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Ecografia 3D e 4D in gravidanza: differenze, quando farle e a chi rivolgersi

Il momento dell’ecografia è uno dei più importanti per i futuri genitori

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 5 Dicembre 2022 16:44

Grazie all’evoluzione della diagnostica per immagini, oggi è possibile osservare il nascituro nei minimi dettagli.

La gravidanza è una fase complessa e delicata: sono necessari nove lunghi mesi prima che il bambino o la bambina possa svelarsi agli occhi di mamma e papà.

Fortunatamente la tecnologia ha sviluppato numerose soluzioni utili a indagare sullo stato di salute e sviluppo del feto. Tra le più emozionanti e suggestive spiccano le ecografie tridimensionali e quadridimensionali, in 3D o 4D, che mostrano con precisione i tratti somatici del piccolo quando è ancora dentro la pancia della mamma.

Come funziona e da quale mese si può prenotare un’ecografia di questo tipo? E quali sono le differenze tra 3D e 4D? Rispondiamo a queste e altre domande comuni tra le gestanti.

Ecografie 3D e 4D: come funzionano

Le ecografie ostetriche in 3D e 4D stanno riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo, perché permettono di osservare in diretta il bambino nel ventre della futura mamma, offrendo immagini tridimensionali e quadridimensionali realistiche ed emozionanti.

Grazie a questo esame è possibile guardare il feto che si muove, apre la bocca o addirittura che si succhia il dito. L’impatto è molto forte e le emozioni di gioia travolgono tutti i genitori, lasciandoli a bocca aperta davanti a una vera e propria fotografia del loro piccolo.

Sembra che il legame affettivo tra madre e figlio – chiamato “bonding” – sia stimolato da questo tipo di ecografie. In molti casi, la madre e il padre sono spinti a migliorare il proprio stile di vita, smettendo di fumare per esempio.

Per poter iniziare precocemente un rapporto affettivo col bambino è possibile fare lo “scan-for-fun”, un’ecografia in 3D o 4D che viene eseguita a scopo ludico, che non ha finalità diagnostiche, ma consente ai genitori di osservare il comportamento del feto per un determinato periodo di tempo, in modo da iniziare a conoscerlo meglio.

Tutte le donne possono fare questo tipo di esame, a patto che abbiano una buona ecogenicità, che il feto sia posizionato in modo adeguato e che ci sia abbastanza liquido amniotico tra sonda e feto.

La qualità delle immagini dipende poi da diversi fattori, come la posizione del feto e lo spessore della parete addominale della mamma: se il tessuto adiposo è sottile, l’ecografia offre migliori risultati. Inoltre, immagini di qualità vengono registrate quando il feto si rivolge alla sonda, mentre il cordone, gli arti e la placenta sono poco visibili.

Non è necessario richiedere una consulenza ginecologica prima dell’ecografia.

Da quale mese di può fare l’ecografia?

Si tratta di un esame che si può fare fin dall’inizio della gravidanza e già dalla 12° settimana può mostrare come il feto sia formato e in piena attività.

Tuttavia, il periodo migliore è dalla 24° alla 29° settimana di gestazione, momento in cui l’immagine del feto è più nitida.

Qual è la differenza tra ecografia 3D e 4D

Entrambe utilizzano gli ultrasuoni, proprio come l’ecografia tradizionale, e non hanno alcun rischio o controindicazione per la madre o il bambino.

Il funzionamento è semplice: le normali ecografie bidimensionali vengono elaborate e computerizzate per ottenere due tipi di immagini:

  • 3D cioè immagini ferme e analizzate in tre dimensioni
  • 4D ovvero immagini in movimento e in tempo reale

Quindi la quarta dimensione del 4D è data dal tempo.

Ecografia 3D e 4D: quali anomalie possono indagare?

Questo tipo di diagnostica per immagini viene adoperato anche e soprattutto in casi particolari, come l’accertamento di eventuali anomalie del feto o del cordone ombelicale.

La maggior parte delle diagnosi legate a malformazioni si effettua ancora oggi con le tradizionali ecografie bidimensionali. Tuttavia, quelle tridimensionali e quadridimensionali offrono netti vantaggi per lo studio di:

  • Tessuti molli
  • Spina Bifida
  • Sistema nervoso centrale
  • Cuore
  • Apparato muscolo scheletrico

Inoltre, un’ecografia 3D o 4D permette di visualizzare alcune malformazioni, come la labiopalatoschisi, o il labbro leporino, che unita alla visualizzazione esclusiva delle strutture ossee, consente di capire se si tratta di un difetto isolato del labbro o che coinvolge anche il palato.

Si possono anche approfondire eventuali difetti del tubo neurale situato sulla colonna vertebrale o del volto, malformazione di arti, come il piede torto congenito, e si può quantificare la vascolarizzazione di alcuni organi. Tutto ciò porta a un salto in avanti della ricerca scientifica, oltre a una gestione ottimale della pratica clinica.

Infine, con questo tipo di diagnostica per immagini si possono misurare i volumi degli organi e delle strutture che, con le ecografie tradizionali, erano sommamente determinati.

Ecografia 3D ed ecografia 4D: dove farle

La scelta del giusto medico ginecologo è fondamentale per gestire in modo attento e accurato tutte le fasi della gravidanza e i relativi esami.

Chi vuole eseguire l’ecografia ostetrica in 3D e 4D a Milano e Provincia può affidarsi al Dottor Mattace Raso, medico chirurgo, specialista in Ostetricia e Ginecologia. Il suo studio è a disposizione per fornire tutte le informazioni e il supporto per vivere al meglio il momento della gravidanza e rendere unico il primo incontro con il proprio bambino!

 

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