Alessia, l’italiana arrestata in Iran: l’appello dei genitori

I genitori non avevano sue notizie da giorni, poi con una telefonata hanno scoperto che Alessia è stata arrestata a Teheran

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Aggiornamento del 10 novembre 2022 – Alessia Piperno è stata liberata dalle autorità iraniane ed è atterrata all’aeroporto di Ciampino. Sta bene e ha potuto riabbracciare i suoi genitori.

Sono giorni che parliamo di ciò che sta succedendo in Iran, perché girarsi dall’altra parte non è possibile, non quando le donne rischiano la vita solo per proteggere e rivendicare i loro diritti. Non quando vengono arrestate, picchiate e uccise solo per aver inneggiato quella libertà che gli spetta di diritto.

Non possiamo far finta che quello che sta accadendo in Iran non ci riguarda. Non possiamo farlo per Masha Amini che è morta solo per aver indossato male il velo, né per Hadith Najafi, uccisa con sei colpi di arma da fuoco dalla polizia solo perché aveva osato scendere in piazza e prendere parte a quella protesta che dilaga tra le strade e le piazze del Paese.

Non possiamo farlo neanche per Alessia Piperno, la trentenne romana che è stata arrestata in Iran e che oggi è rinchiusa nel carcere di Teheran.

Chi è Alessia Piperno

Il nome di Alessia Piperno sta rimbalzando sui media e sui social network, e con lui tanti commenti di speranza e di paura che fanno da eco all’appello dei genitori disperati. La ragazza trentenne arrivata in Iran due mesi fa è rimasta nel Paese dopo lo scoppio delle proteste che si susseguono da giorni, facendo perdere le sue tracce il 28 settembre.

Originaria di Roma, Alessia ha trasformato il viaggio nella sua ragione di vita, così da anni sta girando il mondo da sola. L’ultima tappa di questa grande avventura è stata proprio l’Iran, Paese che Alessia Piperno ha raggiunto circa due mesi fa. Il 28 settembre, però, ha smesso di pubblicare sui suoi social network, che si erano trasformati in un personale diario di viaggio, facendo allarmare le persone che la seguono e la famiglia.

La ragazza avrebbe già dovuto lasciare l’Iran da qualche settimana per raggiungere il Pakistan, ma è rimasta nel Paese a seguito dell’esplosione delle proteste condotte dalle donne iraniane, proprio quelle che l’hanno convinta a ritardare la sua partenza. È lei stessa a scriverlo suoi social: “Per quanto questa possa essere la decisione più saggia da prendere, io non ci riesco. Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai. E non lo faccio per sfidare la sorte, ma perché anche io ora, sono parte di tutto questo”.

L’arresto e l’appello dei genitori

Il 27 settembre Alessia pubblica l’ultimo post sul suo profilo Instagram annunciando l’imminente partenza dall’Iran. Dopo quel giorno, però, di lei non si hanno più notizie.

Saranno i genitori, poi, a raccontare la verità appresa da quella telefonata arrivata come un pugno nello stomaco. Alessia Piperno è stata arrestata il giorno del suo compleanno, e dopo giorni di silenzio è riuscita a telefonare a mamma e papà per avvisarli di essere rinchiusa nel carcere di Teheran.

È papà Alberto che lancia per primo un appello sui social: “Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate. Chiedeva aiuto”.

I motivi dell’arresto sono ancora sconosciuti, persino ai suoi genitori, ma potrebbero avere a che fare con le proteste di questi giorni. La legge iraniana, infatti, prevede delle condanne specifiche per tutti gli stranieri che appoggiano le lotte interne perché accusati di minare la sicurezza nazionale. Intanto la Farnesina si sta già occupando del caso insieme all’Ambasciata italiana a Teheran.