Imparare a credere in se stesse è davvero possibile?

Tutti ci dicono che dobbiamo avere fiducia nelle nostre capacità e credere di poter cambiare le cose. Ma è davvero così semplice?

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Negli ultimi trent’anni l’attenzione nei confronti di quella che oggi conosciamo come psicologia positiva è cresciuta in maniera esponenziale. E meno male! Ci siamo accorte che il nostro benessere piscofisico passa soprattutto dalla qualità della vita e dal nostro approccio a essa. E seguendo questa scia abbiamo compreso che per stare bene davvero con noi stesse dobbiamo amarci, credere in ciò che facciamo e metterci al primo posto, sempre.

Affermazioni bellissime che facciamo nostre ogni giorno anche grazie a influencer, guru ed esperti del benessere che ci dicono che è questa la strada giusta da percorrere per arrivare a perseguire i nostri obiettivi. Ma è davvero così facile come sembra?

La verità è che fare yoga, meditazione e tutte quelle pratiche che ci consigliano per stare bene, serve a poco se prima non cominciamo a credere in noi stesse. Ma è davvero possibile farlo? E soprattutto cosa vuol dire credere in se stesse? Tutti dicono che dobbiamo farlo, ma come si fa?

“Bisogna avere fiducia nelle proprie capacità, nelle proprie qualità, bisogna credere di poter fare delle cose”, questo è quello che tutti, chi più e chi meno, ci dicono ogni giorno. Ci invitano, quindi, a mettere da parte i pensieri negativi e quella vocina interiore che ci dice che non valiamo niente, che non va bene come siamo, che non raggiungeremo mai i nostri obiettivi.

Eppure prima di farlo vale la pena chiedersi come possiamo rafforzare la nostra autostima senza quei pensieri negativi, come possiamo credere in noi stesse se prima non si è instaurato un dubbio, dentro di noi. Sì, è vero, l’autostima è il segreto del successo, ma dobbiamo arrivare a essa accogliendo anche tutte le altre sensazioni che proviamo. È un po’ come quando mettiamo a tacere il nostro istinto, invece di ascoltarlo e seguirlo.

Credere in noi stesse è possibile, ma quella mancanza di autostima che ogni tanto fa capolino dentro di noi ha forse delle radici più profonde che meritano l’esplorazione e non la repressione. Non possiamo e non dobbiamo eliminare quello che sentiamo, piuttosto possiamo accogliere quella sensazione e comprenderla. Da lì, poi, sviluppare qualcosa di più forte: la fiducia nei confronti di noi stesse che nasce anche dalle nuove consapevolezze.