Quando si vuole comprare un regalo ad un bambino, sempre più spesso, si cercano giochi educativi. Nell’era dei mille stimoli, in cui ognuno di noi, dagli adulti ai piccoli, ha più di quello che serva, si punta sulla qualità anche nei giochi. L’importanza dei giochi educativi per i bambini l’aveva ben argomentata Maria Montessori, illo tempore.
Ai bambini servono giochi in grado di stimolare i sensi, scoprire ed implementare talenti, inclinazioni, che possano favorire l’apprendimento sotto ogni forma. Non a caso, che sia on line, o sugli scaffali dei negozi, i giochi educativi hanno ormai un posto d’onore. Del resto la Montessori diceva che il gioco è il lavoro del bambino, per cui essi devono essere studiati per permettere ai piccoli di crescere, apprendere, mettendo nelle loro mani uno strumento di qualità. Chissà se la Montessori avrebbe avuto da ridire sul pop it, il gioco anti-stress che ha spopolato per mesi, anche se pare esso stesso studiato per sviluppare alcune funzioni legate alla psicomotricità.
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I giochi educativi, secondo Maria Montessori
Prima di buttarci a capo fitto nei giochi consigliati, è importante fare un breve excursus sull’importanza dei giochi educativi, per capirne la motivazione, ed abbandonare l’idea che si tratti di una moda o di un vezzo contemporaneo, come potrebbe ipotizzare qualche genitore appartenente ad alcuni decenni addietro. L’importanza di proporre un gioco di qualità, si pone oggi più forte, in quanto i bambini entrano in contatto con device e social network anzi tempo, con il rischio di impoverire il loro pensiero.
Il gioco è l’attività fondamentale per i bambini, per cui, inevitabilmente, è attraverso di esso che avviene una parte dell’apprendimento. I giochi aiutano lo sviluppo fisico e cognitivo, la fantasia, la manualità, la sperimentazione, in base alla fascia di età di appartenenza.
La Montessori dava grande valore al gioco, come momento di conoscenza, per questo puntava sull’importanza dei materiali (il famoso legno, per esempio) ma su tanti altri fattori come: lo spazio, la concentrazione, la collaborazione, il contatto diretto. Se il gioco è di fatto il lavoro del bambino, è naturale che si dia rilevanza a tutto quello che c’è nell’ambiente circostante.
L’auto-apprendimento richiede, ad esempio, che non ci siano interruzioni; che il gioco avvenga fra pari; che lo strumento-gioco non sia né troppo facile né troppo difficile, ma in linea con il bambino.
Certo, tutto molto lontano dall’esperienza fatta da alcuni di noi, che passavano interi pomeriggi con il viso incollato davanti alla tv, o che si dilettavano con giocattoli “plasticosi”, pesantissimi, pieni di luci e musiche, nei lontani anni 80. Sarà per il trauma che, una volta diventati genitori, abbiamo subito sposato l’idea dei giochi in legno, dai colori pastello, rigorosamente muti!
Caratteristiche dei giochi montessoriani
Siccome quando si parla di giochi educativi, vengono, legittimamente, subito in mente quelli montessoriani, scopriamone sinteticamente le caratteristiche. Essi sono giocattoli che rispettano l’ambiente, realizzati con materiali naturali, e che sono studiati per essere maneggevoli, alla portata dei piccoli.
A proposito di quest’ultimo aspetto, come si può vedere nelle scuole dell’infanzia e nei nidi che hanno questo imprinting, ma anche in alcune stanzette create in ottica montessoriana, i giochi devono essere posti in ceste e scatole alla portata dei bambini, in modo che, autonomamente, essi possano scegliere con cosa giocare, senza cercare l’intermediazione di un adulto.
La partecipazione dell’adulto, dall’educatore al genitore, è limitata a spiegare, qualora fosse necessario, il funzionamento del gioco, lasciando poi la sperimentazione al bambino.
Si deve trattare di giochi in grado di catturare l’attenzione, per forme e colori, insomma il design in questi non è secondario, deve essere ben studiato ma semplice, nel complesso.
Perché è importante rispettare l’età del bambino
Quando compriamo giochi educativi, ma potremmo parlare anche più in generale, è necessario rispettare l’età del loro piccolo utilizzatore. È importante rispettare l’età perché, se fossero adatti a bambini più grandi, potrebbero far nascere frustrazione, se, invece, fossero adatti ai piccoli, rischierebbero di annoiare subito.
Come succede anche per i libri, per i quali le letture sono consigliate in base all’età del bambino, cosi è per i giochi, per ragioni non identiche ma certamente affini.
Per poter crescere, nel momento del gioco, è necessario che l’intervento dell’adulto sia limitato, come anche che non ci sia frustrazione, e questo può avvenire solo con un gioco in linea a una specifica fascia di età.
I giochi hanno obiettivi educativi differenti, non solo perché il loro ambito è il più vario (dalla musica alla logica) ma perché ad ogni età appartengono capacità diverse.
Le diverse categorie di giochi educativi
Abbiamo detto che si tratta di giochi in grado di stimolare, educare. Per questo, le categorie sono le più varie, non rimangono confinate in ambito logico o scientifico, come si potrebbe erroneamente pensare.
Ci sono giochi simbolici, per sviluppare l’immedesimazione, l’empatia; quelli con carattere più artistico; quelli pensati per aiutare la manualità; quelli per aiutare lo sviluppo del linguaggio e quelli sulla memoria; sull’associazione, sui cinque sensi, fino a quelli che sostengono l’apprendimento di nozioni scolastiche.
Per questo, affinché il gioco educativo raggiunga il suo scopo, è importante sceglierne uno adatto a ciò che vorremmo “rafforzare” nel bambino. Se quel gioco ha un obiettivo, deve essere lo stesso che abbiamo noi. Spesso, va detto, questi giochi sono strutturati anche su più livelli: ad esempio, sono adatti ad una fascia di età ampia, ma ad ogni età corrisponde una diversa modalità di gioco.
Giochi educativi per bambini, divisi per fascia di età
Come abbiamo scritto in alto, alcuni giochi sono destinati ad una fascia di età più ampia, 1-3, per esempio, il loro utilizzo cambia, man mano che il bambino da 1 anno arrivi a 3, diventando sempre più “complesso”. In questi casi il gioco cresce – potremmo dire – con il bambino. Per questo, di seguito, abbiamo raggruppato i giochi consigliati, per fasce di età più ampie: bambini da 1 ai 3 anni, dai 3 ai 5 ed infine quelli per 6+.
Giochi da 1 a 3 anni
Il cubo multi attività aiuta lo sviluppo delle capacità cognitive. Il bambino può esplorare i diversi lati e le diverse modalità di gioco, in libertà. Pensiero logico e coordinamento mano-occhio sono gli obiettivi che, attraverso formine, lancette ed altri giochi ancora, si pone questo gioco in legno.
Carte e sagome colorate, per far conoscere e classificare gli animali, sviluppare la memoria; formulare strategie; rapportarsi agli altri, per un gioco progressivo.
Un grande classico che, negli anni, si rifà il design, è il cubo con forme colorate, tutto in legno. Esso promuove il riconoscimento delle forme e dei colori, le abilità degli incastri e potremmo dire … anche la pazienza!
Giochi da 3 a 5 anni
Un gioco senza tempo ma, forse, anche senza età (perché è probabile che mamma e papà vogliano giocarci) è questo colorato multi gioco 4 in 1. Si può costruire la torre usando il dado per scoprire quale blocco prendere; usare la tessera che raffigura l’animale; realizzare costruzioni creative; giocare a domino. Tanti gli obiettivi: dalla fantasia alla manualità, alla logica al confronto con gli altri.
Il pensiero logico è alla base di queste tessere color pastello. Un puzzle in cui vanno combinati gli animali con i cuccioli e la propria “pappa” preferita.
Questo gioco insegna i primi concetti temporali, dal passato al presente al futuro che, da bambini, sono difficili da comprendere e far propri.
Giochi 6+
Un kit di giochi con 6 divertenti attività, diverse a seconda del livello del bambino. L’attività più semplice può andar bene anche per i bambini di 4 anni. Ideale per chi ha a casa bambini di età diverse, per permettere a tutti l’implementazione delle proprie abilità. Esso aiuta i bambini a leggere e a comprendere parole e testi.
Un gioco che non ha bisogno di presentazioni. Adatto dai 6 anni a chiunque voglia passare il tempo divertendosi, ricordando i vecchi tempi in cui si usavano carta e penna.Un gioco di velocità senza tempo.
Riadattamento, anche questo, di un grande classico che farà divertire tutto il parentado! Allena la concentrazione, la manualità, la pazienza e la coordinazione e che trasmette un messaggio prezioso: “Tutto ciò che si rompe può essere ricostruito”.