L’udito di cani e gatti è estremamente sviluppato e i botti di Capodanno vengono percepiti in maniera molto più intensa rispetto a quanto accade agli umani. Partendo da questo assunto, i fuochi d’artificio rappresentano una fonte di stress e di paura per gli animali domestici non indifferente. Addirittura, negli esemplari più sensibili possono provocare un tale spavento da danneggiare il cuore.
Basti pensare che gli esseri umani posseggono una finestra uditiva che va dagli infrasuoni – sotto i 16 hertz – agli ultrasuoni – sopra i 15mila hertz – mentre i cani e i gatti viaggiano, rispettivamente su frequenze che arrivano a 60mila e 70mila hertz. Ecco perché è importante sapere cosa provano e cosa si può fare per aiutarli a superare quella che per loro è tutt’altro che una giornata di festa e di relax.
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Cosa succede ai gatti e ai cani con i botti di Capodanno
Ogni anno sono le associazioni animaliste a lanciare l’allarme sugli effetti che i fuochi d’artificio possono avere sugli animali domestici. Questi, infatti, se spaventati da un rumore improvviso, possono smarrire l’orientamento e perdersi. Inoltre possono finire per strada ed essere investiti da un veicolo in transito. In alcuni casi diventano anche la causa di un incidente per coloro che, vedendoli sbucare improvvisamente per la strada, sbandano nel tentativo di evitarli.
Posto il fatto che si tratti di una tradizione che potrebbe benissimo essere evitata e che le amministrazioni comunali diramano ordinanze che vietano l’utilizzo dei botti ogni anno di questi tempi, pensare che tutti siano sensibili alla problematica è un’utopia. Correre ai ripari è quindi la soluzione migliore. É meglio sapere con certezza come agire per aiutare i propri pet, piuttosto che improvvisare soluzioni all’impronta e fai da te.
Come proteggere i cani dai botti a Capodanno
I cani e i gatti sentono i botti di Capodanno come un vero e proprio dolore e per loro sono molto stressanti. Per evitare che questo sia insopportabile ci sono alcuni accorgimenti da prendere per farli soffrire meno possibile. Il primo è cercare di trascorrere le feste in un luogo tranquillo e lontano da fonti di disturbo acustico. La campagna o la montagna sono i posti più indicati.
Inoltre gli animali randagi, abituati a stare fuori, sarebbe meglio che avessero uno stallo anche soltanto momentaneo, a riparo dal freddo e dai pericoli della strada. Sono loro infatti a risentirne di più e, considerando le basse temperature e la pioggia di questo periodo, è tutto più difficile da gestire.
In casa, poi, qualcosa che possa confondere i rumori provenienti dall’esterno rappresenta sempre un buon alleato. Si possono lasciare la radio o la televisione accese e tenere alto il volume. In questo modo il tonfo dei fuochi d’artificio viene in parte coperto. L’ideale sarebbe comunque festeggiare l’ultimo dell’anno insieme a loro, senza lasciarli soli. Avere vicino chi si ama e chi infonde sicurezza è sempre un ottimo modo per contrastare la paura. L’importante, però, è non mostrarsi iperprotettivi, altrimenti si rischia di ottenere l’effetto contrario: l’animale infatti va in allerta perché cerca di capire cosa agiti il proprio padrone.
Le luci soffuse aiutano a creare un’atmosfera confortevole. Il divano preferito del cane e i suoi punti di riferimento soliti, poi, completano l’arredamento ideale per superare le ore più lunghe per un animale domestico. Deve sostanzialmente sentirsi a casa.
Anche se può sembrare una soluzione per non farlo scappare in preda al panico, il cane non va tenuto assolutamente legato. L’ansia e la paura incontrollate potrebbero fargli fare dei movimenti pericolosi e ci sarebbe il rischio concreto di soffocamento. Di contro, se si deve uscire per la consueta passeggiata quotidiana, al di là del fatto che lo dica la legge, è fondamentale non liberare mai il proprio cane e tenerlo sempre al guinzaglio. Il rischio di fuga è altissimo e le probabilità di ritrovarlo a stretto giro basse.
In ogni caso, è sempre importante dotare il proprio cane di microchip, di tatuaggio identificativo o di una medaglietta con i recapiti telefonici dei proprietari. Così, in caso di fuga, c’è sempre la possibilità di ritrovarlo. Nell’eventualità di uno smarrimento, è bene contattare i canili di zona, le associazioni animaliste locali e pubblicare un appello sui gruppi dedicati che si trovano sui social network.
Come proteggere il gatto dai botti a Capodanno
I cani e i gatti vanno protetti dai botti di Capodanno e, si sa, i felini possono essere un po’ più sfuggenti. Non è una regola generale e non vuol dire che siano anaffettivi (questo è uno dei falsi miti da sfatare), ma indubbiamente sono meno obbedienti. Ecco allora che chiudere un’eventuale gattaiola che permette loro di uscire è indispensabile per evitare di perderli di vista. Il comando “stai qui” con loro non funziona quasi mai.
Anche con i gatti funzionano i rumori dolci che distraggono. Poco importa se provengano dal tv, dalla radio o da un veglione che si è deciso di organizzare a casa per non lasciare soli i propri animali domestici. I felini non amano la solitudine in giornate come queste e alla libertà del giardino prediligono il tepore delle quattro mura domestiche. Le altezze e i pericoli esterni, per i gatti più che per i cani, sono un rischio: non è raro che cadano dal balcone o si facciano male nel tentativo di fuggire, in preda al panico.
Preparare una zona di comfort in casa, che venga vista come un luogo franco dove potersi nascondere, è un altro stratagemma per aiutare un gatto a superare la notte di festeggiamenti. Se la usa, inoltre, è importante assecondarlo e non disturbarlo cercando di spostarlo. Qualora fosse un esemplare particolarmente ansioso, poi, si potrebbe consultare il veterinario di fiducia per valutare l’eventuale somministrazione di un leggero sedativo.
Anche se non è obbligatorio per legge in tutte le regioni d’Italia, dotare di microchip il proprio felino può fare la differenza in caso di fuga. Inoltre, conviene cercarlo nelle vicinanze: è altamente probabile che si sia nascosto nel primo nascondiglio che ha trovato per paura dei fuochi d’artificio.
Fonti bibliografiche
Botti di Capodanno, il video-decalogo Oipa per proteggere cani e gatti