Dovremmo tutte prendere esempio da Gwineth Paltrow e dalle altre celebrities, proprio loro che hanno scelto di palare in pubblico, e senza remore, dei cambiamenti che i loro corpi hanno subito. Perché diciamolo a gran voce e ripetiamolo tutte insieme: la menopausa non è una malattia, ma la naturale evoluzione del nostro corpo che cambia e che matura. È difficile? Forse. Cambia la nostra quotidianità? Sicuramente. È qualcosa di cui dobbiamo vergognarci? Assolutamente no.
Ecco perché dobbiamo unirci, insieme, in questa battaglia. Per scardinare i luoghi comuni, per informare e consigliare, per sostenere e supportare. E per abbattere anche l’ultimo tabù del mondo femminile.
Perché la menopausa fa così paura
Per molte donne la vita peggiora quando entrano in menopausa. Un dato di fatto? Assolutamente no, eppure questa è la credenza più diffusa. A confermarlo è un sondaggio condotto dalla Società di Ginecologia e Ostetrici che ha messo in luce il disagio delle donne nel vivere questo momento. Chiaro è che non si può negare che per, soprattutto per alcune, i tipici disturbi della menopausa possono diventare davvero fastidiosi, spesso limitanti o comunque ingombranti. Ma quale cambiamento non lo è?
Eppure c’è un modo per affrontare tutto questo, per farlo con consapevolezza è serenità. Non si tratta di un farmaco magico o di qualche esercizio miracoloso, ma semplicemente di informazione. Dallo stesso studio, infatti, è emerso che se da una parte le donne sono spaventate dalla menopausa, dall’altra sono consapevoli di non saperne abbastanza. Questo, naturalmente, si traduce nella difficoltà di gestire un momento della vita così importante.
La menopausa fa paura, eppure parlarne fa bene. Raccontarsi e confrontarsi fa bene, perché non solo permette di mettere in circolo le informazioni di cui tutte hanno bisogno, ma anche perché consente di condividere questo cambiamento naturale, uno dei più importanti, e di uscire da quella condizione di disagio acuita ancora di più dalla solitudine e dal silenzio.
Menopausa: basta tabù
La menopausa non è un tabù, o almeno non dovrebbe più esserlo. Lo sanno bene tutte quelle celeb, e altri personaggi noti, che hanno scelto di utilizzare il loro potere mediatico per raccontare le loro storie, per diffondere l’informazione. Lo ha fatto Gwyneth Paltrow che, consapevole dei luoghi comuni e delle false credenze, ha deciso di affrontare l’argomento in maniera ironica: “Gode di una pessima reputazione (la menopausa nd.r.), dobbiamo attuare un’operazione di rebranding”.
Ma ha deciso di parlarne anche Monica Bellucci, in un’intervista concessa al Daily Mail, dichiarando: “La menopausa non è una malattia ma la libertà assoluta, perché non siamo più schiave degli ormoni. Alla sua voce si sono unite anche quelle di Meryl Streep e di Michelle Obama, ex first lady statunitense. Quest’ultima, parlando con la dottoressa e ginecologa Sharon Malone in uno degli episodi del suo podcast, ha confessato: “Ci hanno insegnato a vergognarcene. E nemmeno a cercare di capirlo o esplorarlo per la nostra crescita, figuriamoci a farlo per aiutare la prossima generazione”.
E ha ragione Michelle, dobbiamo farlo per le future generazioni e per tutte le donne. Il confronto, il dialogo e l’informazione possono aiutare concretamente, e magari spegnere definitivamente quella credenza che a 50 anni, la vita di una donna, sia finita.
Ad aiutarci in questo compito ci pensa anche una giornata, quella dedicata alla Menopausa. L’International Menopause Society (IMS), infatti, ha istituito la Giornata Mondiale della Menopausa che cade il 18 ottobre. L’obiettivo è presto detto: informare e supportare emotivamente tutte le donne che si apprestano a vivere questa fase della vita, ma anche per sensibilizzare donne e uomini con l’invito di affrontare con serenità e disinvoltura l’argomento della menopausa anche all’interno della coppia e della famiglia.
Chiaro è che non basta una sola giornata per scardinare i tabù e tutti i luoghi comuni che ruotano attorno alla menopausa. Dobbiamo in prima persona mettere in atto il cambiamento, parlarne, come hanno fatto molte celebrities, e guardare questo momento da un’altra prospettiva, come una rinascita e un cambiamento da accogliere.
