Cosa significa per una donna avere un lavoro

Il lavoro ci permette di ottenere un'indipendenza economica, di avere un ruolo nella società e di essere riconosciute da questa

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Essere donna richiede un coraggio inesauribile da impiegare in ogni scelta, in ogni sfida. Perché sono tanti, forse troppi, gli ostacoli che si palesano sulle nostre strade, e questo avviene sopratutto nell’ambito professionale.

Il mondo del lavoro rappresenta per noi una vera e propria sfida ad alto rischio, oggi più che mai. Il gender pay gap, la gestione della maternità e le differenze di genere, infatti, ci riguardano da vicino e rendono giorno dopo giorno più difficile la nostra affermazione sul piano professionale.

È una battaglia, questa, che tutti i giorni combattiamo e che, nonostante i passi avanti fatti, non è ancora destinata all’arresto. Ecco perché è necessario riflettere sulla situazione lavorativa femminile in Italia e nel mondo, ecco perché è importante ricordare cosa significa per una donna avere un lavoro.

Lavoro femminile: i dati

L’occupazione femminile nel mondo del lavoro è in costante crescita, eppure i dati non sembrano rassicuranti. Nonostante le donne considerano il lavoro un’attività fondamentale per la loro vita, capace di garantire un’identità personale e un ruolo sociale, il divario con la controparte maschile resta sconcertante.

I dati del Censis lo confermano. Nonostante, infatti, le donne studino più degli uomini (il 57,1% dei laureati è donna) con risultati migliori, quelle che lavorano in Italia rappresentano solo il 42,1% del totale degli occupati, uno dei tassi più bassi tra i Paesi comunitari considerando che in Svezia, per esempio, l’occupazione femminile supera l’80%.

Se da una parte, infatti, il cambiamento degli ultimi anni ha resto più accessibile il mondo del lavoro alle donne, dall’altra vediamo come questa resta ancora una possibilità rivolta solo ad alcune di noi.

I dati, infatti, non fanno che confermare quanto l’occupazione femminile sia inferiore a quella maschile, una situazione che rende la povertà femminile in crescita, considerando anche il fatto che spesso, pur ricoprendo le stesse posizioni professionali, le donne guadagnano stipendi inferiori rispetto a quelli degli uomini.

A tutto ciò dobbiamo aggiungere un altro tassello, quello che va a complicare ancora di più la già precaria situazione delle donne lavoratrici. Parliamo di maternità e di come questa si trasformi ogni volta in un progetto ad alto rischio per ogni donna.

Non solo discriminazioni da parte delle aziende, ma anche rinunce da parte delle stesse donne che, a causa della mancanza dei servizi sul territorio, sono costrette a lasciare il lavoro.

Avere un lavoro: l’importanza per le donne

Il lavoro è importantissimo per noi donne e la rinuncia non dovrebbe essere l’unica alternativa per assecondare il desiderio di costruire una famiglia. Ma come abbiamo visto, gli ostacoli professionali per il mondo femminile sono tantissimi.

Tuttavia non possiamo ignorare l’importanza che ricopre per noi il lavoro. La professione, infatti, ci permette di ottenere un’indipendenza economica e di allontanarci da quello stato di subordinazione dall’uomo che ha da sempre caratterizzato la società patriarcale.

Il lavoro, ancora, ci definisce. Crea per noi un ruolo non stereotipato che non si esaurisce solo nell’essere mogli o mamma. E, ancora, ci permette di avere un riconoscimento sociale e una nostra identità.

Oggi, rispetto a prima, le cose sono cambiate e molte più donne ricoprono ruoli di rilievo all’interno di diverse realtà aziendali. Ma come abbiamo visto, tutto quello che è stato fatto fino a questo momento, ancora non basta perché i dati confermano il gender gap è ancora sostanziale.

La nostra battaglia, quindi, deve proseguire in questa direzione, quella volta a eliminare tutte le discriminazioni basate sul genere e a garantire le pari opportunità.