È l’amore che rende una famiglia tale, non i legami di sangue. Sono la presenza, la cura e il rispetto, e non la tradizione o la natura, come qualcuno tende sempre a voler sottolineare. Perché non esistono famiglie di serie A e di serie B, né legami che sono più importanti di altri. Esistono le persone, e sono quelle che ci fanno sentire a casa, in famiglia.
È un po’ questo, in sintesi, il significato di quella lettera che Luca Trapanese ha scritto per Giorgia Meloni. L’assessore al Welfare e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha utilizzato il suo profilo Instagram per parlare nuovamente della sua famiglia. Non una tradizionale, o almeno non come gli altri la intendono, ma una straordinaria che ha fatto dell’amore e della presenza le fondamenta di un luogo sicuro dove papà e figlia possono vivere ed essere felici.
Luca Trapanese, che da sempre combatte per difendere i diritti civili e la parità nel nostro Paese, non è diventato papà, ma ha scelto di esserlo, anche se single. 5 anni fa, infatti, ha adottato la piccola Alba, una bambina affetta da sindrome di Down con la quale condivide tutti i giorni una quotidianità piena di gioia.
Una famiglia felice
Se è vero che essere una famiglia vuol dire amare incondizionatamente, ed esserci sempre gli uni per gli altri, è vero anche che quella di Luca Trapanese e la piccola Alba è una famiglia a tutti gli effetti, anche se non c’è la figura materna, anche se non esiste un legame di sangue. C’è l’amore, e questo basta.
“Siamo diventati un noi ormai 5 anni fa, quando Alba aveva 27 giorni di vita e nessuna famiglia disposta a occuparsi di lei. Ora una famiglia ce l’ha”, ha scritto l’assessore sul suo profilo Instagram in quella lettera indirizzata alla leader di Fratelli d’Italia.
“Io e Alba siamo una luminosa eccezione alla regola delle adozioni, che come sai è ammessa dalla legge italiana solo perché Alba ha una grave disabilità”, ha aggiunto poi Trapanese ponendo l’accento sulla sua esperienza personale e su quell’opportunità che ha potuto cogliere solo perché sua figlia è affetta da sindrome di down. In caso contrario, infatti, l’uomo in quanto single non sarebbe potuto diventare papà, secondo quanto previsto dalle leggi in vigore nel nostro Paese.
La lettera di Luca Trapanese a Giorgia Meloni
Quello delle adozioni da parte di genitori single, in Italia, è un tema delicato quanto discusso, così come lo è quello della famiglia tradizionale. Con la sua lettera indirizzata a Giorgia Meloni, Luca Trapanese, ha voluto sottolineare che a unire le persone non sono i legami di sangue, ma l’amore, e che quella di diventare genitori è un’opportunità che dovrebbe essere aperta a tutti, non solo alle coppie tradizionali, non solo a chi sceglie di adottare un bimbo disabile.
“Alba è una bambina serena, amata e felice. La gente ci dice spesso che siamo speciali, io invece, come forse saprai, lotto quotidianamente per affermare il contrario, e cioè che siamo una famiglia esattamente come lo sono tutte le altre. Una famiglia, la nostra, con un papà single che in Italia con l’attuale legge, non avrebbe potuto adottare un bambino.”
“Sono certo che al nostro tavolo mi diresti che si tratta di un’enorme assurdità, che questo va cambiato, perché è un’idiozia che per un bimbo disabile sia sufficiente un solo genitore e per gli altri ce ne vogliano due sposati” – Ha concluso Trapanese con un invito a cena rivolto a Giorgia Meloni e a sua figlia – “Vi aspettiamo allora. E poi qua da noi facciamo una pizza leggendaria, non potete proprio rifiutare”.