Quali nomi dare ai bambini: classici, evergreen, originali o stranieri? Questo è il dilemma, in molte famiglie, per non parlare di quelli vietati dalla legge, prima ancora che dal partner! Meglio optare per il nome degli avi o dare un netto taglio alle radici ed anche alla sobrietà? Il momento in cui si valutano i nomi per i bambini è carico di emozione, spesso, mamme e papà si scontrano sul tema, e chiedono anche la consulenza degli altri figli, affinché si sciolgano le riserve. L’unica cosa davvero importante è sapere che, per quanto ci appaia infinita la lista dei nomi maschili e femminili, c’è un limite. Ci sono infatti dei nomi che, per legge, non possono essere dati ai bambini, successivamente vedremo quali. La verità è che ognuno di noi cerca di dare un nome importante al proprio pargolo, anche in vista del significato speciale che si cela dietro a quelle lettere, ma la nostra fantasia deve tenere presente alcune regole precise.
Per chi amasse la cinematografia francese è imperdibile la commedia “Cena fra Amici”, la cui trama ruota proprio attorno al nome di un bambino. Gli istanti devono indovinare quale nome sia stato scelto, dal futuro papà. Una volta svelato il nome, il bambino si dovrebbe chiamare Adolf, s’innescheranno una serie di scontri piuttosto accesi. Adolf, per farvi un esempio, è proprio tra i nomi vietati dalla legge italiana, come vedremo in seguito.
Indice
I nomi più diffusi fra i bambini, in Italia
Prima di leggere quali siano i nomi dei bambini vietati per legge, facciamo un breve excursus fra i nomi più diffusi dei bambini nati in Italia. Darvi un’occhiata potrebbe essere fonte di ispirazione. Ecco qui l’elenco dei nomi più diffusi, nel 2020, secondo l’ultimo aggiornamento Istat: scopriamo se, fra questi c’è qualcuno che potrebbe essere papabile per il nostro futuro pargoletto.
Nomi Bambini Nomi Bambine
1 Leonardo Sofia
2 Francesco Giulia
3 Alessandro Aurora
4 Lorenzo Ginevra
5 Mattia Alice
6 Tommaso Beatrice
7 Gabriele Emma
8 Andrea Giorgia
9 Riccardo Vittoria
10 Edoardo Matilde
Negli ultimi dieci anni, non ci sono state significative variazioni sui nomi dei bambini. Per poter vedere qualche differenza, spesso motivata dalla moda, dalle tradizioni o da qualche personaggio noto, bisogna andare indietro di circa vent’anni. Intorno al 2000 vediamo esserci qualche piccola differenza fra i nomi maschili, dove, tra i primi dieci campeggiavano anche Giuseppe, Matteo e Simone. Fra i nomi della bambine, invece, non c’era Sofia, strano ma vero, ma erano presenti Alessia, Elisa e Francesca.
A noi sta la scelta: rischiare di gridare, sulla spiaggia, il nome di nostra figlia vedendo centinaia di bambine che si girano, oppure dare un nome tale che la nostra bambina non avrà scuse, sapendo che è a lei alla quale intimiamo di uscire dall’acqua, prima che le escano le branchie?
Nomi stranieri per bambini italiani
Vi ricorderete quel film, “Viaggi di Nozze”, nel quale Carlo Verdone e Claudia Gerini, rispettivamente Ivano e Jessica, pensando al nome da dare ad un ipotetico figlio, erano indecisi fra un Kevin (come Kevin Kostner, diceva Ivano) e Maria. Dalla tradizione al nome esotico è un attimo e, giusto per chiarezza, non è neanche vietato. Spesso, motivati da un personaggio famoso o un attore preferito, orde di genitori decidono di dare un nome particolarmente originale o semplicemente straniero, anche senza avere altro che l’italianità nelle vene. I trend dei nomi dei bambini sono particolarmente mutevoli, e l’effetto sembra essere quello dei neuroni a specchio: appena ce ne è uno nuovo, negli anni lo copieranno in molti!
Se, infatti, scorriamo i primi cinquanta nomi dati ai bambini, nel 2020, in Italia, troviamo anche qualcuno straniero: Thomas, Samuel, Daniel, Nathan, Liam, fra i maschietti, Isabel, Chloe ed Emily fra le femminucce.
E Kevin? No, non è sparito fra i banchi di scuola, ma ha avuto alti e bassi. Tra i bambini nati negli ultimi vent’ anni il nome Kevin ha avuto apice nel 2000, nel 2005 e nel 2008, scendendo poi negli anni più recenti. Forse, a dimostrazione che anche il biondo di “Ballo con i Lupi” è passato in cavalleria.
Nomi per bambini: quali sono quelli vietati
Arriviamo ai nomi vietati per legge, in Italia. Prima di tutto, vien da sé che ogni Paese ha la sua legislazione in materia e che, non essendo disposizioni costituzionali, ma legge ordinaria, si tratta di regole mutabili anche se, avendo alla base una ratio chiara e comprensibile, difficilmente potrebbero esserci sostanziali modifiche.
A regolare la materia, attualmente, è il Dpr ( Decreto del Presidente della Repubblica) n. 396/2000 modificato dalla Legge n. 291/2012. Le norme mettono dei limiti alla fantasia di alcuni genitori, arginando spiriti particolarmente creativi che sarebbero pronti ad affibbiare nomi di cartoni animati o di personaggi inventati ai propri pargoli. Del resto, per questo, se proprio fosse, ci sarebbero nomignoli, vezzeggiativi, che possono rimanere nelle mura domestiche, almeno fino a quando i bambini non abbiano imparato a dire la loro!
Prima di tutto, non si possono dare nomi femminili ai maschietti e viceversa. L’unico nome neutro, ancora oggi, rimane Andrea. Non è raro trovare sia bambine che bambini con il nome Andrea e non solo in Italia.
Ci sono altre eccezioni ma che riguardano il secondo nome o il nome composto. Basti pensare a quanti Gianmaria o Carlo Maria abbiamo conosciuto nel corso degli anni.
Per quanto riguarda la possibilità di dare più nomi ad un bambino, il limite è nel numero che non deve essere superare il tre. Al momento della firma, i figli con un solo nome e cognome, ci ringrazieranno!
Per evitare confusione, all’interno della stessa famiglia, attualmente, è vietato dare ai bambini, come primo nome, quello della mamma, del papà, del fratello o della sorella viventi.
Infine, non possono essere dati nomi offensivi, ridicoli o vergognosi. Chiaramente, in questo caso, per i genitori più fantasiosi ma non necessariamente mossi da mala fede, cadere nel tranello è possibile. Per fortuna, l’ufficiale dell’anagrafe ci aiuterà a comprendere ciò che è ammesso e ciò che non lo è. Il famoso caso del nome “Venerdì” è passato alla storia e non necessita di essere rispolverato, per comprendere quanto alcune volte l’intenzione dei genitori si distacca dalla ragionevolezza e dalla fonte normativa.
Sulla scia di questa ratio c’è il divieto di dare ai neonati nomi di personaggi storici particolarmente negativi, esemplificativo e che rimanda alla commedia francese di cui sopra, c’è Adolf.
Per ulteriori informazioni, ovviamente, si consiglia la visione della norma ed un confronto con l’ufficio preposto.
Dare il doppio cognome ai bambini
Infine, chiudiamo con la regola del cognome. Fino a poco tempo fa, in Italia, veniva dato solo il cognome dei padri, salvo rarissime eccezioni, nei casi in cui la casata della mamma era meritevole di essere tramandata non meno di quella del papà. Per noi gente comune, invece, la possibilità di dare il secondo cognome prevedeva una lunga trafila, con esito non scontato, presso l’ufficio del Prefetto. Il cognome materno doveva comunque sempre seguire quello paterno. Da qualche anno, invece, per chi volesse dare il doppio cognome al neonato, la via è più semplice. È sufficiente manifestare l’intenzione a voler dare entrambi i cognomi, al Comune o all’ufficio istituito presso l’Ospedale, purché la volontà sia espressa da entrambi i genitori.
Vi lasciamo con una riflessione: il nome è per sempre ed è per questo che, spesso, in famiglia se ne discute ore se non mesi, sciogliendo la riserva alla fine. Che sia un nome importante, che risalga agli avi o uno super moderno, che i nonni facciano fatica a pronunciare o ad accettare, poco importa. Ciò che conta è l’amore che c’è dietro l’affannosa ricerca per cui, il consiglio, è godersi ogni singolo istante di questi preziosi momenti. Una cosa è certa: qualunque sia il nome scelto per nostro figlio, dopo un paio di anni, lo chiameremo con il nome del fratello o della sorella!