Hobby e interessi in coppia: meglio tenerli separati

Condividere tutto con il partner, dagli interessi alle passioni, è bellissimo. Attenzione però a non oltrepassare mai quella linea di confine che porta all'emulazione

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 21 Ottobre 2021 10:23

Quando siamo agli albori di una relazione, la voglia di condividere reciprocamente ogni cosa con il partner è più forte che mai. Ed è comprensibile dato che abbiamo scelto di fidarci e di affidarci a un’altra persona. Attenzione però a non trasformare questo momento idilliaco in una dipendenza dall’altro, sappiamo infatti che una relazione sana ha bisogno di spazi e di momenti per preservare l’individualità personale.

E questo viene a mancare soprattutto quando ci ritroviamo a condividere con il nostro partner anche gli hobby personali. E se da una parte è meraviglioso trovare una persona che supporti (e non sopporti) le nostre passioni, dall’altra il rischio che questo atteggiamento si trasformi in un comportamento simbiotico, è più alto che mai.

Un effetto camaleontico, come lo chiamano gli esperti, che ci priva della nostra personalità perché troppo intenti a fare e a emulare quello che dice e che vuole l’altro. Le conseguenze sono facilmente intuibili: oltre alla perdita di individualità si rischia di non dare più ascolto ai personali desideri, ma di trasformare quelli degli altri nei nostri.

Ci ritroviamo a fare proprio come i camaleonti, famosi per la capacità che hanno di cambiare il colore della loro pelle per camuffarsi nella natura. Nel nostro caso, più che cambiare pelle, modifichiamo i nostri atteggiamenti per emulare l’altro, proprio come fa Zelig, nel film di Woody Allen, un personaggio strambo interpretato dallo stesso regista, che assume un aspetto diverso ogni volta che interagisce con qualcuno.

Nel film, la Dottoressa Eudora Fletcher, interpretata da Mia Farrow, diagnostica al suo paziente la sindrome del camaleonte, da qui denominata anche di Zelig: l’insicurezza porta la persona in questione a camuffarsi tra gli altri per essere accettato.

E questo è un po’ quello che potrebbe succede anche noi quando viviamo una relazione sentimentale. Siamo così prese dalla persona che abbiamo al nostro fianco e abbiamo così tanta voglia di piacergli e di condividere ogni cosa, che tendiamo ad annullarci per plasmarci a sua immagine e somiglianza.

Cambiamo il nostro look, ci appassioniamo a correnti artistiche o a generi musicali nuovi e, ancora, ci buttiamo a capofitto in nuovi hobby e passioni dimenticandoci delle nostre. Quante volte è capitato? Interessarsi ai gusti e alle attività del partner va bene, a patto che non si superi quella linea di confine che ci porta ad annullarci.

Il rischio, più concreto che mai, è quello di rendere pericolosa la dinamica della coppia, di dimenticarsi dei propri bisogni, anche dei più piccoli, per assecondare solo ed esclusivamente quelle dell’altro, ma soprattutto di sviluppare una dipendenza affettiva. E questo, lo sappiamo, non porta mai a nulla di buono. Meglio non rischiare, quindi, e tenere ben separati gli interessi personali e gli hobby.