Maschera africana venduta per 150 euro ma vale 4 milioni

Una coppia vende per 150 euro una vecchia maschera africana ma vale 4 milioni. Scoppia il caso in Francia

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Una oppia di coniugi francesi trova in soffitta una vecchia maschera africana e la vendono a un rigattiere per 150 euro, per scoprire poi che il suo valore effettivo è pari a 4 milioni di euro. Tanto ha guadagnato il commerciante rivendendola a un anonimo acquirente durante un’asta all’Hotel des ventes de Montpellier. In Francia è scoppiato un vero e proprio caso che ha richiesto l’intervento del Presidente Emmanuel Macron.

I fatti

Durante le classiche pulizie di pasqua, una coppia di anziani coniugi  di un piccolo villaggio francese trova in soffitta una maschera africana e decide di venderla a un rigattiere. Guadagno? 150 euro. Il negoziante poco dopo però ha messo all’asta l’oggetto ottenendo un ricavo di ben 26mila volte superiore alla spesa, ossia 4 milioni di euro, pagati da un anonimo compratore.

A questo punto, i coniugi pensando di essere stati truffati dal commerciante, accusandolo di averli tratti in inganno, hanno proceduto per vie legali chiedendo parte del guadagno. Il verdetto del giudice però ha dato loro torto: istanza respinta sono stati “negligenti e noncuranti”. Le motivazioni della sentenza sono chiare: “Quando hai a casa un oggetto del genere, dovresti essere un po’ più curioso prima di rinunciarci”. Dunque, i due coniugi sono stati in un certo senso troppo ingenui, avrebbero dovuto prima far valutare la maschera da un esperto e poi venderla a una cifra pari al suo valore effettivo.

La maschera africana che vale 4 milioni

La maschera africana contestata in tribunale è una “Ngil”. Si tratta di un oggetto molto raro, ce ne sono una decina al mondo. È un manufatto del popolo Fang del Gabon e risale al XIX secolo. Probabilmente fu acquista “in circostanze non chiare” da René-Victor Edward Maurice Fournier, governatore coloniale francese e nonno del querelante che se l’è trovata in soffitta.

Ha la forma di viso allungato, è scolpita in legno tropicale di fuma, dipinta con argilla bianca ed è stata ornata con una barba di rafia.

Il caso giudiziario

La questione della maschera da 4 milioni di euro è diventata un vero e proprio caso giudiziario in Francia, tanto che ha richiesto l’intervento di Emmanuel Macron. Infatti oltre ai due coniugi, a contestare la vendita all’asta è anche il governo di transizione del Gabon che tramite i suoi avvocati ha presentato mozione per “ottenere il successivo annullamento della vendita di questa maschera, il suo rimpatrio e la consegna dei fondi”, perché il manufatto è stato definito come “guadagno coloniale illecito“, perché prelevato illegalmente durante il periodo coloniale francese.

Ma i giudici hanno respinto la mozione sostenendo che l’oggetto non è stato rubato, ma acquistato legalmente nel 1917 quando il Gabon era una colonia francese.

Macron invece si è pronunciato diversamente, chiedendo di restituire la maschera al Gabon. Ha infatti dichiarato: “Non posso accettare che gran parte del patrimonio culturale di diversi paesi africani si trovi in Francia”. In un modo o nell’altro, dunque, per i due anziani proprietari a loro insaputa di un tesoro, non ci sarà nulla da fare”.