Gli anziani non sono solo dei saggi dispensatori di consigli e degli abili narratori di storie passate, ma sono dei veri e propri insegnanti di vita. Un bene prezioso per la comunità, la società e l’umanità intera.
Eppure, qualche volta, sanno trasformarsi in abili brontoloni, anche senza un’apparente motivazione. Si lamentano delle nuove generazioni, e quella è una cosa che facciamo tutti crescendo, ma anche di quelle piccole azioni quotidiane che, secondo loro, non vengono svolte nel modo giusto. A quanti di voi è capitato di trovarsi in una situazione così?
A indagare questo comportamento, che non è solo un luogo comune, ci ha pensato la scienza che ha confermato che sì, invecchiando tendiamo a lamentarci di più. E i motivi sono diversi, scopriamoli insieme.
Lamentele e negatività aumentano invecchiando
Se da una parte c’è chi sostiene che la vecchiaia è portatrice di felicità, con tanto di evidenze scientifiche, dall’altra c’è anche chi non può negare che l’età che avanza ci porta a essere più intolleranti, soprattutto nei confronti degli altri. E questo non è propriamente un male, almeno non quando l’avversione si limita a contrastare la negatività portata da determinate persone e situazioni.
A volte, però, l’età che avanza ci restituisce un dono poco gradito, quello che ci trasforma in noiosi brontoloni. La scienza conferma che i motivi che portano a lamentarsi di più, quando si è anziani, hanno a che fare con i ricordi che ci appartengono.
Secondo una ricerca pubblicata su Science Advances, infatti, che ha preso in considerazione l’opinione di persone adulte di più fasce d’età, è emerso che l’opinione comune è quella che i giovani di oggi siano meno rispettosi nei confronti delle regole imposte dalla famiglia e dalla società. Ma non solo, l’indagine ha rilevato che la maggior parte degli adulti considera i bambini di oggi meno intelligenti, meno interessati alla lettura e alla cultura in generale.
Gli esperti hanno individuato nel paragone continuo con il passato, e con gli stili di vita delle persone coinvolte, la causa di questo atteggiamento. Si tratta di un vero e proprio pregiudizio nei confronti delle nuove generazioni che trova terreno fertile nei ricordi di un’infanzia e di un’adolescenza completamente diversa rispetto a quella che viene vissuta oggi.
Perché invecchiando diventiamo brontoloni: le cause
Ad analizzare le cause che rendono gli anziani degli instancabili brontoloni ci ha pensato anche Carol Bradley Bursack, che da sempre si occupa di offrire supporto ai caregiver familiari, con un articolo su Vox. Anche lei concorda sul fatto che, molto spesso, le lamentele più comuni hanno a che fare con il paragone tra il passato e il presente. Tuttavia, forte della sua stessa esperienza personale, la Bursack ha individuato altri motivi scatenanti che si celano dietro alle polemiche spesso scaturite dal nulla.
Secondo la donna, infatti, escludendo i brontoloni cronici, che probabilmente erano tali anche da giovani, spesso l’umore degli anziani subisce dei contraccolpi a causa dei farmaci che, inevitabilmente, influiscono sul comportamento. Così come lo fanno anche le infiammazioni, le infezioni e più in generale il dolore cronico. La sofferenza fisica, infatti, influisce negativamente sul benessere mentale. Difficile riuscire a mantenere uno stato di spensieratezza e serenità quando il corpo funziona come dovrebbe, e questo vale per tutti: giovani e anziani.
Secondo Carol Bradley Bursack, però, c’è anche un altro fattore rilevante da considerare, e cioè che spesso gli anziani tendono a lamentarsi perché sono annoiati dalla loro quotidianità o perché hanno perso tutti gli scopi che li tenevano occupati durante la giovinezza. In questo caso guardare le cose con occhio critico diventa un vero e proprio hobby.