Tagliare le unghie al gatto: come farlo correttamente e a cosa fare attenzione

Le unghie e gli artigli sono parti fondamentali per il corpo del gatto, per tanti motivi che scopriremo insieme. Ecco allora i nostri consigli per tagliarle e curarle al meglio.

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Il gatto è un animale molto indipendente, ma richiede grandi attenzioni soprattutto in merito alla cura del corpo e della salute. Ogni zona del suo corpo è infatti fondamentale per il benessere dell’animale: tra le parti più importanti e spesso sottovalutate compaiono anche le unghie. Scopriamo insieme la loro funzione e i passaggi da rispettare per tagliarle alla perfezione.

Perché le unghie sono così importanti

Le unghie e gli artigli sono delle parti fondamentali per il corpo del gatto: hanno un ruolo principale nel mantenimento dell’equilibrio e nella loro mobilità. Infatti, forse non tutti sanno che le unghie permettono al gatto di avere una presa più ferma quando si arrampica su strutture non troppo stabili, come ad esempio dei rami. Sono inoltre importanti per marcare il territorio e per difendersi in caso di conflitto con altri animali.

Proprio per queste ragioni il gatto tiene molto alle sue unghie: fa di tutto per tenerle pulite ed affilate, anche se questo può comportare delle notevoli difficoltà soprattutto in un ambiente domestico. Il mantenimento delle unghie è la ragione per cui i gatti possono arrivare a distruggere tende, cuscini, divani e qualsiasi altro materiale presente in casa.

Come sono fatte

Le unghie del gatto sono estremamente resistenti ma al tempo stesse delicate. Esteticamente e fisiologicamente parlando, le unghie dei felini sono molto simili a quelle degli esseri umani e proprio come le nostre hanno una crescita molto veloce.

Queste si compongono per lo più di cheratina indurita e si dividono in tre zone ben distinte. La prima prende il nome di vallo ungueale, la zona più irrorata di sangue, mentre la parte bianca viene definita come lamina. L’ultima parte è composta da uno strato germinativo all’interno del quale si generano le strutture di riserva che andranno a rigenerare le unghie quando queste dovranno rinnovarsi nel tempo.

A differenza dell’uomo però, i gatti le usano molto di più camminando su quattro zampe e quindi tendono a consumarle con più frequenza.

Le malattie che colpiscono le unghie

Come per ogni animale e per ogni parte del corpo, anche le unghie del gatto possono essere soggette ad alcune malattie che è meglio trattare onde evitare danni peggiori.

I primi segnali si manifestano quando l’unghia del gatto appare troppo sottile e tende a spezzarsi con facilità; altre volte, il problema va a colpire la matrice e in quel caso l’unghia cresce storta e, raggiunta una certa lunghezza, cade in maniera spontanea.

Solitamente i problemi delle unghie si manifestano nelle zampe posteriori, quelle che vengono utilizzate di più dal gatto e possono quindi spezzarsi con maggiore facilità rispetto alle altre.

Quasi sempre sono i funghi a colpire le unghie dei felini e, in diversi casi, l’onicomicosi più incidere negativamente sulla vita del gatto. Proprio per questo motivo è doveroso rivolgersi al veterinario non appena si avrà il sospetto del problema, in modo da ricevere una diagnosi e trattare la sintomatologia nel minor tempo possibile.

Come si tagliano le unghie del gatto

Tagliare le unghie al gatto non è una cosa così semplice come si può pensare ed è per questo che bisogna ritagliarsi un momento in cui farlo in tutta serenità. Tagliare le unghie quando si è agitati, di fretta o quando il gatto non è predisposto a farlo può creare un clima di malcontento tra l’animale e il suo padrone. Del resto, si tratta di una procedura che richiede molte attenzioni, in quanto un piccolo sbaglio può arrecare un grande fastidio o dolore al cucciolo di casa.

Nella maggior parte dei casi, per portare a termine questo compito alle volte ingrato, servirà dotarsi di un tagliaunghie adatto allo scopo oppure di un paio di tronchesine per animali. È poi fondamentale rivolgersi a qualcuno per farsi aiutare nella procedura, in quanto bisogna mantenere il gatto il più fermo possibile.

Dopo aver afferrato la zampetta bisogna fare una leggera pressione sul polpastrello, in modo che l’unghia riesca a uscire dalla sua sede, garantendo la giusta visibilità.

Bisogna poi posizionare in maniera verticale il tagliaunghie affinché questo riesca ad aderire bene all’unghia evitando di tagliare la parte più rosea. Prima di tagliare, è infatti fondamentale ricordarsi che bisogna intervenire e accorciare solo la parte bianca e trasparente dell’artiglio, in quanto è questa quella che non causa alcun fastidio. Se si andrà a tagliare la parte rosa dell’unghia, non solo si farà male al micio, ma si andranno a recidere dei vasi sanguigni e potrebbe originarsi una piccola emorragia.

Dopo aver tagliato l’unghia è bene valutare la lunghezza ottenuta. Si consiglia quindi di procedere poco alla volta, ricorrendo a più tagli laddove non si fosse convinti del taglio iniziale. In questo modo si avrà la situazione sotto controllo non ci sarà (troppo) rischio di fare del male al gatto.

Esistono poi degli altri consigli che potrebbero aiutare per quanto riguarda la scelta del momento della giornata in cui tagliare le unghie al gatto. Questo non significa che esistono degli orari per farlo con più successo, ma solamente che in alcuni momenti del giorno il gatto appare più tranquillo e propenso per una procedura di questo livello.

Si consiglia di intervenire quando il gatto si è svegliato da poco o quando, al contrario, ha sonno e si sta per addormentare. In questa fase, infatti, il piccolo felino è ancora intontito e la sua tranquillità potrebbe facilitare la manovra. Qualcosa di analogo si verifica dopo il pasto oppure quando il gatto sta riposando e si trova in uno dei luoghi preferiti della casa. In questo caso entra in gioco il fattore psicologico, poiché un gatto con la pancia piena si sente al sicuro, così come un gatto che si fida del posto in cui si trova.

Quando si porterà a termine l’intero compito, è bene porgere un piccolo premietto. Questo servirà a garantirgli un rinforzo positivo e forse le prossime volte sarà più propenso nel sottoporsi a questo processo.

Ogni quanto tagliare le unghie al gatto

Una delle domande più gettonate relative alla cura e al taglio delle unghie del felino riguarda ogni quanto questa procedura vada eseguita. Purtroppo non è possibile dare una risposta unica a questa domanda, poiché ogni gatto ha le sue abitudini e quindi alcuni esemplari potrebbero consumare le loro unghie in maniera molto più veloce rispetto ad altri.

Se un gatto è molto vivace e gioca molto durante la giornata, tenderà a muoversi di più, per questo sue unghie si consumeranno più in fretta rispetto ad un gatto che passa le ore a dormire nella sua cuccia.

Lo stesso discorso può essere fatto laddove il gatto sia solito utilizzare il tiragraffi. Per molti di loro si tratta di un gioco e di un antistress, motivo per cui sono soliti utilizzarlo tutti i giorni e intervenire così, personalmente, sulla lunghezza delle proprie unghie.

In linea di massima possiamo comunque dire che, tendenzialmente, bisogna intervenire sulla lunghezza delle unghie del gatto una o due volte al mese. Un chiaro segnale viene dato dal rumore che fanno quando cammina. Se si origina un fastidioso ticchettio, vuol dire che le unghie sono troppo lunghe e toccano terra: questo potrebbe causare fastidio nell’umano, dato da questo suono incessante, ma anche conseguenze sull’incolumità del gatto, che potrebbe rimanere impigliato alle cose o rischiare di penetrarsi la cute con i suoi stessi artigli.

A che età iniziare a tagliare le unghie

Certe persone hanno la convinzione che tagliare le unghie ad un gatto troppo piccolo possa essere deleterio per la sua salute. Questo è un grande errore: quando le unghie sono troppo lunghe vanno sempre tagliate, a maggior ragione in un cucciolo, che non sa come gestirle e potrebbe farsi seriamente male.

Tagliare le unghie ad un cucciolo di gatto è sicuramente raccomandato, non solo per diminuire i pericoli ma anche per la possibilità di farlo abituare a questa procedura sin da quando è molto piccolo. Alcuni veterinari consigliano di tagliare le unghie al gatto già quando questo ha compiuto un mese di vita, in modo che così riesca ad imparare a camminare nel miglior modo possibile e siano abbastanza forti per poter crescere in modo sano e corretto.

Come evitare che il gatto faccia troppo danni in casa

Purtroppo, volenti o nolenti, dobbiamo accettare che il gatto si faccia le unghie ogni qualvolta ne senta l’esigenza. Per loro si tratta di un bisogno primario del quale è letteralmente impossibile fare a meno, ma si possono prendere delle precauzioni affinché i danni vengano limitati e contenuti.

Il primo suggerimento consiste nel curare al massimo l’aspetto delle unghie del gatto: se queste si accorciano con regolarità sarà più facile evitare che il gatto danneggi ciò che lo circonda. Anche acquistare degli strumenti adatti allo scopo, come ad esempio il tiragraffi, può essere una valida soluzione: si tratta di una struttura presente in molteplici varianti che riesce ad appagare il bisogno del gatto di farsi le unghie.

Non bisogna poi dimenticarsi di coprire le diverse strutture che rischiano di essere danneggiate o stracciate e utilizzare dei prodotti appositi che possono scoraggiare il gatto da questa abitudine laddove diventasse un’ossessione o un comportamento eccessivo.

Alcuni consigli per preservare le unghie del gatto

Esistono anche dei trucchetti per mantenere in perfetta salute il gatto e le sue unghie: in commercio esistono le cosiddette unghie di plastica, ovvero delle strutture “copri-unghia” che vanno posizionate sugli artigli dei gatti, leggere e comode, che consentono di mantenere le unghie intatte, evitando però ogni tipo di danno agli ambienti domestici in caso di graffi.

La giusta idratazione può migliorare la condizione delle unghie del gatto, poiché la pelle secca genera delle lesioni e delle ferite che potrebbero infettarsi a contatto con gli artigli sporchi. Se si ha la possibilità di rivolgersi ad un toelettatore oppure ad un veterinario per il taglio e la pulizia periodica dell’unghia, il gioco è fatto. Rivolgersi ad un professionista può avere un costo compreso fra i 10 e i 20 €.