Tutto quello che devi sapere sull’area sgambamento per cani

Chi ha un cane ha bisogno di uno spazio esterno dove poter lasciarlo correre e divertire: andiamo alla scoperta delle aree sgambamento per cani e di tutto ciò che bisogna sapere per utilizzarle al meglio.

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Molti proprietari di cani vivono la sfida quotidiana di trovare spazi adeguati dove i loro animali possano esercitarsi e socializzare liberamente. In molte aree urbane, gli spazi verdi privati sono rari e le regole stringenti limitano le possibilità per i cani di muoversi liberamente.

In risposta a questa necessità, sono nate le “aree di sgambamento”, spazi pubblici dedicati e sicuri, regolamentati dai Comuni, dove i cani possono correre e giocare senza guinzaglio, permettendo loro di soddisfare il loro bisogno naturale di attività fisica e socializzazione. Tuttavia, l’utilizzo di queste aree richiede la consapevolezza e il rispetto di specifiche linee guida per garantire un’esperienza positiva e sicura per tutti.

I limiti alla necessità di svago e attività fisica del cane

Purtroppo, non tutti i proprietari dispongono di un giardino privato dove poter lasciare il loro piccolo libero e spesso nemmeno di un’area pubblica, uno degli errori più comuni dei proprietari di un cane è infatti quello di non garantire sufficiente attività fisica. Quello che capita abbastanza frequentemente, infatti, è che le regole e l’urbanistica dei centri cittadini non garantiscano ai proprietari di cani uno spazio adeguato per liberare il proprio animale, che in questo modo è costretto a restare confinato al guinzaglio.

L’attività fisica, invece, è estremamente importante sia per il corpo che per la mente del cane. Solo così, infatti, può mantenersi in forma e scaricare le energie in eccesso, limitando al minimo le problematiche comportamentali e gestionali in casa e prevenendo stress, ansia e depressione.

In questa situazione, un’alternativa plausibile è rappresentata dalle grandi zone di campagna, dove però non sempre è possibile prevedere o evitare eventuali pericoli, come la presenza di cani randagi, esche avvelenate e naturalmente, il rischio delle automobili in corsa.

Quale può essere la soluzione, dunque? L’area di sgambamento o “aree cani”.

Area di sgambamento: un’opportunità preziosa per i cani

Per rispondere alle esigenze e alle problematiche appena viste, sono nati i primi spazi verdi in condivisione, ovvero aree comunali regolamentate, appositamente identificate, delimitate e a uso pubblico.

Queste “aree di sgambamento cani”, è così che vengono definite in gergo tecnico ma più comunemente chiamate “aree cani”, rappresentano una comoda soluzione che permette ai nostri amici a quattro zampe di correre e giocare liberi, da soli o in compagnia di altri cani, in uno spazio recintato ed esclusivamente dedicato a loro. Tale spazio, oltre a concedere un certo margine di libertà all’animale, costituisce un ambiente di socializzazione con i simili come se vivessero allo stato brado; quindi, senza la limitazione del guinzaglio e del proprietario che gestisce e influenza qualsiasi interazione dell’animale col mondo esterno e con chiunque incontri.

In queste aree verdi pubbliche il cane ha quel momento di svago, di gioco più intrigante, quello stimolo psicologico necessario per vivere una vita sana e in armonia con il proprietario.

Come anticipato, questi spazi vengono appositamente individuati e adibiti mediante recinzioni e cartellonistica identificativa dal Comune; anche la relativa manutenzione del verde e le eventuali attività di disinfestazione sono curate dall’ente responsabile dell’area.

Tali procedure sono normate all’interno di un regolamento che definisce le scadenze periodiche e qualsiasi altra procedura di massima tesa a garantire la piena sicurezza per i cani.

La cartellonistica affissa all’esterno, solitamente all’ingresso della recinzione, detta quelle che sono le regole primarie che i proprietari di cani che usufruiscono del bene messo a disposizione, devono perentoriamente rispettare al fine di mantenere il funzionamento ottimale e la convivenza nell’area condivisa il più gradevole possibile.

Tuttavia, capita che qualche proprietario non si comporti in modo rispettoso, volutamente o inconsapevolmente, e a volte accade che non osservino regole indispensabili per il quieto vivere e la serena convivenza.

Linee guida per il corretto utilizzo dello spazio verde comune

Come anticipato, l’area sgambamento è quella zona riservata ai cani, dove possono correre e giocare in libertà. Si tratta di porzioni di terreno comunale delimitati da staccionate e reti, il cui utilizzo è disciplinato da specifici Regolamenti Comunali del Verde che descrivono le disposizioni in essere per usufruire delle aree adibite. Di seguito si riportano le linee guida di massima per il corretto utilizzo:

  • Per motivi di sicurezza, l’accesso all’area di sgambamento è riservato esclusivamente ai proprietari/conduttori e accompagnatori e ai loro cani;
  • I cani possono essere lasciati liberi dal guinzaglio purché sotto il controllo dell’accompagnatore;
  • Ogni conduttore è responsabile del proprio cane. Per evitare eventuali conflitti non gestibili in sicurezza, ciascun accompagnatore dovrà valutare l’opportunità di accedere e permanere con il proprio cane in base agli altri cani già presenti;
  • I cani con problemi comportamentali devono essere dotati di museruola e/o guinzaglio;
  • I proprietari/conduttori di cane potranno permanere nell’area per un periodo tale (stimato in circa 45 minuti) in modo da consentire un’adeguata fruizione a tutti gli utenti, evitando il sovraffollamento;
  • Se nell’area occupata da diversi utenti consenzienti, si evidenziano difficoltà di convivenza fra cani presenti e fra quelli introdotti successivamente, i proprietari dei cani aggressivi sono tenuti ad abbandonare l’area con il cane in propria custodia;
  • Il proprietario/conduttore del cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso;
  • I minori di anni 16 possono entrare nell’area esclusivamente se accompagnati da adulti. In caso di cani aggressivi o pericolosi l’accompagnatore deve avere compiuto i 18 anni;
  • I proprietari/conduttori possono lasciare liberi i propri cani nell’area di sgambamento comunale purché ciò avvenga sotto il loro costante controllo, dopo aver verificato che non vi siano incompatibilità comportamentali fra i vari cani;
  • A garanzia dell’igiene e del decoro dell’area di sgambamento è fatto obbligo ai proprietari/conduttori dei cani di essere muniti di apposito sacchetto per la raccolta delle deiezioni da depositare negli idonei contenitori presenti nell’area di sgambamento;
  • Ai proprietari/detentori di cani è fatto obbligo entrando e uscendo dalle aree di sgambamento di chiudere tempestivamente i cancelli di ingresso-uscita;
  • Le aree di sgambamento cani sono regolarmente manutenute dal Comune di riferimento ed essendo aree di libero accesso, prive di sorveglianza l’utente è comunque tenuto, prima di liberare il cane, ad eseguire un controllo generale dello stato dell’area (recinzioni, cancelli, terreno) onde evitare incidenti;
  • Nelle aree di sgambamento cani sono normalmente presenti situazioni (buche causate dall’indebito scavo da parte degli animali, radici affioranti e materiale vegetale) insite nella natura stessa di tali spazi verdi, di conseguenza i fruitori devono prestare attenzione nel loro uso;
  • Tutti i comportamenti devono essere improntati al rispetto degli animali e delle persone presenti;
  • L’utilizzo delle aree verdi condivise deve essere anche occasione di educazione sia per gli animali che ne usufruiscono sia per i loro conduttori.

È vietato:

  • L’accesso ai cani affetti da patologie contagiose;
  • L’accesso ai cani femmina in periodo estrale (calore);
  • L’accesso ai cani che già hanno morso o aggredito e che sono stati inseriti nell’elenco di cui all’art.3 ordinanza Ministeriale del Ministero della Salute 03.03.2009, a meno che il proprietario non sia in possesso di specifico parere del Servizio Veterinario dell’azienda AUSL che ne consenta l’ingresso;
  • La somministrazione di cibo ai cani all’interno dell’area di sgambamento al fine di evitare fenomeni di competizione fra gli stessi;
  • Ai fruitori dell’area di introdurre e consumare alimenti di qualsiasi tipo;
  • Introdurre nelle aree qualsiasi tipo di veicolo di cui all’art. 47 C.d.S., nonché biciclette per bambini, acceleratori d’andatura, pattini e similari, ad eccezione dei mezzi autorizzati;
  • Introdurre nelle aree qualsiasi oggetto o elemento di arredo se non autorizzato;
  • Durante l’attività di manutenzione delle aree di sgambamento, l’accesso all’area sia alle persone che ai cani (coloro che sono presenti devono immediatamente uscire);
  • Consentire al proprio cane di scavare buche o danneggiare arredi, recinzioni e materiale vegetale.

Buone pratiche per accedere all’area cani

Per meglio comprendere quanto sopra esposto, entriamo nel dettaglio di qualcuna delle disposizioni elencate. Ormai è chiaro che per accedere allo spazio verde comunale bisogna rispettare delle regole e degli obblighi, dettate più che altro dal buon senso, che assicurano che tutto fili liscio nella gestione del cane e nel contatto con gli altri simili.

Vi consigliamo, prima di entrare nella zona con il vostro cane perlustratela e controllate se all’interno non vi siano bocconcini o esche avvelenate lasciate da malintenzionati chi non hanno a cuore la vita dei nostri cani. Nel caso in cui ne trovaste qualcuna, chiamate immediatamente la polizia locale per richiederne l’intervento delimitando la zona e provvedendo alla bonifica. Eseguito il sopralluogo è possibile approcciarsi all’ingresso e valutare se lo spazio è già occupato da altri cani.

È fondamentale, prima di accedere alla zona recintata, chiedere al proprietario del cane che è già all’interno dell’area, com’è l’indole dell’animale, che tipo di comportamento solitamente ha in quei contesti, se è docile o più aggressivo nel fare conoscenza di un suo simile e se ha manifestato atteggiamenti problematici in passato; il tutto per evitare che si possano generare situazioni di pericolo.

Per approcciare correttamente al proprietario dell’animale, basta porre semplici domande del tipo “È socievole? Accetta volentieri la presenza di altri cani? Ha mostrato episodi di aggressività in precedenza?”. Se nello spazio di sgambamento per cani è già presente un esemplare difficile da gestire e che approccia in modo aggressivo ai suoi simili è responsabilità del suo proprietario avvisare chi sta entrando nell’area, così da informare il nuovo arrivato e fare in modo che possa decidere responsabilmente se entrare comunque oppure temporeggiare attendendo il proprio turno.

Se si accede al recinto con un cane più piccolo degli altri già presenti all’interno, va evitato in qualsiasi modo di prenderlo in braccio per difenderlo, perché in questo modo lo trasformeremmo in un bersaglio vivente per i cani con uno spirito predatorio più forte.

Una volta che avremo prestato attenzione a tutti questi elementi riassunti per punti fondamentali, siamo certi di poterci considerare proprietari responsabili, in grado di gestire in modo idoneo l’accesso e l’utilizzo dell’area sgambamento; quindi, non ci rimarrà che divertirci insieme al nostro amato cane e ai suoi amici!