Chi è più veloce fra il cane e il gatto: il confronto

Capire chi è più veloce fra il cane e il gatto non è di facile intuizione. Ci sono diverse variabili da considerare prima di avere la risposta definitiva

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Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videoreporter

Giornalista pubblicista, videoreporter, copywriter e content editor. Si occupa di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società.

Che si abbia un cane scattante e atletico oppure un gatto sedentario e pigro, o viceversa, la scienza ci viene in soccorso e ci dice chi è più veloce fra questi animali (almeno sulla carta). Che sia un cacciatore di topi provetto o un segugio dalla falcata che non perdona, fra queste due specie ci sono delle differenze anatomiche che giocano un ruolo determinante e che vanno prese in considerazione.

Studiare le caratteristiche fisiche e le tecniche utilizzate permette di farsi un’idea, anche se indubbiamente incidono anche altri fattori come l’indole di ogni singolo esemplare e lo stile di vita che conduce. Ecco, quindi, che ogni animale può rappresentare un’eccezione che conferma la regola generale. In sostanza, nulla è come sembra (o almeno non sempre).

È più veloce il cane o il gatto?

Ci sono tanti falsi miti da sfatare sui gatti, ma la questione che riguarda la loro forma fisica invidiabile non è fra questi. Seppur siano tante le variabili che entrano in gioco in una gara ideale fra cane e gatto, il più veloce in natura è il felino. La proverbiale agilità di questo animale e la leggerezza del corpo gli permettono di superare anche i 48 chilometri orari. Ad aiutarlo sono senza dubbio le sue caratteristiche fisiche: in primis uno scheletro elastico e flessibile e dei muscoli ben sviluppati. Di contro, il cane di norma è più lento del gatto. In media corre a una velocità che va dai 30 ai 45 chilometri orari, ma compensa con la resistenza.

Ma perché avviene questo? Per scoprirlo basta osservare il movimento di un felino al rallentatore. Il gatto corre in maniera tale da creare un attrito veramente minimo con il terreno. Ecco perché alle volte si ha l’impressione che voli: è infatti in grado di poggiare sul pavimento solamente la punta della zampa e di recuperare millesimi di secondo preziosi. Riesce a farlo grazie alla sua conformazione fisica. Le dita delle sue zampe infatti sono formate da tendini robusti, mentre la flessibilità della colonna vertebrale gli permette di contrarre e distendere il corpo per un allungo più profondo. Lo slancio in avanti è più elegante e il movimento è più rapido.

Il gatto, sostanzialmente, riesce a spuntarla nella corsa contro un cane e, tendenzialmente, riesce a sfuggire al pericolo di un inseguimento senza troppe difficoltà. La situazione però potrebbe cambiare se messa a confronto con razze canine specializzate nella corsa. Al di là dei valori assoluti, infatti, bisogna considerare le caratteristiche individuali, le differenze di razza, le dimensioni e la forma fisica.

Il gatto più veloce in assoluto è il Mau Egiziano, un felino capace di raggiungere i 50 chilometri orari. Se poi fra i felini consideriamo quelli selvatici come il ghepardo, si toccano anche i 113 chilometri orari. Fra i cani, invece, il Levriero è quello più veloce. Il suo essere snello, muscoloso, alto, sinuoso e con una capacità respiratoria fuori dal comune gli permette di raggiungere un’aerodinamicità che altre razze non posseggono. Ed è per questo che riesce ad arrivare a velocità che possono superare anche quelle medie dei gatti: precisamente è in grado di muoversi in un range che va dai 64 ai 72 chilometri orari circa.

Gatto Norvegese corre più veloce del Pastore Tedesco

Gatti e cani domestici a confronto

Se si confrontano gli esemplari domestici, tuttavia, il risultato rischia di ribaltarsi. Le dimensioni e la lunghezza della falcata, a parità di allenamento, giocano un ruolo determinante e un cane di stazza media o grande ha un vantaggio oggettivo sui felini europei: più piccoli, col le zampe più corte e i polmoni meno sviluppati. Al contrario, il peso è una variabile a favore dei gatti: il fatto di essere più leggeri li rende più agili e compensa determinate mancanze.

C’è un’altra distinzione da fare: la rapidità della partenza dei felini (più leggeri e scattanti) è superiore a quella dei cani, che però battono i gatti sulla lunga distanza. Se si tratta quindi di rincorrersi in casa, la capacità di muoversi in altezza, con scatti fulminei rende i gatti superiori ai cani; se si tratta di fare i chilometri questi ultimi invece possono resistere più a lungo e prendere gli avversari per sfinimento. A tal proposito, ecco alcune inaspettate abitudini dei cani che potrebbe farli vedere con occhi diversi.

Quali sono le razze più veloci

Volendo stilare una lista delle razze di cane e di gatto più veloci, ce ne sono diverse – da entrambe le parti – che si difendono bene. Fra i primi, i fuoriclasse che superano la media sono:

  • Il Levriero;
  • Il Saluki;
  • Il Vizsla;
  • Il Jack Russell Terrier;
  • Il Borzoi;
  • Il Whippet;
  • Il Dalmata;
  • Il Weimaraner;
  • Il Doberman Pinscher;
  • Il Border Collie.

Fra i gatti, invece, a portare in alto la specie sono:

  • Il Mau Egiziano;
  • L’Abissino;
  • Il Gatto Siamese;
  • Il Somalo;
  • Il Gatto del Bengala;
  • Il Savannah;
  • Il Gatto dell’Isola di Man (o Manx);
  • L’Ocicat;
  • Il Gatto Orientale.

Conclusioni

La scienza si è sempre interessata allo studio di specie sicuramente misteriose e affascinanti, basti pensare alle ricerche sulle fusa, che hanno in parte sfatato alcune credenze sulle origini e sui significati, e sulla longevità dei felini. Detto questo, non può esserci una sola risposta. Se il gatto è più veloce del cane o viceversa, in definitiva, dipende dalla razza, dallo stile di vita e dal tipo di ‘gara’ che si sceglie di fare.

Sulla lunga distanza nessun Levriero può essere battuto da un Mau Egiziano; di contro, se ci si concentra sullo scatto, i felini non hanno rivali e possono sfuggire anche alle grinfie di un cane che ha la caccia nel proprio Dna. Questo vale soprattutto per un gatto che odia l’acqua e che sarebbe capace di salti straordinari pur di non bagnarsi. Se poi si include il ghepardo fra i felini, non c’è storia: è l’animale più veloce.

In sostanza ci sono qualità da apprezzare da entrambe le parti e sono troppe le variabili da considerare per raggiungere una risposta univoca e definitiva. Per potere stabilire il ‘vincitore’ è quindi necessario chiarire, di volta in volta, chi sono i ‘concorrenti’ in gara e mettere a confronto le caratteristiche fisiche.