Stella di Natale, quando la bellezza inganna: perché è pericolosa per cani e gatti

La Stella di Natale è un simbolo scenografico, ma può rappresentare un pericolo per cani e gatti. Ecco perché

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Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videoreporter

Giornalista pubblicista, videoreporter, copywriter e content editor. Si occupa di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società.

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Luci e decorazioni che rendono tutto più allegro e magico. Durante le festività le case si riempiono di colori e simboli, inclusi alberi e piante. A dicembre, fra queste ultime spicca la Stella di Natale, nome comune dell’Euphorbia pulcherrima, scelta tradizionale dal fogliame rosso intenso che da sempre rappresenta il clima della celebrazione più attesa e sentita dell’anno.

Tuttavia, se da un lato la sua estetica è nota e apprezzata; dall’altro la sua presenza in casa può nascondere rischi reali per la salute degli animali domestici, soprattutto dei cani e dei  gatti. Infatti, è fra le piante velenose e va tenuta a debita distanza da esseri viventi che non ne hanno coscienza e che possono ingerirla accidentalmente o semplicemente toccarla.

Questa pianta, infatti, contiene una linfa lattiginosa che diventa pericolosa se ingerita o se entra a contatto con la pelle e le mucose degli animali. È una sostanza fortemente irritante a causa degli euforboni, degli alcaloidi e dei triterpeni: composti chimici naturali con funzioni biologiche importanti, ma velenosi.

La tossicità della Stella di Natale e i sintomi a cui prestare attenzione

Contrariamente a quello che molti credono, la tossicità della Stella di Natale di solito non è letale, ma può causare disturbi fastidiosi a cani e gatti e, in alcuni casi, richiedere l’attenzione del veterinario. Gli animali che masticano o anche soltanto annusano le foglie possono manifestare una serie di sintomi, che includono:

  • irritazione orale, con bruciore e salivazione eccessiva;
  • rush cutanei e dermatiti, se la linfa entra in contatto con la pelle;
  • congiuntivite e lacrimazione, qualora dovesse raggiungere gli occhi;
  • problemi gastrointestinali, come vomito e diarrea;
  • edema del muso o tremori, nei casi più acuti.

Questi effetti sono generalmente di entità moderata, ma possono risultare più seri nei soggetti giovani, anziani o con condizioni di salute preesistenti. Anche piccoli contatti con la linfa, per esempio durante il gioco o l’esplorazione, possono causare irritazioni rilevanti. Precisa responsabilità di chi adotta è non mettere in pericolo gli animali e preservarli da danni accidentali come questi.

Cani e gatti a Natale, i pericoli

Prevenzione e protezione: cosa fare

La strategia migliore per proteggere la propria famiglia – sia composta da umani, animali o entrambi – durante le feste è la prevenzione. Per questa ragione è consigliabile provare a evitare determinati comportamenti istintivi e difficilmente arginabili se non si gioca d’anticipo.

Ecco allora che posizionare la Stella di Natale in un luogo inaccessibile a cani e gatti, come mensole alte o stanze dove non possono entrare, è la cosa più semplice e immediata da fare. Inoltre, non bisogna dimenticare di rimuovere eventuali foglie cadute nel più breve tempo possibile, in modo che non vengano ingerite o toccate per mera curiosità e incoscienza.

Ciò non toglie, poi, che si possano valutare alternative decorative che non comportino rischi per la salute degli animali. Se non si vuole rinunciare a una ricca vegetazione, in nome del sintetico, si può optare per specie innocue. Anche se non richiamano propriamente il Natale, le rose – private delle spine – sono d’effetto e sicure, lo stesso vale per la felce e la pianta ragno, la pilea o la calathea (davvero suggestiva) e la pachira, che peraltro è soprannominata albero del denaro e può essere di buon auspicio per l’arrivo del nuovo anno. Infine le piante aromatiche – come la menta, il rosmarino, il timo e la salvia – intrattengono gli animali con i loro profumi, ma sono sicure (se non ingerite in grandi quantità).

Altre piante natalizie velenose: come intervenire in caso di ingestione

Non è solo questa pianta a rappresentare un rischio, a cavallo tra fine dicembre e primi di gennaio. Anche il vischio, l’agrifoglio e le bacche del pungitopo sono da tenere alla larga. Contengono sostanze irritanti o tossiche se ingerite, che le fanno entrare di diritto nella lista delle piante velenose per cani e gatti.

Se si sospetta che il proprio animale domestico abbia avuto un incontro ravvicinato e pericoloso con una di queste piante, è importante agire rapidamente. Prima di tutto, vanno rimossi eventuali residui di pianta dalla bocca. Poi va risciacquata delicatamente con acqua pulita per cercare di eliminare la linfa.

Successivamente, è importante monitorare e segnalare al veterinario di fiducia la comparsa di eventuali sintomi: attenzione a vomito, diarrea, letargia o fastidi persistenti. In caso di dubbi o incertezze, è bene contattare lo specialista per chiedergli consiglio e, eventualmente, prenotare una visita d’urgenza.

La Stella di Natale è un simbolo natalizio amato e diffuso, ma non privo di pericoli per cani e gatti. Con poche attenzioni e alcune semplici precauzioni, è possibile goderseli senza mettere in pericolo la loro salute. La sicurezza degli animali domestici passa dalla consapevolezza di ciò che si porta in casa.