Il tuo cane è sempre mogio e stanco? Potrebbe essere letargia canina: cosa fare

Si manifesta con sonnolenza, debolezza e bisogno di dormire, e non è una patologia di per sé, ma se persistente, può essere un sintomo di potenziali malattie. Scopriamo insieme alla veterinaria quando e come intervenire.

Foto di Monica Dellabiancia

Monica Dellabiancia

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale con master in sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti. La sua missione è proteggere la salute e il benessere degli animali. Per DiLei scrive approfondimenti e articoli informativi per la sezione Pets.

Pubblicato: 27 Novembre 2023 16:30

Improvvisamente, ti rendi conto che il tuo amico a quattro zampe è sempre stanco e non vuole più uscire a passeggiare o giocare. Potrebbe essere una condizione temporanea, ma se noti che la situazione si protrae per più giorni, è probabile che non sia una questione di pura pigrizia. La letargia, infatti, potrebbe essere legata ad una patologia e non va affatto trascurata. Per capire l’importanza di questi segnali è bene ricordare che i cani sono animali sociali, normalmente attivi e vivaci, sempre ben disposti all’attività ludica. Dunque, un’improvvisa e profonda stanchezza non può che far preoccupare.

In questi casi, la prima cosa da fare è contattare il medico veterinario. Sono numerose, infatti, le patologie che possono rendere il tuo cane mogio e stanco e non è sempre semplice riconoscerle.

Cos’è la letargia e cosa no

La letargia è una condizione di improvvisa apatia del cane, che si manifesta attraverso sonnolenza e debolezza, riduzione delle energie e bisogno di dormire. È bene specificare, che non si tratta di una patologia, bensì di un sintomo che può essere ricondotto a diverse malattie. Per questo è bene rivolgersi a un veterinario che, attraverso una visita ed esami accurati, cercherà di individuarne la causa scatenante; da sola la letargia non può condurre a una diagnosi.

Ma la stanchezza e la debolezza in un cane non devono sempre suscitare preoccupazione: esistono diverse circostanze in cui questi sintomi sono del tutto normali e, soprattutto, temporanei. Ad esempio, dopo un’attività fisica intensa come una lunga passeggiata o un gioco vivace, è naturale che un cane si senta esausto e desideri riposare. Inoltre, durante le giornate calde, i cani possono manifestare una riduzione dell’energia a causa delle temperature elevate. Anche le situazioni stressanti o i cambiamenti nella routine quotidiana, come un viaggio in auto o un trasloco, possono causare momenti di spossatezza temporanea.

Tuttavia, è fondamentale osservare attentamente il comportamento del piccolo per verificare se la stanchezza persiste o è accompagnata da altri sintomi preoccupanti.

Tra i segnali che dovrebbero allarmarti, troviamo senza dubbio l’apatia, la scarsa interazione, il dormire oltre l’orario normale, poco appetito, il naso caldo e degli atteggiamenti confusi, distratti. Non andrebbe mai sottovalutato neanche un cane anziano che dorme sempre: molti proprietari, infatti, pensano che sia fisiologico per l’invecchiamento; tuttavia, il dormire di più potrebbe indicare la presenza di dolore, di una malattia in corso o di alterazioni cognitive.

Letargia: le cause principali

La letargia in un cane può avere molti fattori scatenanti, ed è importante identificarli in collaborazione con un medico veterinario, per individuare il trattamento adeguato. Ecco alcune delle cause più comuni.

  • Le malattie infettive – come il parvovirus, il cimurro e la leptospirosi sono spesso accompagnate da febbre, vomito e diarrea. Il corpo del cane, impegnato nel combattere l’infezione, può andare incontro a una sensazione generale di malessere e stanchezza;
  • L’insufficienza cardiaca può ridurre la capacità del cuore di pompare sangue in modo efficace, inibendo così l’apporto di ossigeno ai tessuti e inducendo i sintomi della letargia;
  • Condizioni come l’epilessia o altre malattie neurologiche possono influenzare il sistema nervoso del cane, alterando il suo comportamento e causando momenti di letargia;
  • In caso di anemia, la scarsa quantità di globuli rossi nel sangue può portare a una riduzione dell’ossigeno trasportato ai tessuti e dunque a una sensazione di indebolimento generalizzato;
  • Anche l’ipoglicemia – ovvero livelli bassi di zucchero nel sangue – può causare mancanza di energia e sonnolenza. Questo accade sia se il cane non ha mangiato a sufficienza, sia se è affetto da una condizione come il diabete;
  • Altre cause sono, per esempio, l’insufficienza epatica o renale, i processi infiammatori e le intossicazioni, che possono causare una vasta gamma di sintomi, tra cui la letargia. Ricorda che piante, prodotti chimici domestici o cibo tossico possono essere responsabili di avvelenamenti;
  • Anche alcuni farmaci possono avere tra gli effetti collaterali proprio la sonnolenza. Per questo, è importante seguire le dosi e le istruzioni del veterinario quando si somministrano terapie;
  • Infine, stress e ansia dovuti a cambiamenti o a situazioni inattese possono causare una risposta fisica affine alla mancanza di energia e sonnolenza.

Dunque, come abbiamo visto, la letargia può essere un sintomo di tante condizioni diverse, alcune delle quali possono essere serie e richiedere un trattamento immediato.

La diagnosi

Durante la visita veterinaria, il tuo amico a quattro zampe sarà sottoposto a una valutazione completa per cercare segni di zoppia, lesioni, dolore o manifestazioni di altre patologie. Saranno poi effettuati anche esami del sangue e delle urine. Per valutare la salute cardiaca, potrebbe essere richiesto un elettrocardiogramma, mentre per esaminare i polmoni potrebbe servire un esame radiografico.

Per facilitare il processo di diagnosi, è importante che tu fornisca al veterinario informazioni complete sulla dieta del tuo cane, sugli eventuali farmaci in uso e sul suo stile di vita. Inoltre, segnala sempre qualsiasi altro cambiamento o sintomo che hai notato, poiché ogni dettaglio può essere cruciale per una diagnosi accurata.

Cosa fare dopo la diagnosi

Dopo aver ottenuto una diagnosi, il percorso di cura necessario per il tuo cane sarà determinato dalla specifica patologia sottostante. Sulla base dell’analisi del veterinario, il tuo cane potrebbe avere la possibilità di recuperare completamente e tornare al suo livello di attività precedente. Tuttavia, in caso di patologie cardiache e altre condizioni progressive, potrebbe essere necessario apportare modifiche permanenti ai livelli di attività e all’esercizio fisico quotidiano.

Chiedi consigli al veterinario riguardo alla gestione della salute e dell’attività del tuo amico a quattro zampe: una pianificazione accurata dopo la diagnosi può contribuire a garantire una migliore qualità di vita per il tuo cucciolo nel lungo periodo.

Come assistere un cane stanco e apatico

Oltre alle terapie raccomandate dal veterinario e alle possibili modifiche nell’alimentazione, è possibile fornire supporto al tuo cane attraverso una serie di azioni. L’esercizio quotidiano, per esempio, è fondamentale per prevenire molte malattie e contribuire al suo benessere. Assicurati di garantirgli sempre una dieta equilibrata, mostragli amore e affetto, e assicuragli un luogo tranquillo dove riposare e rigenerarsi, evitando così il rischio di depressione. I cani che si sentono isolati e trascurati, infatti, possono sviluppare un profondo malessere.

L’importanza di un monitoraggio costante

Nel processo di assistenza al tuo cane dopo una diagnosi, l’osservazione accurata del suo comportamento riveste un ruolo di fondamentale importanza. Ecco come puoi svolgere questo compito in modo efficace, per poi interfacciarti costantemente con il medico veterinario curante.

Registra i cambiamenti
Mantenere un registro dettagliato dei comportamenti e dei sintomi del tuo cane è una pratica chiave. Annota qualsiasi variazione nell’appetito, nel livello di energia, nel sonno e qualsiasi disagio fisico che potresti notare. Questo diario ti fornirà una panoramica completa delle variazioni che potrebbero verificarsi nel corso del tempo.

Osservazione diretta
Dedica del tempo di qualità al tuo cane e osservalo da vicino. Durante questo periodo, presta particolare attenzione alle sue reazioni emotive, ai movimenti, alla respirazione e agli eventuali segnali di disagio. Fai attenzione anche a cambiamenti relativi al suo atteggiamento nei tuoi confronti o nelle interazioni con l’ambiente circostante.

Interagisci con il tuo cane
Se possibile, e coerentemente con le indicazioni del veterinario, dai vita a diverse attività quotidiane con il tuo amico a quattro zampe, come piacevoli passeggiate o sessioni di giochi. Questo coinvolgimento attivo ti permetterà di valutare meglio il suo livello di energia e di notare se sta rispondendo positivamente al trattamento e alle cure fornite.

Segnali di disagio
Sii vigile e cerca eventuali segnali di disagio, come lamenti, zoppia, agitazione o segni di dolore. Questi indicatori possono essere preziosi per il veterinario nel valutare il progresso del tuo cane e nel determinare se siano necessarie regolazioni nel piano di trattamento.

Rispondere prontamente a segni di letargia può favorire la diagnosi precoce di gravi patologie, aumentando così le possibilità di una vita lunga e sana per il tuo prezioso compagno.