Mi ha lasciata e non riesco a reagire

Soffrire per amore capita a tutti ma a volte non riusciamo a scorgere una via d'uscita. Ecco come superare il dolore dell'abbandono

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Massimo Vidmar

Psicologo, Psicoterapeuta

Dottor Vidmar, le scrivo perché sono in una situazione dalla quale non riesco a uscire e mi sento una stupida. Infatti in realtà non mi è successo niente di così terribile, mi rendo conto che quotidianamente a un sacco di persone succedono cose ben peggiori e questo mi fa sentire ancora peggio… il fatto è che a settembre sono stata lasciata dal ragazzo che amavo, un mio coetaneo di 21 anni. La nostra storia non è stata molto lunga perché è iniziata a marzo e non abbiamo neppure trascorso le vacanze estive insieme ma io sono convita che lui fosse l’uomo giusto per me. Io non avevo mai amato così tanto e quando lui mi ha detto che non era più innamorato di me mi è crollato il mondo addosso. Ora è come se la mia vita si fosse fermata. Un mese fa ho persino perso il lavoro perché non ci sto più con la testa. Non c’è niente che mi dia sollievo, ho perso l’interesse nelle cose che prima mi piacevano (uscire con gli amici, giocare a pallavolo). Non mi trucco più e non mi curo più di tanto mentre prima ci tenevo un casino. La prego, mi dica cosa devo fare per iniziare a uscire da questo tunnel perché da sola non ce la faccio. Roby

Non si senta stupida Roby, il fatto che esistano cose “ben peggiori” al mondo, non diminuirà il suo dolore per questa separazione. Inoltre non si senta l’unica la mondo. “Essere lasciati” è capitato a tutti almeno una volta nella vita e a molti è successo di soffrirne per parecchio tempo.

Accade perché, quando ci innamoriamo, sentiamo che l’altro riempie il nostro vuoto (ma in realtà non lo elimina). Con questi presupposti ci attacchiamo all’oggetto del nostro amore e ne diventiamo dipendenti. Quando l’altro se ne va, torna il vuoto, anzi lo sentiamo ancora di più: ci sembra che il mondo ci sia crollato addosso. Ci sentiamo persi e non riusciamo più a vedere il senso della nostra vita senza lui/lei.

L’amore non è una compensazione, non è perdersi nell’altro. In una relazione di amore sana, senza dipendenza, si fa un cammino insieme, si condivide, ci si supporta certo, ma ognuno porta nella coppia la propria individualità. Quando l’altro c’è aggiunge nuove sfumature, ma quando non c’è non ci toglie nulla. Altrimenti succede che “io esisto solo se tu ci sei” e sto tremendamente male quando te ne vai. Quando abbiamo sviluppato la nostra autonomia e ci si separiamo da qualcuno, soffriamo come è giusto che sia, ma poi andiamo avanti. L’altro è un qualcosa in più.

Questa tematica è così profonda e complessa che le poche righe che ho a disposizione non possono certo esaurirla. Mi sento di dirle: faccia diventare questo evento avverso un’opportunità di crescita: colga l’occasione per riflettere sulle mancanze che il suo ex-fidanzato andava a colmare, perché quelle le potrà riempire solo lei.

Se pensa di non potercela fare da sola, chieda aiuto: quando perdiamo interesse per la vita, come nel suo caso, abbiamo bisogno di qualcuno che ci sostenga nell’elaborare il lutto della separazione.