Harris è morto. È l’ennesima vittima della follia che divaga sui social network

Non aveva ancora compiuto 15 anni, Harris Wolobah, quando è morto per partecipare alla One Chip Challenge, l'ennesima folle sfida lanciata su TikTok

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Lo scorso gennaio Milagros Soto, una ragazza argentina di appena 12 anni, è morta durante una diretta su TikTok. È successo mentre stava partecipando a Choking Game, la challenge del soffocamento che invita i più coraggiosi, o meglio i giovani incoscienti e inconsapevoli, a stringersi un laccio al collo fino a perdere i sensi.

Negli Stati Uniti, e più precisamente in Alabama, sono quattro i ragazzi che hanno perso la vita dall’inizio dell’anno durante la partecipazione al Boat Jumping, un’altra social challenge in tendenza su TikTok che prevede di lanciarsi in acqua da un motoscafo in corsa a tutta velocità.

Qualche giorno fa, a morire, è stato Harris, l’ennesima vittima della follia che divaga sui social network. Il ragazzo, residente in Massachusetts, ha accusato un malore che gli è stato fatale dopo aver partecipato alla One Chip Challenge, la sfida che invita i giovani a mangiare quella che viene venduta come la patatina più piccante del mondo.

Harris Wolobah è morto: ecco cosa è successo

Harris Wolobah, questo il nome dell’ennesima vittima delle pericolosissime challenge che si diffondono sui social network, aveva solo 14 anni. Viveva con i suoi genitori e frequentava una scuola superiore nel Massachusetts. Quello che ne fanno i media statunitensi è un ritratto di un bravo ragazzo, studente modello e atleta, colpevole solo di aver subito il fascino di una sfida insensata, l’ennesima.

Dopo aver partecipato alla One Chip Challenge, una delle gare più celebri e di tendenza del momento, Harris ha accusato un malore. Secondo quanto riportato dal NBC10 Boston, il giovane ha mostrato i primi sintomi proprio durante una lezione a scuola. I dolori si sono fatti più forti e intensi e una volta giunto a casa Harris è morto. Per i genitori dell’adolescente non ci sono dubbi: la causa del decesso è da attribuire a quella sfida che il ragazzo aveva accettato prima di sentirsi male.

Ad indagare sul caso, attualmente, c’è la polizia di Worcester. Le cause del decesso, infatti, saranno confermate solo dopo i risultati dell’autopsia. Ma le ferme ipotesi della mamma e del papà di Harris sembrano trovare conferma anche nelle testimonianze di altri genitori che hanno raccontato di come l’ingerimento di quella che è la patatina più piccante del mondo abbia provocato dolori e altre conseguenze nei figli.

Cos’è la sfida della One Chip Challenge

Nessuno è mai morto a causa della One Chip Challenge ed Harris, se confermato dall’autopsia, sarebbe la prima vittima dell’ennesima folle sfida sui social. Tuttavia, da mesi, si è sviluppata un’attenzione particolare nei confronti delle conseguenze provocate da questa challenge, al punto tale che una scuola in Lousiana aveva messo al bando il prodotto utilizzato per la sfida.

Ma in cosa consiste, esattamente, la One Chip Challenge? “È un’esperienza unica che la maggior parte delle persone ricorderà per tutta la vita” – si legge nella descrizione del prodotto che si presenta con un packaging a forma di bara – “È perfetto come sfida per amici, partner o come regalo originale”.

La patatina, prodotta da Paqui, è una chips decisamente estrema. È ricoperta, infatti, di Carolina Reaper Pepper e il Naga Viper Pepper, due dei peperoncini più piccanti del mondo.

La sfida è stata lanciata dalla stessa azienda produttrice, come si legge sulla descrizione, e accolta con entusiasmo dal popolo dei giovanissimi, complice anche il prezzo accessibile di 9,90 euro. A niente sono serviti gli avvertimenti sulle possibile conseguenze: il prodotto, come specificato, non è adatto ai bambini, né dovrebbe essere consumato da chi ha problemi di salute in generale, come ulcere e patologie gastrointestinali. Anche se il peperoncino non è dannoso per la salute, la presenza dei due degli ingredienti tra i più piccanti al mondo può causare conseguenze non indifferenti.

Nonostante gli avvertimenti e con l‘errata consapevolezza di essere invincibili, che appartiene agli adolescenti, i ragazzi hanno preso quella sfida lanciata dalla stessa azienda e l’hanno resa ancora più estrema: vince chi resiste più a lungo senza bere o mangiare altro.