il suo ruolo come presidente di Save the Children UK, organizzazione che rappresenta dal 1970. La Principessa Reale trascorre una quantità significativa di tempo visitando i progetti di Save the Children, sia all’estero che nel Regno Unito.

La Principessa Anna
Fonte: IPA
La Principessa Anna

Negli ultimi anni, si è recata in Bangladesh, Sierra Leone, Sudafrica, Mozambico, Etiopia e Bosnia ed Erzegovina. È inoltre una grande sostenitrice delle forze armate, spesso vista partecipare a eventi legati ai veterani. Nonostante la sua posizione nella linea di successione sia scesa con il passare del tempo, – oggi è al diciassettesimo posto – Anna resta una figura centrale della monarchia.

La sua personalità pragmatica e schietta, che la rende molto simile al padre, è una delle sue caratteristiche distintive. È famosa per il suo approccio diretto e il rifiuto di qualsiasi forma di superficialità. La Principessa ha anche rinunciato a titoli nobiliari per i suoi figli, Zara e Peter, per permettere loro una vita più normale.

Kate, Principessa del Galles: una regina in progress

Catherine Middleton, ora conosciuta come la Principessa del Galles, ha fatto il suo ingresso nella Famiglia Reale nel 2011, dopo il matrimonio con il Principe William. Proveniente da una famiglia borghese, Kate ha saputo affrontare con grazia e intelligenza la transizione verso il suo ruolo pubblico e ha atteso a lungo con infinita pazienza tanto da essere definita, negli anni precedenti al matrimonio, “waity Katie” – la Kate che aspetta.

Negli anni, Kate è diventata una delle figure più amate della monarchia, grazie alla sua combinazione di eleganza, gentilezza e semplicità. Uno dei suoi contributi più importanti è il lavoro nel campo della salute mentale, in particolare attraverso la campagna “Heads Together”, lanciata insieme a William e Harry. Kate ha anche dedicato particolare attenzione alla prima infanzia, creando insieme al marito una sezione dedicata all’interno della “Royal Foundation”, che promuove il benessere dei bambini e l’importanza dei primi anni di vita.

La Principessa del Galles
Fonte: IPA
La Principessa del Galles

Quest’ultimo anno è stato per lei molto duro. La scoperta e la battaglia contro il tumore che l’ha colpita sono state una grande prova da superare. Fortunatamente, pochi giorni fa, durante il suo primo impegno pubblico del 2025, la Principessa ha confermato che la malattia è in remissione. Il suo ruolo e la modalità con cui ha affrontato la vicenda, sia personalmente che pubblicamente, la sta facendo essere un esempio per molti.

Oltre al suo lavoro filantropico, Kate è un’icona di stile. Ogni suo abito viene analizzato e spesso va esaurito nei negozi pochi minuti dopo essere stato indossato. Uno stile british dal sapore bon ton contemporaneo approvato da intere generazioni.

Tuttavia, ciò che rende Kate speciale non è solo il suo guardaroba, ma la capacità di rappresentare un ponte tra tradizione e modernità. La sua immagine di madre premurosa, moglie devota e futura regina consorte che conosce sempre perfettamente qual è il suo ruolo, ha conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo.

Sophie, Duchessa di Edimburgo: la certezza della monarchia

Sophie Rhys-Jones, moglie del Principe Edoardo, che tra pochi giorni compirà sessant’anni, è spesso definita “l’arma segreta” della monarchia britannica. Sophie è entrata nella famiglia reale nel 1999, sposando il figlio minore della Regina Elisabetta II. Nonostante inizialmente fosse meno sotto i riflettori rispetto ad altri membri della famiglia, negli anni ha costruito un profilo solido e rispettato.

Sophie di Edimburgo
Fonte: IPA
La Duchessa di Edimburgo

Il lavoro di Sophie si concentra su temi globali, come il sostegno alle vittime di violenza sessuale nei conflitti, una causa che ha abbracciato con passione e determinazione. Inoltre, è ambasciatrice di numerose organizzazioni benefiche, tra cui Vision Foundation, che lavora per migliorare la salute visiva e il supporto ai non vedenti.

Dopo la morte della Regina Elisabetta, Sophie che era una seconda figlia per la Sovrana, ha assunto un ruolo più visibile nella monarchia. Spesso vista accanto a Kate e Anna durante gli eventi ufficiali, è diventata una figura chiave nel sostegno alla nuova generazione della famiglia reale. La sua capacità di mediazione, le sue origini borghesi, che la accomunano alla Principessa del Galles, e il suo approccio discreto ma efficace l’hanno resa una delle figure più affidabili e amate della monarchia.

Le dinamiche familiari

Anna, Kate e Sophie non sono solo colleghe di impegni reali; tra di loro esiste una rete di rispetto e collaborazione che rafforza l’unità della famiglia.

La Principessa Anna insieme alla cognata, Sophie di Edimburgo
Fonte: IPA
La Principessa Anna insieme alla cognata, Sophie di Edimburgo

La Principessa Anna e la Duchessa Sophie condividono un lungo legame, nato dal comune senso del dovere e dalla loro dedizione al lavoro. Spesso si vedono partecipare insieme a eventi ufficiali, mostrando una sintonia naturale e un supporto reciproco. Anna, con la sua esperienza, ha spesso fatto da guida a Sophie che ha sempre mostrato grande ammirazione per la Principessa.

Allo stesso modo, Kate e Sophie hanno sviluppato una relazione di grande rispetto per i ruoli reciproci. Entrambe hanno vissuto l’esperienza di entrare nella Royal Family da “outsider” e hanno trovato nel loro rapporto un punto di riferimento.

La Principessa del Galles e la Duchessa di Edimburgo
Fonte: IPA
La Principessa del Galles e la Duchessa di Edimburgo

Kate e Anna, invece, rappresentano due generazioni diverse, con un obiettivo in comune: il bene della monarchia.

I ruoli futuri delle donne di Casa Windsor

Con l’evoluzione della monarchia sotto il regno di Carlo III e il futuro avvento di William come re, il ruolo di Anna, Kate e Sophie diventerà sempre più centrale.

Sophie, Anna e Kate all'incoronazione di Carlo III
Fonte: IPA
Sophie, Anna e Kate all’incoronazione di Carlo III

Tradizione, ponte e futuro della monarchia. Anna continuerà a rappresentare la stabilità e la dedizione dell’istituzione, garantendo una presenza costante nei numerosi impegni ufficiali. Kate, come futura regina consorte, assumerà responsabilità sempre maggiori, affiancando William nella modernizzazione dell’istituzione e nella connessione con le nuove generazioni. Sophie, invece, con la sua discrezione e competenza, sarà fondamentale nel sostenere la transizione e nel rafforzare l’immagine della famiglia.

Ognuna, con il proprio stile e le proprie passioni, ha saputo interpretare il ruolo reale in modo unico, adattandolo alle esigenze e alle sfide del XXI secolo.