Abbiamo una vita serena, un percorso universitario (o lavorativo) soddisfacente, un partner devoto e affettuoso, un progetto di futuro condiviso, una famiglia che approva le nostre scelte. Ci sono gli ingredienti per essere felici. Eppure, quando tutto funziona alla perfezione, può succedere che nel nostro cuore si agiti una vocina fuori dal coro. È l’urgenza di ribellarsi alla calma piatta, il bisogno di andare controcorrente, l’esigenza di opporre al dolce sapore di un ménage tranquillo il gusto piccante del batticuore clandestino.
Così, se un bel ragazzo dall’aria seducente e il sorriso simpatico ci sventola sotto il naso la possibilità di ignorare la nostra quotidianità un po’ statica, ecco che in testa ci risuona un richiamo malandrino che ci dice di mollare gli ormeggi per tuffarci nel movimentato mare della passione.
Il rischio da tenere in conto
Potremmo infischiarcene delle buone maniere e, al motto di “si vive una volta sola”, concederci la digressione dall’ordinario e del famigerato tradimento. In fondo, rinunciare a vivere un’emozione dovrebbe farci sentire meglio? Pensiamo davvero che, per il nostro bene, ci convenga fare le brave e rifiutare le tentazioni? Perché, se quel tipo ci attira così tanto, dovremmo sacrificarci sull’altare delle scelte sagge?
Perché poi noi donne ci stiamo male. Noi diamo importanza ai sentimenti, alla sincerità, alla fiducia, alla correttezza. Abbiamo una coscienza vigile che ci bacchetta o ci loda, un senso del giusto che ci guida e ci avvisa. E se ci concediamo un’avventura, possiamo scommetterci che non sarà immune da una qualche forma di coinvolgimento sentimentale che potrebbe strapparci lacrime e delusione.
Prima ipotesi: vogliamo starci!
Se accettiamo la storia con il ragazzo “uau!”, avremo l’adrenalina a mille ma potremmo rischiare una batosta emotiva, oltre che di mandare all’aria il progetto d’amore con il nostro compagno. Scordiamoci di poter tenere tutto segreto: non c’è situazione in cui si fanno più cavolate di quando si porta avanti una storia clandestina. Prima o poi commetteremo l’errore che porterà alla luce il nostro tradimento. Risultato? Molto dolore per tutti, grande confusione, rimessa in discussione di valori, sentimenti e aspettative.
Se siamo in grado di assumerci le conseguenze del rischio e se la possibilità di giocarci tutto non ci spaventa, allora è un “sì”. Buttiamoci col tipo che ci fa ridere e ci riempie di complimenti, crediamogli pure, assaporiamo l’ebbrezza della storia con poco love e molto sex. Attenzione, però: l’emozione dell’avventura si affievolisce scontrandosi con una routine – vedersi, fare sesso, prendersi un caffè, ciao ciao – che, nella sua ripetizione, svuota di senso qualsiasi batticuore.
Seconda ipotesi: la relazione da “scuotere”
Ma la seconda ipotesi è che, giunte ad un punto della nostra relazione in cui è tutto stabilizzato, previsto, definito, forse abbiamo bisogno di darle una scossa. Ci manca un po’ il divertimento dell’imprevisto, il gusto della sorpresa, la scintilla del non pianificato. Allora è il caso di dare nuova energia alla nostra storia, anche con espedienti piccoli: un weekend avventuroso di rafting e coccole, una passeggiata notturna al centro senza meta, un giro sulla giostra con i cavallini vecchio stile, un film al cinema con un bicchierone di pop corn come quando non ci affidavamo solo a Netflix.
Proviamo a dare un po’ di sprint alla nostra coppia: in fondo siamo giovani e, per quanto pieni di impegni, abbiamo diritto a essere un po’ svitati e a fare cose insolite.
Terza ipotesi: amore al capolinea
Però c’è una terza eventualità. Ovvero che la nostra storia ufficiale non ci vada più bene. Magri non ce ne rendiamo conto coscientemente, ma l’aria che tira con il nostro lui ci pare un po’ soffocante, i suoi commenti ci appaiono fastidiosi, i suoi comportamenti noiosi. Piuttosto che fare sesso con lui preferiremmo chiuderci in cantina, e invece di ascoltare i suoi discorsi sentiremmo volentieri un concerto di canti gregoriani.
Ecco perché ci attira un altro uomo, ecco perché le sue battute ci fanno ridere e il suo corpo ci fa pensare a un meeting in orizzontale. Prima di prendere decisioni affrettate, cerchiamo di capire bene se davvero l’amore con il nostro partner si è esaurito. Se è così, prima di prendere qualsiasi decisione, è sano e giusto concederci una pausa di solitudine per fare chiarezza nel nostro cuore, senza coinvolgere altre persone.