La scienza ci spiega perché da grandi facciamo fatica a trovare amici veri

Abbiamo paura di essere giudicate, criticate e tradite, ma soprattutto non abbiamo tempo per dedicarci alle nostre amicizie. Ecco cosa svelano gli studi suoi nuovi rapporti

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Meglio soli che male accompagnati recita quel famoso detto che prendiamo in prestito ogni volta che la solitudine bussa alla porta. Una preziosa alleata, se sappiamo accoglierla, e una pessima compagnia quando arriva nei momenti di sconforto. La verità è che la solitudine fa brillare, ma per vivere abbiamo bisogno degli amici, di quelle persone che restano al nostro fianco nonostante tutto. Quelle con le quali condividere le gioie e i dolori, i successi e i fallimenti.

Ma l’amicizia è come l’amore, ha bisogno di reciprocità, di ascolto e soprattutto di tempo, quello che noi non abbiamo più. perché siamo sempre prese da mille cose, perché facciamo lo slalom tra gli impegni lavorativi e personali, tra la casa, la famiglia e i figli. E quelle famose cene e gli aperitivi con le amiche sono sempre meno frequenti e posticipati per mesi.

Basterebbe forse solo questa lunga premessa per spiegare come mai, oggi, ci sembra così difficile avere degli amici. Ma a questo si aggiunge anche la difficoltà oggettiva di creare nuovi rapporti, soprattutto ora che siamo grandi.

Conosciamo molte persone, è vero, perché le frequentiamo per lavoro, ci ritroviamo con loro in palestra oppure fuori scuola.  I mesi passano e a volte pure gli anni eppure, con quelle persone, non riusciamo a a stringere un vero e proprio rapporto d’amicizia. È un problema nostro? No, in realtà questa è una situazione abbastanza condivisa tra gli adulti a confermarlo è la scienza.

Secondo la ricerca Survey of Health and Wellbeing condotta dall’Iverson Health Innovation Research Institute di Melbourne, facciamo più fatica a fidarci delle persone che non conosciamo. Motivo per il quale, spesso e volentieri, tendiamo a non aprirci agli altri ma a restare in quella cerchia di amici con i quali abbiamo stretto rapporti durante l’infanzia.

E questo è bellissimo, certo. Perché non è da tutti saper preservare un’amicizia nonostante le distanze geografiche e il tempo che scorre. Tuttavia secondo la ricerca tendiamo a mantenere queste amicizie anche solo per risparmiare energie e per sentirci al sicuro. Con gli amici di vecchia data abbiamo meno possibilità di essere giudicate o rifiutate, tradite o criticate.

In questo senso, i vecchi amici si trasformano nella nostra comfort zone dalla quale non vogliamo uscire. Questo è solo uno dei motivi che ci spiega la difficoltà di aprirci al nuovo, perché come vi abbiamo anticipato, il problema sta anche nella mancanza di tempo.

Come sappiamo, ogni rapporto di qualsiasi entità ha bisogno di tempo, di pazienza, di condivisione. Affinché le persone possano trovarsi, conoscersi e fidarsi hanno bisogno di stare insieme. La scienza ha provato anche a quantificare questo tempo. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships, servirebbero almeno 300 ore per poter considerare quella persona una vera amica.

Neanche poi troppo, se consideriamo che si tratta di poco più di 12 giorni e che trascorriamo più tempo a guardare la televisione e le serie tv che a socializzare.

Sta a noi quindi decidere, eppure ci sembra ovvio che abbiamo la voglia e il desiderio di coltivare nuove relazioni dobbiamo trovare il tempo per farlo. Magari non è necessario trascorrere così tanto tempo con una persona, ma possiamo iniziare non rimandando più l’aperitivo e facendo una telefonata in più durante la pausa pranzo. Questo è già un grande passo avanti.