Convivo da tre anni con il mio compagno, dopo due di fidanzamento. Lui è sempre stato ambizioso, e questo finora l’ho visto come un pregio, che spingeva anche me un po’ più in là rispetto a dove per mia natura sarei arrivata io. Ma devo dire che alla lunga ora questo mi sta snervando. Mi sembra che lui non sia mai contento di quello che ha/abbiamo. Lui lavora in proprio, vorrebbe che mi mettessi in proprio anche io (che invece sono dipendente) perché secondo lui non sono pagata abbastanza. Faccio un esempio: se dobbiamo comprare un televisore nuovo, o la macchina del caffè, o il cellulare, lui punta sempre all’ultimo modello e al top di gamma. Abbiamo vissuto due anni in affitto, poi siccome lui ha avuto in fase Covid delle difficoltà lavorative che si sono tradotte in “bisogna tirare un po’ la cinghia”, mia sorella si è offerta di prestarci la casa dove viveva prima di sposarsi (non paghiamo l’affitto ma solo le spese e le tasse). Siamo passati da una casa con due locali a un trilocale dove abbiamo anche una stanza che usiamo come studio. E lui ha iniziato a lamentarsi che dobbiamo cercarne una più grande perché manca il secondo bagno. Ho cercato di spiegargli il mio punto di vista, dicendogli che non è che bisogna per forza accontentarsi, ma ogni tanto essere più realisti e abbassare le pretese non guasterebbe. Le sue continue lamentele mi stanno facendo venire il fegato amaro. Grazie, se vorrete rispondermi.
È un errore che commettiamo tutti, ogni tanto. Quello di credere che ciò che riteniamo migliore per noi, sia allo stesso modo migliore per gli altri. E più siamo coinvolti sentimentalmente da quelle persone, più pretendiamo che condividano con noi i nostri stessi standard, le aspettative, i sogni e anche le ambizioni.
E mi ci metto in mezzo anche io, facendo una cosa inusuale oggi, e cioè rispondendoti con la mia diretta esperienza. Perché io lo capisco il tuo compagno, comprendo il suo desiderio di rivalsa e tutta la frustrazione che si prova quando la meta sembra allontanarsi, più che avvicinarsi. Così come capisco benissimo il suo atteggiamento, quello che nasce dalla presunzione di credere di sapere cosa è meglio per te.
L’ho fatto anche io, con chi mi era accanto. Ho spinto e forzato l’asticella delle aspettative di tutte quelle persone che, secondo me, non avevano sogni e aspirazioni abbastanza straordinari. Ma quella era solo la mia visione della vita, non la loro. Quelli erano i miei sogni, e gli altri non erano tenuti a condividerli, solo che io non lo sapevo.
Poi il tempo mi ha insegnato che quello che per me equivaleva ad accontentarsi, per gli altri significava vivere una straordinaria normalità. E probabilmente al tuo compagno questa consapevolezza manca ancora.
Ti racconto questo per dirti che capisco lui e le sue ambizioni, quel desiderio di circondarsi di oggetti costosi solo per rimarcare o rivendicare uno status. Ma capisco anche te, che probabilmente sei solo stanca di affrontare le solite discussioni o di doverlo riportare con i piedi per terra quando lui vola troppo in alto. Ma credimi quando ti dico che penso che tu sia la più forte tra i due, perché hai trovato il tuo equilibrio molto prima di lui. Perché hai capito che non è una casa con un secondo bagno a fare la differenza, né tanto meno un telefono da migliaia di euro, ma è il tempo che hai a disposizione, e soprattutto come scegli di impiegarlo ogni giorno.
Spero che nel mio piccolo, con la mia esperienza, io possa averti dato un’altra prospettiva per provare a comprendere meglio i suoi atteggiamenti. Perché magari quella fastidiosa insistenza è dovuta solo a un senso di frustrazione radicato di cui lui non ti ha mai parlato.
Spero di non chiederti troppo se ti dico di sforzarti ancora un po’ per provare a comprenderlo. Per capire cosa gli manca davvero, oltre al secondo bagno intendo.
Con questo non ti sto dicendo che devi accettare a testa bassa tutte le sue richieste. Al contrario, fai bene a restare ferma sulle tue intenzioni e a far valere anche il tuo punto di vista. Dico solo che forse, la tua maturità, è l’unica arma che hai a disposizione per sbloccare la situazione. Metti da parte le lamentele e le discussioni e continua a parlare con lui. Magari così riuscirai a capire che quello che gli manca non è solo una casa più grande.