A tutte le giovani donne può capitare una crush per un tipo molto più grande. Ma perché si verifica, in modo del tutto inaspettato, che l’interesse scatti per un uomo che potrebbe essere nostro padre?
Indice
Perché ci si innamora di un uomo “over”
L’attrazione è un meccanismo complesso influenzato da fattori culturali, sociali e psicologici. E poi, se siamo teen, neo-maggiorenni o poco più – ovvero in un’età in continua trasformazione – siamo ancora alla scoperta del mondo e dei suoi meccanismi, compresi quelli sentimentali.
- Talvolta ci sentiamo costrette in schemi che non ci sembrano giusti per noi, oppure siamo tentate di esplorare nuove strade al di fuori di quelle conosciute e condivise da tutti.
- Un uomo molto più grande può fare la differenza tra quello che si aspettano gli altri da noi e quello che noi desideriamo: può essere elettrizzante provare l’emozione di sedurre qualcuno che è al di fuori del nostro ambiente e delle abitudini delle altre ragazze.
Cosa ci attira in lui
Rispetto ai “maschi” nostri coetanei, un uomo adulto ha dei “plus” che possono apparirci super-attraenti.
- Maturità: Rispetto a un coetaneo insicuro e un po’ ondivago, un uomo adulto tende a essere più sicuro e a mostrare una maturità emotiva che può sembrare affascinante – anche se non è detto che corrisponda a verità.
- “Know how”: In confronto a un ragazzo impacciato e confuso, una persona più grande “sa come si fa”: ha più interessi, passioni, nozioni, esperienza. Ha una personalità complessa che lo rende intrigante e desiderabile, anche se non sempre comprensibile, perché vive a un livello e a una velocità diversi dai nostri.
- Fascino del “non si può”: il semplice fatto che qualcosa sia considerato “proibito” lo rende subito allettante. Inoltre l’idea di sfidare le norme sociali può addirittura rinforzare la nostra autostima e farci sentire delle romantiche eroine che vanno controcorrente pur di seguire la propria idea di libertà. Ma il rischio di soffrire è in agguato.
Le cose a cui pensare
✓ Effettiva differenza d’età: È vero che il proverbio dice che l’amore non ha età, ma la realtà dice altro. Facciamo un po’ di conti. Noi abbiamo 16 anni, lui 30 di più: dobbiamo comunque considerare le diverse fasi di vita in cui ci troviamo: noi siamo giovani “lupacchiotte” belle e forti che si affacciano alle soglie del bosco con limpida curiosità, lui è un lupo anziano che ne ha viste di ogni, e più che a noi pensa a come sentirsi ancora un giovane e infallibile cacciatore.
✓ La reazione degli altri: Come reagirebbero i nostri genitori alla notizia che ci siamo legate a un loro coetaneo? Cosa direbbe un padre che vede la sua “bambina” nelle braccia del suo amico? Come reagirebbero gli amici? Possiamo anche convincerci che, della loro opinione, non ce ne importa proprio niente. Ma sappiamo che non è così.
- La nostra famiglia potrebbe non opporsi alle nostre decisioni e anzi cercherebbe di venirci incontro; gli amici veri non ci giudicherebbero e capirebbero la nostra scelta. Eppure qualcosa potrebbe cambiare nella relazione con tutti loro, compromettendo equilibri importanti.
✓ Situazioni possibili: Ad esempio, immaginiamo queste circostanze.
- Se la nostra compagnia andasse a fare baldoria in discoteca per tutta la notte, potremmo partecipare anche noi con il nostro ultraquarantenne al seguito o ci sentiremmo imbarazzate?
- Se il nostro boy stagionato ci invitasse a conoscere i suoi amici 40-50enni con mogli e figli al seguito, come sopravvivremmo alla noia mortale di quei millennials/Gen X?
Le red flag
Ovvero, ecco a cosa fare molta attenzione.
Red flag 1: rischio manipolazione
In una relazione con una persona molto più grande, possono emergere squilibri di potere. Il rischio è di essere forzate a fare, pensare o accettare qualcosa che non ci appartiene, anche senza accorgercene, ovvero di essere manipolate.
- È vero, non siamo ingenue, ma non siamo nemmeno super smart. Non è poi così difficile farci credere di essere persuase di qualcosa che lui ci ha convinte a pensare o a fare. E non è difficile nemmeno farsi dare il nostro consenso. Proprio su questo potrebbero scattare delle conseguenze legali.
Red flag 2: non è il padre che sogniamo
Un uomo che venti o trenta anni più di noi può apparirci molto affidabile, autorevole, in grado di ispirare protezione e stabilità. È una specie di padre ma senza le seccature che si porta dietro un padre vero. Attenzione: può trattarsi solo di un’impressione o della proiezione di ciò che (temporaneamente) cerchiamo in un partner.
- Nessuno può sostituire un padre, nessuno dovrebbe proporsi come partner e padre al tempo stesso. Una psicoterapeuta potrebbe aiutarci a chiarire da questa situazione: informiamoci presso i consultori di zona (sono gratuiti).
Le domande da farsi
Non è facile essere obiettive quando si è infatuate di qualcuno: i problemi non si vedono, s’immaginano solo scenari romantici e appassionati. Invece, per vederci chiaro, proviamo a farci qualche domanda – a cui dovremmo rispondere con “feroce” sincerità.
- Cosa mi piace davvero in questa persona?
- Riesco a immaginare un futuro insieme?
- Penso che i miei sentimenti siano ricambiati o è solo un’idea mia?
- Quanto può durare un sentimento con una persona così diversa da me?
- Penso che lui sia possa essere davvero rispettoso nei miei confronti?
- Quello che provo è vero amore?
Come agire, praticamente
✓ Parliamone con qualcuno di cui ci fidiamo: non teniamoci tutto dentro. Le amiche vere, le sorelle sagge, le zie simpatiche, sono la nostra cerchia di sorellanza con cui confrontarci per essere ascoltate senza essere giudicate e avere un punto di vista esterno.
✓ Non agiamo d’impulso: contiamo fino a 100 prima di prendere iniziative di cui non possiamo prevedere l’esito. Ogni azione ha una conseguenza: l’ottimismo che ci regala la crush non è sempre un buon consigliere. Quindi cautela e self control.
✓ Teniamoci lontane: se la persona che ci è entrata in testa è un amico di famiglia, cerchiamo di mantenere una certa distanza per evitare situazioni imbarazzanti, equivoche o dolorose. Stesso discorso se il lui “over” che ci attrae è qualcuno che frequentiamo sporadicamente come un insegnante, un datore di lavoro, un istruttore sportivo.
✓ Teniamo il focus su noi stesse: non tralasciamo le nostre passioni, le amicizie, gli interessi, le uscite. Ricordiamoci sempre che siamo noi il centro della nostra vita. E tutto quello che proviamo, sperimentiamo, conosciamo dev’essere a vantaggio del nostro benessere emotivo: se una cosa ci fa star male o ci complica le giornate, non va bene per noi.
- E se lui ricambia? Riflettiamo bene. Purtroppo, c’è sempre in agguato la possibilità che lui sia interessato a noi per il semplice fatto che siamo giovani e lui no: forse è alla ricerca di quella “freschezza” che ha perso nel tempo. È un’ipotesi sgradevole, ma plausibile.
Felici si può, ma con realismo
Questo non significa che non si possa essere felici con tanti anni di differenza: lo show biz è pieno di coppie formate da celebri attori o musicisti over 60 che sposano bellissime ventitreenni.
- Ognuna di noi, però, deve fare ciò che – realisticamente – ritiene sia meglio per sé stessa, soprattutto nelle relazioni affettive. Diamoci tempo per pensare.
È possibile che dietro l’angolo ci sia un ragazzo giovane e bello che voglia condividere il suo cammino con noi, ma dall’inizio delle rispettive strade.