Quanto vive un gatto: tutti i fattori che influenzano la longevità felina

I nostri felini possono accompagnarci per tanto tempo se conosciamo i fattori che possono influenzarne la longevità.

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Eleonora Toresi

Veterinaria

Amante sin da bambina degli animali, a 16 anni decide di diventare veterinaria. Si trasferisce in Spagna a studiare, prima a Lugo poi a Madrid, specializzandosi in medicina felina. Per DiLei scrive nella sezione Pets.

Quando si affronta il tema dell’aspettativa di vita nei gatti, vengono chiamati in causa fattori ben più articolati della semplice età. In generale, si stima che un gatto domestico possa vivere mediamente tra i 12 e i 18 anni. Tuttavia, il discorso merita qualche approfondimento ulteriore, come la valutazione delle sue condizioni di salute, il luogo in cui vive, l’alimentazione che ha a disposizione e il tipo di cure che riceve quotidianamente.

Dunque, quanto vive un gatto? Quali accortezze possono garantirgli una vita lunga e felice? Scopriamolo insieme.

Come calcolare l’età di un gatto

Da sempre, l’uomo ha cercato di dare un ordine di grandezza alla crescita dei propri animali domestici, mettendo in relazione l’età di cani e gatti con la propria. Intorno agli anni ‘50, ha iniziato a diffondersi la teoria secondo la quale basterebbe moltiplicare per 7 unità l’età del proprio amico a quattro zampe, per avere idea dell’esatta corrispondenza. Tuttavia, per quanto le credenze popolari sedimentate nel tempo siano dure da scalfire, dobbiamo chiarire che questo calcolo non trova effettivo riscontro nella realtà.

In particolare, la relazione tra l’età dei gatti e quella degli esseri umani non è lineare, ma varia durante il ciclo di vita. Ad esempio, durante i primissimi anni, il tasso di invecchiamento dei nostri piccoli felini è molto più rapido rispetto a quello umano. Mentre, successivamente, tende a ridursi gradualmente.

Le fasi di vita del gatto

I gatti crescono e invecchiano molto più rapidamente degli esseri umani, attraversando principalmente sei fasi di sviluppo.

1. La prima fase dura fino al compimento dei sei mesi. È in questo periodo, infatti, che avviene la crescita più rapida: il gattino manifesta una curva di apprendimento a dir poco vertiginosa ed è già in grado di comprendere se l’ambiente circostante sia sicuro per la propria incolumità, oppure no.

2. La fase successiva si protrae sino ai due anni. È a questo punto, che il suo accrescimento fisiologico termina, portandolo alla maturità sessuale. Tuttavia, il gatto deve ancora imparare a svolgere alcune attività di vitale importanza, come la caccia e la rincorsa.

3. Tra i tre e i sei anni, il gatto è all’apice della propria forma fisica e può essere considerato ufficialmente adulto.

4. Tra i 7 anni e i 10 anni, i gatti sono nel pieno della maturità.

5. Successivamente, tra gli 11 e i 14 anni, incominciano a mostrare segni visibili di invecchiamento.

6. Dai 15 anni in poi, un gatto viene definito Super Senior e può manifestare comportamenti e routine differenti, adatte alle nuove esigenze fisiche.

La durata della vita dei gatti

Dopo aver illustrato le fasi fisiologiche che i gatti attraversano durante la crescita, è giunto il momento di esplorare i fattori che influenzano la loro aspettativa di vita, analizzando le differenze tra gatti domestici e randagi, le variazioni tra le diverse razze e le distinzioni di longevità tra gatti maschi e femmine.

Cosa influisce sulla vita media dei gatti?

Alimentazione

Un’alimentazione sana e regolare, basata su una dieta bilanciata, è certamente uno dei fattori più importanti quando si parla di mantenere un animale domestico in buona salute per lungo tempo. La prevenzione rispetto ai disturbi intestinali del gatto e ai problemi di obesità con tutte le patologie a essa correlate, infatti, contribuisce a donare profondo benessere ai nostri amici a quattro zampe.

Ambiente confortevole

Garantire un ambiente protetto e sicuro, all’interno di un’abitazione, contribuisce alla longevità dei nostri amici felini, in quanto riduce il rischio di incidenti o malattie trasmesse da altri animali. Tuttavia, un gatto casalingo può risultare meno attivo fisicamente rispetto a un gatto che vive all’aperto, quindi è bene ricordare che far praticare esercizio fisico adeguato e regolare è un fattore altrettanto essenziale affinché il tuo piccolo amico rimanga con te a lungo.

Cure veterinarie

Ad oggi, la disponibilità di cure veterinarie specializzate, di vaccinazioni, di medicinali all’avanguardia, nonché di una buona informazione sui vantaggi della sterilizzazione sono fattori preziosissimi per allungare la vita dei gatti, preservandoli dall’insorgere di patologie potenzialmente fatali e assicurando diagnosi tempestive a favore di una completa e rapida guarigione.

Come incide la razza dei gatti sulla durata della loro vita

Ogni gatto possiede un patrimonio genetico unico che influenza la sua longevità, sia che si tratti di un meticcio, sia che appartenga a una razza pura. I gatti Persiani e Siamesi, per esempio, sono noti per avere un’aspettativa tra le più alte, arrivando spesso a vivere dai 15 ai 20 anni. Anche i gatti Certosini e Norvegesi possono facilmente superare i 15 anni di vita. Altrettanto longevi sono gli americani Maine Coon e i Siberiani, che raggiungono in media i 15-17 anni di età.

Tra tutte le razze, i diffusissimi gatti europei sono quelli che presentano medie inferiori, intorno ai 12 anni circa.

Fatte queste distinzioni generiche, è importante ricordare che si tratta puramente di statistiche e che molti gatti, indipendentemente dalla razza di appartenenza, possono arrivare a compiere 20 anni. Al di là della genetica, infatti, la longevità di questi piccoli felini dipende – come abbiamo visto poco sopra – da importantissimi fattori, come i controlli veterinari periodici e le preziose attenzioni che vengono dedicate loro quotidianamente.

Quanto vivono i gatti domestici rispetto ai randagi

Quando si parla di aspettativa di vita media in merito a questi piccoli felini, è utile distinguere tra un gatto domestico, che vive al sicuro in casa, e un gatto randagio, spesso impegnato ad affrontare tutte le difficoltà dell’ambiente esterno, come la ricerca di cibo e riparo, l’esposizione a malattie e altri pericoli spesso fatali.

In media, un gatto randagio può vivere dai 2 ai 7 anni, mentre un gatto domestico – come abbiamo visto sopra – può raggiungere tranquillamente i 20 anni di vita, anche se la media è inferiore e si aggira intorno ai 12-18 anni.

In generale, dunque, la durata della vita dei gatti randagi dipende dalla loro capacità di adattarsi alle condizioni ambientali e di trovare abbondanti fonti di cibo e ripari sicuri.

Vita media dei gatti maschi e femmine

È opinione diffusa che non esistano sostanziali differenze nell’aspettativa di vita tra gatti maschi e femmine. In generale, tuttavia, molti esperti di settore suggeriscono che le gatte possano vivere leggermente più a lungo. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i gatti maschi tendono ad avere uno stile di vita più avventuroso e rischioso, poiché più inclini a vagare, lottare con altri gatti e adottare comportamenti aggressivi.

È bene precisare, in tutti i casi, che queste differenze non sono universalmente confermate e possono variare notevolmente da un gatto all’altro, a seconda di molteplici fattori.

Il gatto più anziano del mondo

Il gatto più longevo della storia è stato il celebre Creme Puff, vissuto fino all’età di 38 anni e 3 giorni. Nato il 3 agosto 1967, ha trascorso la sua vita con la proprietaria – la signora Jake Perry – ad Austin in Texas.

Questo eccezionale esemplare ha stabilito il primato del Guinness World Records, rimanendo ancora oggi imbattuto.

Come prolungare la vita del tuo gatto

Se ti stai chiedendo come sia possibile prolungare la vita di un gatto e mantenerlo in buona salute, stiamo per elencarti alcuni fattori importanti che dovrai tenere a mente.

In primo luogo: l’alimentazione è cruciale. Il gatto necessita sempre di una dieta equilibrata e nutriente, che includa proteine di alta qualità e grassi sani, con un netto limite agli zuccheri. È essenziale evitare di sovralimentare il tuo piccolo felino, mantenendo un peso corretto attraverso il controllo quotidiano delle porzioni.

In secondo luogo, l’attività fisica e il gioco sono essenziali per il suo benessere. Assicurati di offrire al tuo amico a quattro zampe l’opportunità di giocare e di fare esercizio fisico regolarmente, sia dentro casa che all’aria aperta. Questo non solo lo supporterà nel prevenire l’obesità, ma lo aiuterà anche ad essere realmente felice e appagato.

Infine, le cure veterinarie e la prevenzione delle malattie sono certamente cruciali per prolungare la vita del tuo gatto. Assicurati di portare il tuo felino da un veterinario di fiducia regolarmente, sia per le vaccinazioni di routine che per gli esami di controllo, e di seguire sempre le indicazioni del medico riguardo agli antiparassitari da applicare, per evitare alcune delle più comuni e pericolose malattie feline.

Inoltre, mantieni sempre una buona igiene del tuo gatto: una corretta toelettatura è spesso essenziale per prevenire fastidiose malattie. Puoi star certo, che con una dieta equilibrata, la giusta attività fisica e cure veterinarie regolari, il tuo gatto potrà godere di una vita lunga e sana.

In conclusione, la longevità dei gatti dipende da numerosi fattori. Nonostante il dato medio si attesti tra i 12 e i 18 anni, grazie ai progressi fatti nell’ambito della nutrizione, della medicina veterinaria e della cura degli animali domestici, l’aspettativa di vita dei gatti è aumentata notevolmente, con un traguardo che può raggiungere tranquillamente anche i 20 anni di età.