Essere una mamma è meraviglioso, è stancante e complicato. Essere una mamma vuol dire che trascorreremo le notti insonni, che ci preoccuperemo per i nostri bambini, che resteremo sempre in apprensione. Vuol dire che passeremo il resto della nostra vita ad anteporre il suo bene e i suoi bisogno ai nostri.
Pannolini sporchi, passeggini nei corridoi, seggioloni in macchina che occupano spazio. E poi, ancora, giocattoli sparsi per tutta casa. Ci saranno momenti in cui la nostra pazienza supererà ogni limite, in cui sentiremo vacillare ogni certezza. Perché saremo stanche ed esauste.
Ma ci basterà guardarli negli occhi, accarezzare la loro pelle e annusare il loro profumo per creare i ricordi più belli di una vita intera. Perché quei momenti, anche se apparentemente semplici e privi di significato, in realtà sono quelli che danno un senso alla nostra vita. Gli stessi che nessuno potrà mai portarci via.
Sono i pomeriggi di gioco durante i quali anche noi diventiamo un po' bambine. Sono quelli in cui mangiamo insieme, ci stringiamo le mani e ridiamo, mentre il cuore batte forte nel petto dalla felicità. Sono gli stessi durante i quali dimentichiamo i problemi, le preoccupazioni e le paure, dove l'ossessione di essere dei genitori perfetti lascia spazio alla magia del legame che esiste tra madre e figlio.
Ed è chiaro che poi la paura torna a fare capolino tutte le volte che non riusciamo a darci le risposte su quell'unica domanda che forse non ce l'avrà mai: come facciamo a essere brave madri? Come possiamo insegnare ai nostri piccoli l'empatia, il coraggio, il rispetto? Come possiamo trasformarli dei grandi e straordinari uomini e donne del domani?
Ce lo chiediamo tutte le volte che li guardiamo dormire, così piccoli e indifesi, o che li guardiamo giocare mentre mettono in atto le più grandi doti creative che hanno. Quando parlano e iniziano a raccontarci la forma dei loro sogni straordinari che cambiano giorno dopo giorno.
È proprio in questi momenti che ci rendiamo conto che quel compito che abbiamo paura di non assolvere, in realtà, lo stiamo già svolgendo. Lo facciamo perché li ascoltiamo, perché parliamo con loro, perché gli diamo la nostra fiducia. Perché gli dedichiamo il nostro tempo. E in fondo non è questo che siamo chiamate a fare? Semplicemente, ad esserci.
Essere mamma vuol dire tante cose. Vuol dire imparare a essere pazienti, umili e gentili, dolci e severe, giuste e permissive. Vuol dire prendere per mano i nostri bambini e accompagnarli a scoprire il mondo là fuori, ma soprattutto vuol dire iniziare a costruire una storia fatta di emozioni e sentimenti, amore e rispetto grazie a tutti i momenti che trascorriamo con loro.