Mestrusomnia, l’insonnia che colpisce il 69% delle donne durante il periodo mestruale

È un fenomeno che colpisce moltissime donne: il cattivo riposo dovuto alla mestrusomnia è un'altra evidenza del divario di genere

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Libere di dormire? Non sempre. Ogni notte, milioni di donne soffrono di mestrusomnia, un’insonnia molto particolare che colpisce durante il periodo del ciclo. Ci sentiamo gonfie, stanche e con un umore ballerino che inizia fin dai giorni che precedono le mestruazioni. Tutti elementi che si ripercuotono sul riposo, che diventa inevitabilmente di scarsa qualità. E così, tra le lenzuola posizionate al millimetro e gli strati di biancheria intima aggiunti per proteggerci, il sonno scivola via rapidamente. Il dato è emerso dal sondaggio condotto da Essity, azienda leader nel settore dell’igiene e della salute e Nuvenia, che lancia la campagna #mestrusomnia.

Che cos’è la mestrusomnia

Con questo termine, si indica l’incapacità di prendere sonno o di riposare bene nei giorni prima e durante il ciclo mestruale. La ricerca evidenzia come le donne perdano mediamente cinque mesi di sonno durante la loro vita a causa delle implicazioni di questo periodo, caratterizzato da ansia e paura che si sviluppano principalmente durante la notte. In base alle esperienze delle donne intervistate, l’indagine ha sottolineato come il 69% di loro abbiano ravvisato una qualità e quantità di sonno inferiore durante il ciclo.

Le donne in età fertile, quindi, perdono 3802,5 ore ovvero 158 giorni di sonno a causa delle mestruazioni durante la loro vita e circa il 30% di queste fa fatica a dormire durante il ciclo, in particolare per l’ansia di macchiare la biancheria del letto e il materasso a causa delle possibili fuoriuscite di sangue dall’assorbente che può spostarsi facilmente con un semplice movimento.

Persiste infatti lo stigma relativo alla vergogna provocata dal sangue mestruale. Macchiare i vestiti e il pigiama, oltre che la biancheria, rappresenta ancora un motivo di disagio. In molte, infatti, eviterebbero addirittura di recarsi in casa d’altri – per non rischiare imprevisti – e di andare in vacanza. La mestrusomnia mette così in evidenza un altro aspetto del divario di genere, che esiste a livello retributivo, nella sopportazione del dolore, nella ricerca del piacere e, ora, persino nel riposo.

Perché si verifica anche prima del ciclo e come combatterla

La probabilità che le donne soffrano di insonnia è di 1,25 volte più alta rispetto agli uomini. Ciò è dovuto ai cambiamenti ormonali durante il ciclo mestruale, attraverso la produzione di estrogeni e progesterone. Nella settimana che precede il ciclo, infatti, si verifica un aumento del progesterone perché il corpo si prepara per una possibile gravidanza. Se questo non avviene, allora i valori di quest’ormone calano in maniera molto rapida. Ed è così che il rivestimento dell’utero si sfalda e si stacca dalle pareti, generando il sanguinamento.

Il progesterone è inoltre un calmante, che induce il sonno. Il calo di questi valori potrebbe quindi essere il motivo per il quale la sindrome premestruale provoca insonnia. Il buon riposo è anche influenzato dalla temperatura corporea, che si abbassa prima di coricarsi in modo da consentire un sonno profondo e di qualità. Durante il ciclo mestruale, però, la temperatura interna cambia, aumentando fino a 0,7°C dopo l’ovulazione e così rimane fino all’inizio del ciclo, per poi stabilizzarsi su livelli normali.

Per provare ad alleviare i disturbi causati dalla mestrusomnia, puoi cercare di dormire di più nei giorni precedenti al ciclo. Mangia sano e stai all’aria aperta, per rilassarti. Se ti piace, prova con lo yoga e la meditazione. Per un sonno più tranquillo puoi provare a indossare indumenti adatti al ciclo, come le mutandine mestruali che trattengono il flusso in modo sicuro e proteggono i vestiti e la biancheria.

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