Perché parlare con il cane fa bene, a tutte le età

Parlare con il cane è un'abitudine apparentemente stravagante, che in realtà ha molto più senso (e benefici) di quanto si possa credere: vediamo perché.

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Monica Dellabiancia

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale con master in sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti. La sua missione è proteggere la salute e il benessere degli animali. Per DiLei scrive approfondimenti e articoli informativi per la sezione Pets.

Pubblicato: 10 Gennaio 2021 07:21Aggiornato: 4 Gennaio 2024 17:06

Parlare con il cane è un’abitudine apparentemente bizzarra, che in realtà ha molto senso e porta più benefici di quanto si possa pensare.

Quel che è certo è che con i cani si può parlare e ci si può capire reciprocamente, l’importante è avere il corretto approccio e il metodo giusto per catturare la loro attenzione, utilizzando il linguaggio più idoneo, ricorrendo ad alcune parole chiave e ripetendo le frasi con tono entusiasmante, in modo da mantenere alto il livello di attenzione.

In questo articolo, esamineremo l’importanza di comunicare con il nostro cane e come questa interazione possa migliorare la nostra relazione con loro, portando grandi benefici reciproci.

La comunicazione tra cane e padrone: un’opportunità meravigliosa

È semplice percepire se il cane ci sta ascoltando o meno poiché reagisce in modo caratteristico, per esempio sollevando le orecchie, in segno inequivocabile di attenzione. I cani si sforzano attivamente di comprendere ciò che diciamo e interpretano il nostro stato d’animo per adattare il loro comportamento di conseguenza.

Questa dinamica è confermata dalla scienza, come evidenziato da una ricerca condotta presso l’Università del Sussex nel Regno Unito.
Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology, quando parliamo al cane, entrambi gli emisferi destro e sinistro del suo cervello si attivano contemporaneamente, similmente a ciò che accade nel cervello umano quando, durante una conversazione, cerchiamo di comprendere sia le parole effettive che il linguaggio non verbale del nostro interlocutore.

«Non sappiamo in che modo e quanto i cani comprendono le informazioni contenute in un discorso, eppure possiamo dire con certezza che reagiscono non solo al tono emotivo di quello che diciamo bensì anche al significato delle parole» questo è ciò che affermano gli psicologi che hanno lavorato al progetto.

Per noi il cane riveste il ruolo di un vero amico, di quelli sinceri a cui si può dire tutto: i segreti rimangono al sicuro, ma soprattutto non si viene giudicati. Proprio per questo motivo si crea una relazione molto stretta e intimamente forte con l’animale, anche perché – come concetto generale – parlare con loro allevia lo stress e fa sentire più felici.

La naturalità della conversazione verbale con il cane è una delle manifestazioni più chiare di come sia straordinaria la relazione tra l’uomo e il suo amico a quattro zampe, che come anticipato apporta benefici all’individuo, ma in primis al rapporto relazionale tra i due.

Suggerimenti e consigli per una comunicazione efficace

Per quanto scientificamente possa essere giustificato – con evidenze che ne confermano i benefici in diversi ambiti – se analizziamo questo tema in modo razionale, parlare con il cane ci fa sentire comunque un po’ strani, nonostante sia una cosa che viene spontanea fare e che, del resto, fanno tutti coloro che possiedono un amico a quattro zampe.

Ma come si parla ai cani? Innanzitutto, bisogna tenere presente che per la loro comprensione sono importanti l’espressione del nostro volto, i gesti e i movimenti volontari e involontari che facciamo durante il discorso oltre, naturalmente, al tono della voce.

Per instaurare una comunicazione efficace con un cane, è importante utilizzare una tonalità dolce e decisa. È consigliabile mantenere un tono costante e ripetere le parole chiave più volte, finché non siamo certi che il messaggio sia stato compreso. Inoltre, è bene considerare che la gestualità svolge un ruolo di grande importanza in questa dinamica.

Secondo quanto pubblicato dalla rivista Science i cani capiscono perfettamente le nostre parole, le sanno interpretare e decifrare. Il loro intuito è molto elevato, a condizione che il nostro tono sia giusto e non troppo imperativo e urlato.

I cani dimostrano una notevole intelligenza e sono animali complessi, dotati di una memoria e di sensi eccezionalmente sviluppati. Le parole e le frasi che utilizziamo con loro rivestono un ruolo fondamentale nel rafforzare e approfondire il nostro legame, rendendolo ancora più significativo e completo.

Come abbiamo visto, i nostri amici a quattro zampe capiscono il sentimento di amore profondo che ci lega a loro anche dal modo in cui parliamo. A volte, non capiranno esattamente cosa stiamo dicendo, ma sentiranno comunque una connessione imprescindibile. La giusta intonazione, in questo frangente, è decisiva: il cane assocerà un tono di voce alto e cristallino all’entusiasmo, per esempio. Un tono più neutrale e calmo lo rassicurerà, mentre un tono basso e arrabbiato verrà avvertito come un segnale di disapprovazione. In breve, possiamo facilmente tranquillizzare o far agitare il nostro piccolo amico con il solo potere della nostra voce.

Vediamo ora come è possibile interpretare il linguaggio del cane per capire cosa vuole comunicarci.

Come interpretare il linguaggio del cane: tra posture e vocalizzi

Nel linguaggio del cane, la comunicazione avviene principalmente attraverso l’assunzione di determinate posizioni corporee o abitudini.

Ad esempio, quando un cane si lecca il naso, sta indicando un atteggiamento rilassato. Uno sbadiglio, invece, può essere interpretato come un segnale di riconciliazione dopo un litigio, soprattutto se preceduto da rimproveri.

Se il cane ha la bocca leggermente aperta è un segno di distensione, mentre se mostra i denti in primo piano sta esprimendo aggressività. Il ringhiare, infatti, rappresenta un segnale comunicativo universale e agisce come deterrente sia nei confronti dell’uomo, sia nei confronti di altri cani o animali.

Le orecchie dritte e puntate in avanti indicano un elevato livello di sicurezza, mentre le orecchie abbassate all’indietro denotano una completa sottomissione.

Oltre al linguaggio del corpo, i cani comunicano anche attraverso il vocalizzo che può avere diversi significati, come allarme, fastidio o semplicemente richiamo dell’attenzione del proprietario.

L’effetto terapeutico del parlare con il cane

L’effetto terapeutico del parlare con il cane è un argomento che ha suscitato un grande interesse negli ultimi anni. Chiunque possieda un amico a quattro zampe potrà confermarlo: parlarci insieme non solo porta gioia e condivisione, ma ha un ottimo impatto anche sulla nostra salute mentale e fisica.

Prendiamo ad esempio una situazione significativa: numerosi studi hanno evidenziato che i bambini che affrontano difficoltà nella vita, che siano malattie o situazioni familiari complesse, trovano conforto nel cane e si rivolgono a lui per esprimere i propri sentimenti, spesso più che agli adulti, agli amici o ai fratelli.

La rilevanza della relazione con il cane per i bambini che affrontano difficoltà è così significativa che gli studiosi ritengono abbia un effetto terapeutico. Questo ha portato alla creazione di discipline che coinvolgono gli animali come protagonisti in attività ludico-ricreative, educative e terapeutiche a tutti gli effetti. È nata così la pet therapy, ovvero la terapia assistita dagli animali che fungono da facilitatori sociali, mettendo il paziente nel giusto stato d’animo d’accettazione e di collaborazione nell’ottica dell’attività da svolgere.

Ciò avviene per diversi motivi, tra cui il loro saper ascoltare senza giudicare e la grande empatia. L’ascolto senza giudizio consente al bambino di potersi esprimere liberamente, senza imbarazzo o timore, a differenza di ciò che accade con altri coetanei o anche di fronte agli umani adulti.

L’esempio dei più piccoli è solo quello più eclatante: altri studi hanno osservato, infatti, come possano trarne vantaggio anche le persone adulte o anziane.

I principi cardine della relazione uomo – animale

Lo psichiatra Aron Katcher ha affermato che la relazione uomo-animale si fonda su importanti principi come la sicurezza, l’intimità, l’attenzione e la costanza relazionale.

Gli animali, infatti, sono in grado di trovare un canale preferenziale per interagire con l’uomo ed entrare in contatto diretto, arrivando dritti al cuore. Dal momento che i nostri piccoli amici si pongono con un atteggiamento non giudicante e di accettazione davanti a qualsiasi tipo di persona, favoriscono l’espressione spontanea dei sentimenti e dei comportamenti degli individui con cui vengono a contatto.

Dal punto di vista emotivo e affettivo, il cane offre un sentimento incondizionato e gratuito, contribuendo ad aumentare l’autostima e la sicurezza personale del proprio umano di riferimento.

Inoltre, l’interazione con l’animale evoca forme di accudimento, ed è proprio grazie a questo che viene stimolato il senso di responsabilità nelle persone che hanno perso la fiducia in sé stesse, garantendo un’immagine valida e positiva della propria persona, del proprio valore individuale e una maggiore stabilità emotiva.

Esistono benefici anche a livello cognitivo: è stato infatti dimostrato che relazionarsi con un animale a quattro zampe può stimolare le capacità d’attenzione e la concentrazione. Di fatto, il contatto con un animale, oltre a riempire le carenze legate ad affetti mancanti, è particolarmente adatto a favorire i contatti interpersonali offrendo spunti di conversazione, di gioco, occasioni favorevoli di interazione con gli altri.

Infine, il contatto con un animale in contesti particolarmente stressanti, funge da tampone, ovvero ammortizza le criticità rivelandosi di straordinario aiuto e di supporto emozionale.

Per concludere, possiamo affermare che parlare con il cane non solo ha senso, ma dona numerosi benefici. Diversi studi hanno dimostrato che parlare con il cane attiva aree cerebrali simili a quelle impiegate nell’interazione tra esseri umani.

In definitiva, il dialogo con il nostro amico a quattro zampe va oltre la semplice comunicazione verbale ed è in grado di creare una connessione speciale che arricchisce la vita di entrambi.