Quante volte a tavola con parenti e conoscenti ci siamo ritrovati davanti a persone che interagivano poco col discorso perché troppo presi a utilizzare lo smartphone? Che lo facciano per disinteresse nei confronti di quello che diciamo o perché impegnati a leggere notifiche di ogni genere, nel nostro immaginario, e probabilmente anche in quello degli altri, quelle stesse persone sono state classificate come maleducate.
Perché in fondo è davvero spiacevole ritrovarsi insieme a persone che preferiscono avere lo sguardo fisso sul cellulare, piuttosto interagire e dialogare con gli altri. Però siamo sincere: quante volte è capitato a noi, invece, di preferire la compagnia del nostro smartphone a quella delle persone con cui stavamo? Siamo state maleducate anche noi? O ci stavano soltanto annoiando?
In realtà la motivazione che si nasconde dietro a questo comportamento non è così scontata. A fornire la risposta al nostro quesito è la scienza che ci rivela, inaspettatamente, che l’atteggiamento in questione è collegato ad ansia sociale e stress.
A rivelarlo è stato uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Behaviour & Information Technology, che ha confermato che l’utilizzo del cellulare, quando siamo in compagnia di altre persone, potrebbe essere collegato al nostro malessere personale.
Nello specifico, gli esperti hanno rilevato che c’è un collegamento tra persone stressate e utilizzo dello smartphone: queste preferirebbero dedicarsi a quello che succede in rete piuttosto che interagire con persone evidentemente più serene dal punto di vista psicologico.
I ricercatori hanno confermato che le persone affette da ansia sociale sono molto più sensibili alle notifiche, rispetto a quelle che invece hanno una vita più equilibrata. Queste sono più inclini al phubbing, un termine coniato recentemente dalla fusione delle parole phone e snubbing, snobbare, e che si riferisce proprio all’utilizzo, quasi ossessivo, dello smartphone quando si è insieme agli altri.
Così queste persone preferiscono immergersi nelle distrazioni date dai social network, o dalle notizie che circolano in rete, piuttosto che interagire con amici, parenti e conoscenti. I motivi possono essere dati dal disagio di trovarsi in compagnia o da uno stress accumulato e diffuso.
Al contrario, invece, le persone più equilibrate e serene, preferiscono godersi la compagnia degli amici rinunciando volentieri al telefono per qualche ora. E, anzi, ritengono che il phubbing sia da maleducati.