Quando si desidera educare un cane si hanno a disposizione diversi metodi di sostegno all’addestramento. Gli specialisti del comportamento animale insistono sul fatto che l’educazione di Fido dovrebbe essere basata sul rinforzo positivo dei comportamenti auspicabili, piuttosto che su quello negativo degli atteggiamenti inappropriati. Occorre quindi impiegare metodi gentili e basati su prove scientifiche, evitando completamente l’uso di tecniche punitive che sia a breve che a lungo termine causano solamente dolore, stress e paura.
Indice
Rinforzo positivo e negativo
L’efficacia dei rinforzi positivi o negativi ha a che fare col modo in cui i cani reagiscono agli stimoli. Quando vengono ripresi, i pelosi adottano un atteggiamento di sottomissione, cosa che non permette loro di apprendere.
Per rinforzo positivo intendiamo una gratificazione data al cane, mirata a confermare la positività di un comportamento eseguito con l’obiettivo della ripetizione dello stesso. Un rinforzo positivo può essere qualsiasi cosa che in un determinato momento il pet desidera, dalle carezze al gioco, ai premi alimentari, alla passeggiata, all’incontro con altri simili (ha valore solamente se e soltanto se, nel momento in cui utilizzato, soddisfa un reale desiderio del quattrozampe).
Ma il rinforzo può essere anche negativo, se rappresenta qualcosa che al cane non piace e che vorrebbe evitare. Ovviamente, con questa metodologia, non si creerà nel cane fiducia e voglia di collaborare, al contrario l’animale risponderà alle nostre richieste solo per il timore di subire una punizione. In ogni caso, il peloso non deve rispondere ai rinforzi perché li vede o sente, la risposta deve essere ai nostri stimoli per ottenere le ricompense.
Il rinforzo più utilizzato è sicuramente quello alimentare, molto usato nelle sessioni educative: permette di premiare il cane in modo rapido e preciso ed essendo sempre facilmente a disposizione può essere gestito con facilità. Nelle fasi di addestramento il premio può essere rappresentato dal cibo che il cane mangia abitualmente o da vere ghiottonerie.
Quale premio scegliere
È importante chiarire che apprendimento positivo non significa buono e che negativo non vuol dire cattivo: nel primo caso si dà qualcosa all’animale, nel secondo gliela si toglie. Una punizione implica che la probabilità che Fido ripeta un’azione diminuisca, al contrario il rinforzo positivo aumenta tale possibilità.
Per l’educazione dei nostri cani esistono tecniche differenti. Studi hanno dimostrato che metodi educativi punitivi producono gravi conseguenze sul benessere degli animali: i cani sottoposti a questo tipo di trattamento soffrono maggiormente di stress e manifestano più segni di paura rispetto a quelli trattati coi metodi raccomandati basati sul rinforzo positivo.
Non è tutto: si osservano anche conseguenze sul benessere fisico ed emotivo del cane, situazione che può causare un indebolimento della relazione cane-umano, portando ad una situazione di conflitto pericolosa (risposte aggressive contro membri della famiglia, estranei e altri pets). In sintesi, gli specialisti del comportamento animale raccomandano principalmente i rinforzi positivi.
Coi metodi positivi, si aumenta la probabilità che il cane ripeta l’azione da noi desiderata. Un esempio: se Fido ci guarda, si siede e noi gli diamo un premietto, si siederà nuovamente in futuro perché sa che così facendo potrebbe ricevere un’altra ricompensa. Questa tipologia di addestramento è detta Reward Based Training, metodo più raccomandato per l’educazione dei cani.
Il comando “vieni”
Particolarmente importante è il valore del premio nell’insegnamento del comando “vieni”. Il cane libero, dovendo decidere se venire da noi oppure no, ha bisogno di uno stimolo importante che lo invogli a raggiungerci con gioia e fiducia. Quando il comportamento è stato ben compreso ed assimilato diventato un’abitudine naturale, il premio non verrà più utilizzato se non sporadicamente per mantenere l’entusiasmo del peloso.
È importante essere sicuri che il cane esegua quello che gli stiamo chiedendo perché sta rispondendo alla nostra richiesta e non solo per il premio. Per ottenere questo dovremo far sapere al cane che “noi” siamo i gestori del premio; bisogna far capire al cane che solo eseguendo (o provando ad eseguire) quello che gli stiamo chiedendo potrà ricevere ciò che desidera. Il cane va indotto ad eseguire il comando, lasciandogli il tempo di ragionare su come fare per ricevere la ricompensa. Quando anche in modo casuale farà la cosa richiesta, dovremo premiarlo tempestivamente ripetendo il comando vocale.
Una nota importante: se la ricompensa per il peloso è di natura alimentare tutto ciò che è differente (come carezze o parole di gratificazione) assume un valore inferiore (se non addirittura di disturbo) per la riuscita dell’insegnamento.
Attenzione: durante la fase di addestramento non mostrate mai al cane il premio, tenetelo stretto in pugno e se necessario fateglielo annusare; glielo darete con rapidità solamente dopo che il cane vi avrà raggiunto come da vostra richiesta.
Le tecniche del rinforzo positivo
Le tecniche che comprendono il rinforzo positivo sono due: lo shaping e il chaining.
Lo shaping consiste nel premiare non solo i comportamenti desiderati ma anche quelli che vi si avvicinano, in modo da raggiungere l’obiettivo per gradi.
Il chaining consiste nel suddividere un comportamento complesso per fasi: in pratica, si insegna separatamente al cane ogni particolare fase per poi chiedergli di svolgerle in sequenza; in questo modo è possibile far apprendere al quattrozampe comportamenti complessi, come aiutarci a rifare un letto oppure eseguire una performance di dog dance.
Le ricompense: dal clicker agli snack
La ricompensa può essere caratterizzata sia da cibo sia da giochi e coccole. Molto spesso è utilizzato il clicker, piccolo strumento che se premuto emette un suono per far capire al cane che un suo comportamento è stato apprezzato. Senza dubbio, nelle prime fase di educazione di Fido premi efficaci sono gli snack, alimenti formulati per premiare il cane in modo sano ed equilibrato. Che siano stick, ossi masticabili o biscotti l’importante è scegliere prodotti specifici e diversi dalla quotidiana alimentazione, onde evitare che Fido confonda il “momento premio” con il “momento pappa”. In ogni caso, optate sempre per prodotti di qualità, ovvero con elevato contenuto di proteine animali ad alto valore biologico e privi di conservanti, coloranti e aromatizzanti artificiali.
Il rinforzo positivo nei cani difficili
Attraverso il rinforzo positivo è possibile risolvere anche problematiche comportamentali. Se ad esempio un cane alla vista dei suoi simili cerca di aggredirli si può associare a tale vista l’offerta di un premietto. In questo modo, secondo la teoria di controcondizionamento, il peloso difficile imparerà a non scagliarsi verso gli altri quattrozampe, bensì a rivolgersi al suo umano per ricevere la ricompensa.
Tuttavia, questo tipo di tecnica ha importanti limitazioni: lavorare solamente sugli stimoli non porta alla profonda comprensione delle reali cause dei comportamenti, in genere legati a ragioni molto più profonde (carattere del cane, precedenti esperienze, relazioni sociali, contesto generale di vita, assetto emozionale o motivazionale); quindi, è importante lavorare anche sulle motivazioni scatenanti.
E nei cuccioli?
Il rinforzo positivo deve essere messo in pratica da subito, appena il cucciolo arriva a casa. Grazie alle ricompense, in poco tempo il cagnolino si dimostrerà felice di esibire il comportamento che desiderate. Poniamo il caso di dover insegnare ad un piccolino di pochi mesi a sporcare fuori casa: inutili e controproducenti saranno tutti i tentativi di sgridarlo (compreso il mettergli il musetto vicino i bisogni!); per contro, tutti i bocconcini somministrati non appena il cucciolo ha terminato di sporcare nel luogo corretto rappresenteranno per lui un’inequivocabile conferma che ha fatto la cosa giusta.
Occhio al rinforzo positivo di comportamenti sbagliati:
• se il cane abbaia per farsi dare la pallina e gliela si lancia, si sta rinforzando l’abbaio che diventerà sempre più insistente;
• se il cucciolo tende a saltare addosso quando sente che è ora di mangiare e gli si dà subito il cibo per calmarlo, si sta rinforzando l’atteggiamento irruento del pelosetto per ottenere la pappa.
Vuoi approfondire il tema? Ascolta la puntata del Podcast “Come Cani e Gatti” dedicata all’educazione tramite rinforzo positivo.