Mamma e papà in carenza di sonno? Ecco cosa consigliano gli esperti

L'arrivo di un bambino cambia la quotidianità di mamma e papà, ma seguendo determinati accorgimenti è possibile migliorare la qualità del sonno e il benessere di tutta la famiglia

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

L’arrivo di un figlio, lo sappiamo, rappresenta il cambiamento più importante e rivoluzionario nella vita dei genitori. Cambiano le abitudini, le sfide quotidiane e anche il sonno. E non abbiamo bisogno di elencare tutte le numerose evidenze scientifiche per sapere che, quando questo viene a mancare, le conseguenze sanno essere piuttosto importanti sul fisico e sulla mente.

Come confermano gli esperti, e anche le nostre stesse esperienze, durante i primi mesi dell’arrivo di un bambino il sonno perde, inevitabilmente, la continuità e la qualità a causa dei frequenti risvegli e delle interruzioni.

Proprio la carenza di sonno, però, influenza profondamente l’umore e il benessere, privando i genitori dell’energia giusta per affrontare le giornate e prendersi cura dei nuovi arrivati. Come sistemare, quindi, le cose? A parlarne, e a fornire tutta una serie di consigli preziosi per le mamme e i papà che sono in carenza di sonno, ci ha pensato la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director di Unobravo. Scopriamoli insieme.

Cosa succede quando ci priviamo di un sonno di qualità

Sono tante, e non per niente piacevoli, le conseguenze sul nostro benessere provocate dalla mancanza di sonno. La sua assenza, infatti provoca cattivo umore, scarsa concentrazione, stanchezza cronica e difficoltà nei rapporti sociali. Effetti, questi, che comunque sono destinati a svanire con una ripresa regolare del ritmo del sonno.

Ritrovare il giusto equilibrio dopo l’arrivo di un bambino, però, non è sempre facile, soprattutto nei primi anni di vita. Le esigenze del sonno dei bambini, infatti, sono molto diverse da quelle degli adulti, così come sono diversi i cicli del sonno.

Mentre noi abbiamo imparato già come alternare il sonno e la veglia, loro hanno bisogno di più tempo per poter addormentarsi in autonomia. Ma questo non vuol dire che dobbiamo rinunciare a dormire e a prenderci cura del nostro benessere. Secondo la dottoressa Valeria Fiorenza Perris, infatti, il primo passo per recuperare un sonno di qualità sta proprio nell’imparare a conoscere la fisiologia del sonno dei più piccoli.

I consigli degli esperti per tornare a dormire (e a farlo bene)

Se è vero che i primi anni da genitori cambiano inevitabilmente la quotidianità di mamma e papà, e le loro abitudini, è vero anche che seguendo determinati accorgimenti è possibile migliorare la qualità del sonno e il benessere di tutta la famiglia.

Secondo la dottoressa Perris è importante appropriarsi di tutta una serie di buone abitudini prima di andare a dormire. Non cenare tardi, per esempio, ed evitare l’utilizzo della televisione e di altri dispositivi digitali. È opportuno anche evitare di stimolare i bambini in maniera eccessiva nelle prime ore serali e, al contrario, mettere in pratica una serie di rituali per favorire il rilassamento.

Secondo la Clinical Director di Unobravo, inoltre, anche il co-sleeping è un’ottima soluzione per trovare un nuovo equilibrio nel sonno, sia per i grandi che per i bambini. Dormendo nello stesso letto, infatti, è più facile gestire i risvegli notturni, non solo la vicinanza rassicura il neonato ma permette anche a mamma e papà di intervenire in maniera diretta e rapida senza doversi alzare dal letto.

Infine, è necessario prendersi cura di sé, anche quando si diventa genitori. Sembra scontato, eppure tantissime neo mamme e neo papà dimenticano di ascoltare e assecondare i personali bisogni incrementando così il malessere.

“È importante anche non aver timore di dire di no quando non ce la si sente di fare qualcosa e di chiedere aiuto, ove possibile, al proprio partner, ai familiari o agli amici più stretti. Non c’è niente di male ad affidare il proprio bambino per qualche ora alle cure di persone fidate per recuperare il sonno perduto oppure per concedersi un momento di svago e ritrovare così una condizione di benessere e serenità” – ha dichiarato la dottoressa Perris – “È essenziale, infatti, che i genitori non perdano mai il contatto con sé stessi e rimangano ricettivi verso quelli che sono i propri bisogni individuali e di coppia”.