Catsuit mania: la tutina seconda pelle che sta facendo impazzire le star

La tuta intera è il preciso punto d'incontro tra praticità ed eleganza nonché il capo cult di questa primavera, parola di celebrities.

Foto di Sara Iaccino

Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

Pubblicato: 30 Maggio 2024 15:42

Tramutarsi in una tanto seducente quanto letale controfigura di Catwoman, sfilando in cima ai palazzi della città fasciata in un’aderente tutina in lucido vinile nero dopo essersi sbarazzata dei nemici con fatale grazia, è stata la segreta fantasia di tutte noi almeno una volta nella vita. Fantasia che pare ora quantomeno sfiorare la realtà: c’è chi la chiama catsuit-mania, il che restituisce alla perfezione l’idea di chiodo fisso che la tuta intera ha recentemente preso a rappresentare per le celebrities. Quel che è certo è come questa tipologia di capo occupi un posto d’onore tra le tendenze cult della bella stagione – ma anche di quella fredda appena lasciata alle spalle – grazie all’equilibrato accordo di comfort e femminilità espresso.

Un indumento che ha dalla sua tutti i vantaggi di un jolly, considerabile invero un concentrato di fascino e seduzione fatto tessuto. Sfacciato all’occorrenza, eppure casual per definizione. Come eloquentemente il suo nome anticipa la cosiddetta catsuit altro non sarebbe che una tuta intera effetto seconda pelle sul corpo, discostandosi per questo dalla semplice e ben più conosciuta jumpsuit che noi tutti siamo abituati ad indossare.

Il capo in questione ha come requisito principale e necessario quello di essere costituito da un tessuto aderente ed elastico, che permetta di adattarsi in modo assoluto alla silhouette che valorizza: i materiali che i vari brand hanno adottato sono inaspettatamente diversi e vanno dalla lycra al latex, passando addirittura per il pizzo arricchito di fibre elastiche sino ad arrivare al PVC.

Diversi, ovviamente, anche i modelli proposti: spaziano dalle maniche lunghe a quelle corte, possono presentare spalline sottili, ricalcare le sembianze di un top a fascia o esplorare scolli ricercati come quello a barca oppure, ancora, monospalla. Alcuni di questi si chiudono tramite una semplicissima cerniera lampo – posizionata sul petto o sulla schiena – o grazie a dei bottoncini, mentre altri sono tanto elastici da non presentare nessuno di questi dettagli.

Parliamo di un capo che nella sua semplicità appare fortemente versatile, adattandosi non solo alle forme ma anche e soprattutto alle occasioni. Non è caso raro, infatti, come le suddette catsuit siano state (e continuino tuttora ad essere) la scelta più gettonata delle star sia per occasioni diurne che serali, accompagnate da accessori e capispalla differenti a seconda di queste.

Catsuit: quando nasce la tendenza moda tutta d’un pezzo, da provare ora

Sebbene quella della catsuit sia una tendenza di recente nascita le sue origini sono da collocare ben più lontano di così: correva infatti l’anno 1920 quando la tuta intera faceva la sua prima apparizione, e nel guardaroba maschile per giunta. Frutto della mente di un artista e stilista futurista, Ernesto Henry Michahelles, essa incarnava l’obiettivo di unire in un sol capo pantaloni, giacca e camicia. La creazione dell’epoca si allacciava sul davanti mediante precisamente sette bottoni ed era dotata di quattro tasche. Soltanto successivamente nacque il corrispettivo femminile, dalla gonna a matita anziché i pantaloni. Insomma, un’ode alla funzionalità a tutti gli effetti.

Le evoluzioni successive le troviamo negli anni ‘50, le quali interpretavano il concetto di tuta in chiave più canonica dedicandola dunque all’aviazione – da qui la popolare tuta da aviatore che ancora oggi indossiamo –  ed allo sport, gli iconici modelli disegnati da Emilio Pucci lo dimostrano.

Ricordiamo poi la jumpsuit di grande carisma targata Valentino risalente agli anni ’60, contrassegnata da pantaloni a zampa d’elefante, così come quella anni ’70 di Yves Saint Laurent dotata di maniche lunghe e pantaloni palazzo arricciati. Subito a seguire le creazioni metalliche di Paco Rabanne e, finalmente, le tutine seconda pelle di Pierre Cardin a ricordare quelle odierne.

Da allora la catsuit è apparsa in mille e più varianti, arricchendo lo streetwear di tute di stampo basic, striminzite e dai cortissimi shorts, fino a versioni serali ricercatissime e tempestate di cristalli come quelle disegnate da Alexander McQueen. Noto al mondo come stilista inglese di grande talento e innovazione, a lui appartengono le sapienti mani che hanno dato vita alla sfarzosa tuta indossata da Beyoncé in occasione di uno dei suoi ultimi concerti, la quale ha brevemente smesso i panni della cowgirl per eccellenza per esibire una delle sue geniali opere.

Al passo con le tendenze e di forte impatto visivo la tutina seconda pelle sembra dunque essere una furba scelta di stile, un autentico passepartout oseremmo dire, adatta ad essere indossata tanto per un cocktail party con gli amici sopra ad un paio di mules quanto per una passeggiata al parco in tutta comodità: l’uniforme ideale da appaiare ad una semplice giacca in jeans ora che le giornate di sole sono quasi realtà quotidiana.

Kim Kardashian

Dovessimo assegnare ad un volto noto il ruolo di “madrina delle catsuit” questa sarebbe, senza ombra di dubbio, Kim Kardashian. L’imprenditrice statunitense ha fatto di tale capo il suo marchio di fabbrica, ed in ogni senso immaginabile: appartengono infatti all’amatissimo brand SKIMS in suo possesso le tutine seconda pelle più desiderate al mondo. Ultra elastici, modellanti e senza cuciture questi indumenti possono essere indossati sia da soli che come underwear, e promettono di esaltare i corpi più diversi strizzando l’occhio all’inclusività sulla bocca di tutti.

Elisabetta Canalis

Elisabetta Canalis nella sua catsuit nera dalla finitura lucida è la nostra nuova “Sandy Olsson”: quella da lei scelta ricorda per filo e per segno quella che enfatizza la silhouette da silfide della protagonista nel musical cult anni ’80, eccezion fatta per lo scollo. La giacca cropped, i tacchi e la borsa argentea dimostrano come sia destinato ai soli accessori il compito di collocare il look in un preciso ambito.

Valentina Ferragni

Scollo all’americana e tinta marrone cioccolato per la tutina seconda pelle sfoggiata da Valentina Ferragni, la quale ci dà prova di come la calda tonalità possa efficacemente sostituire il nero sia di giorno che di sera.

Alessia Marcuzzi

Vediamo infine la tendenza elevata alla sua versione più estrema grazie ad Alessia Marcuzzi: il concetto di see through può essere portato con raffinatezza se accompagnato dal giusto assetto di capi, in questo caso l’audace catsuit interamente in pizzo è associata ad un blazer nero oversize e ad un tacco alto che ben bilanciano la sensualità della mise.