Colazione in gravidanza, cosa mangiare per restare in salute

Una buona alimentazione ed una buona colazione sono importanti per affrontare il periodo della gravidanza in salute, sapere cosa scegliere è fondamentale

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Matteo Migliaccio

Farmacista, nutrizionista e Personal Trainer

Laureato in Farmacia e in Scienze della Nutrizione Umana, attualmente svolge la libera professione di nutrizionista, con l’obiettivo di migliorare lo stato di salute delle persone attraverso una corretta alimentazione e uno stile di vita attivo.

Pubblicato: 14 Giugno 2024 10:07

La gravidanza è un periodo molto delicato ed importante nella vita di una donna, avere la responsabilità di una nuova vita che cresce e matura dentro di sé è sicuramente un motore molto profondo che può portare la persona a riconsiderare le proprie scelte di vita, spingendola ad esempio a smettere di fumare, o anche ad adoperarsi per condurre una vita più sana, praticando sport e facendo attenzione alla propria alimentazione.

La donna in stato interessante

In gravidanza il corpo femminile va incontro ad innumerevoli cambiamenti che si fanno sempre più evidenti man mano che la gravidanza va avanti ed arriva nelle sue fasi conclusive.

La donna in gravidanza è dal punto di vista medico un soggetto da attenzionare, più passano i mesi infatti e più il fabbisogno energetico della donna aumenta per la necessità di sostenere la crescita di una nuova vita, e con esso cresce anche il fabbisogno di micronutrienti, come vitamine liposolubili ed idrosolubili ed anche il fabbisogno di sali minerali.

La donna in gravidanza si dimostra quindi essere un soggetto che ha delle esigenze maggiori rispetto ad una donna della sua stessa età e struttura fisica ma che non è gravida, e questo si ripercuote sicuramente sulle scelte alimentari alle quali deve fare maggiore attenzione, conducendo anche uno stile di vita sano.

La gravidanza

La gravidanza nell’essere umano ha una durata variabile che può oscillare da un minimo di 37 settimane ad un massimo di 41 settimane, per avere un parto che venga definito a termine.

Nove mesi sono dunque necessari affinché il bambino sia pronto e maturo abbastanza per poter venire alla luce.

La gravidanza viene divisa in tre trimestri, i quali presentano ognuno delle specifiche esigenze nutrizionali e degli specifici divieti.

Il primo trimestre

Il primo trimestre di gravidanza va dal concepimento alla 12ª settimana e costituisce un momento molto importante per il corretto differenziamento cellulare e per lo sviluppo degli organi del bambino.

Dal punto di vista nutrizionale i primi interventi da attuare in questa fase sono sicuramente quelli di promuovere e definire un alimentazione sana ed equilibrata nei macro e micronutrienti, ma soprattutto adottare un’alimentazione varia.

Inoltre sarà importante andare a definire quali sono gli alimenti ed i farmaci che costituiscono un rischio per il proseguimento della gravidanza al fine di salvaguardare la salute del feto e della madre.

Importante sarà anche andare a consigliare un attività fisica a bassa intensità da svolgere con regolarità, sia per promuovere lo stato di salute della madre che quello del nascituro, sia anche per controllare l’aumento di peso della donna che deve ovviamente attestarsi entro determinati limiti.

Secondo trimestre

Il secondo trimestre va dalla 13ª alla 27ª settimana, in questa fase della gestazione prosegue la formazione del feto e si ha la possibilità di ampliare la rosa di molecole che possono essere usate ai fini medici, qualora se ne palesasse il bisogno.

È necessario anche continuare a condurre uno stile di vita attivo ed osservare una sana alimentazione, ed inoltre sottoporsi a regolari visite mediche per sorvegliare lo stato di salute e di formazione del feto.

Dal secondo trimestre in poi, inoltre è prevista l’applicazione di un piccolo surplus calorico giornaliero che permette di avere un corretto apporto energetico essenziale per il proseguimento della gravidanza.

Terzo trimestre

Il terzo trimestre va dalla 28ª settimana al termine della gravidanza e quindi alla nascita del bambino.

In questo lasso di tempo la donna avrà acquistato peso e sarà sempre più complicato svolgere dell’attività fisica per via dell’aumento del volume addominale, ma il consiglio resta sempre quello di non fermarsi e quindi iniziare a praticare attività più blande come la camminata a passo svelto o anche moderato, inoltre le passeggiate possono essere un ottimo modo per favorire la salute ed anche la circolazione.

Sarà anche in questa fase essenziale continuare ad alimentarsi correttamente, sia considerando la qualità che la quantità degli alimenti, e si rivelerà anche necessario aumentare ulteriormente, rispetto al precedente trimestre, l’introito calorico giornaliero della mamma.

L’aumento di peso in gravidanza

L’aumento di peso in gravidanza è un argomento sul quale spesso si accendono innumerevoli discussioni in famiglia, tra ginecologi che cercano di limitare il più possibile l’aumento di peso delle loro assistite, e future nonne che consigliano alle loro figlie di “mangiare per due”, la giovane madre spesso non sa a chi dare retta e che linea seguire.

In realtà l’aumento di peso che una donna dovrebbe sperimentare in gravidanza è ben definito e calibrato, e si basa su delle tabelle ben precise che cambiano i loro valori a seconda dell’IMC (indice di massa corporea) che presentava la donna all’inizio della gravidanza.

Indice di massa corporea Stato fisico Aumento di peso auspicabile a fine gravidanza
< 18,5 Sottopeso 12,5 – 18,0 Kg
18,5 – 24,9 Normopeso 11,5 – 16,0 Kg
25,0 – 29,9 Sovrappeso 7,0 – 11,5 Kg
> 30,0 Obeso 5,0 – 9,0 Kg

Come possiamo osservare dalla tabella a seconda dell’IMC della donna si avrà la possibilità di aumentare più o meno il proprio peso corporeo, questo sempre nell’interesse della partoriente e anche nell’interesse della salute del nascituro.

Farmaci da evitare in gravidanza

La gravidanza è sicuramente un periodo nella vita di una donna estremamente delicato, nel quale si è maggiormente esposti al rischio di complicanze qualora si dovessero contrarre determinate patologie.

Adottare delle precauzioni nei confronti di alcuni fattori di rischio si rivela quindi essere importante per proteggere sé stesse ed il proprio bambino.

Qualora però, sfortunatamente, si dovesse incorrere nello sviluppo di alcune patologie si rivelerebbe necessario utilizzare alcuni farmaci al fine di permettere o anche velocizzare la guarigione.

L’assunzione di farmaci in gravidanza è sempre da concordare in via preventiva con il proprio ginecologo, in quanto alcune molecole possono essere più indicate di altre, e soprattutto possono essere esenti da rischi per il feto e per la madre.

Per molti farmaci non si sa con certezza se possono arrecare problemi nella donna in gravidanza, per via dell’impossibilità dettata dall’etica di testarli su donne in stato interessante.

Per quanto riguarda invece alcune sostanze si conosce bene la loro tossicità è le problematiche che possono comportare quando assunti in gravidanza, queste conoscenze spesso si riferiscono a molecole che costituiscono sostanze d’abuso, come la cocaina o i barbiturici, l’alcol ed il fumo, o si possono riferire anche a molecole che venivano considerate, per mancanza di studi specifici, sicure nel loro utilizzo prima di scoprire i loro effetti collaterali.

Alcune molecole che possono arrecare problemi al nascituro e la cui somministrazione deve essere attentamente sorvegliata o evitata nella donna in gravidanza sono:

Farmaco Trimestre Effetto
ACE-Inibitori Tutti, specialmente il secondo ed il terzo Danno renale
Barbiturici Tutti Dipendenza neonatale
Diazepam Tutti Dipendenza neonatale
Etanolo Tutti Difetti dello sviluppo neurologico, sindrome alcolica fetale
Fumo (costituenti del fumo di tabacco) Tutti Ritardo della crescita uterina, prematurità, sindrome della morte improvvisa fetale
Penicillina Primo Malformazioni congenite
Tetracicline Tutti Alterazioni dentarie e nella crescita delle ossa

Come possiamo osservare dalla tabella molte molecole possono causare problemi anche gravi al nascituro, ma in particolar modo, a causa del loro largo utilizzo, è importante soffermarsi sui rischi per la salute che costituiscono l’abitudine al fumo ed il consumo di alcol per il feto.

Da molti anni è ormai comunemente accettato che non si debba fumare in gravidanza, ma è meno accettato che non si debbano consumare alcolici, o altri alimenti che li contengono come torte ed altri prodotti di pasticceria.

È importante astenersi dall’assunzione e dal consumo di queste sostanze quando si è in dolce attesa, ed è altrettanto importante consultare il proprio medico qualora ci dovessimo trovare di fronte alla necessità di assumere dei farmaci da banco.

Cibi da evitare e cosa limitare

Alcuni cibi in gravidanza devono essere limitati o addirittura evitati per non compromettere la salute della madre e quella del bambino che porta in grembo.

La placenta è una struttura che si forma durante la gestazione e che permette di proteggere il bambino all’interno del corpo della madre, isolandolo dall’esterno, ma permette anche il passaggio di alcune sostanze nutritive ed anche di sostanze potenzialmente tossiche per il nascituro, come farmaci e batteri.

Il piccolo organismo in formazione non ha la capacità di difendersi da questi pericoli e per questo deve essere la madre a condurre uno stile di vita che le permetta di evitare l’assunzione di determinati alimenti e sostanze potenzialmente pericolose.

I cibi da evitare in gravidanza sono:

  • Formaggi a pasta molle che presentano muffe (es. gorgonzola)
  • Paté sia di origine animale che vegetale (es. paté d’olive)
  • Cibi pronti o precotti che vengono comunemente consumati crudi (es. verdure sott’olio o sott’aceto, panini o tramezzini)
  • Carni conservate (es. salumi)
  • Pesci di grande taglia (tonno, spada ed anche tonno in scatola)
  • Pesci e frutti di mare consumati crudi (vongole, ostriche ecc.)
  • Uova crude o poco cotte
  • Latte crudo non pastorizzato
  • Caffé

Tutti questi alimenti sono da evitare in gravidanza in quanto possono esporre la donna ad un rischio microbiologico elevato, per esempio il pesce crudo, le uova crude o poco cotte, la carne cruda ed i frutti di mare crudi, potrebbero essere contaminati dalla Salmonella Typhi, batterio che porta allo sviluppo della Salmonellosi, tossinfezione batterica che può arrecare disturbi transitori alla donna ma problemi permanenti al feto.

Le verdure consumate crude, sott’olio o sott’aceto, ed i paté di verdure, possono esporre invece la donna sempre al rischio di sviluppare una tossinfezione, ma non provocata dal batterio della salmonella, ma dal Toxoplasma Gondii, protozoo intracellulare obbligato che può contaminare questi alimenti.

Questo microrganismo provoca all’organismo umano sintomi abbastanza aspecifici che possono essere scambiati facilmente con quelli di una comune influenza stagionale, ma può essere particolarmente pericoloso per il feto, per questo è importante istruire la madre sul rischio microbiologico che corre consumando tali alimenti.

Il caffè invece è un alimento che può essere potenzialmente pericoloso ad elevati dosaggi, infatti la caffeina è capace di attraversare la placenta e giungere fino all’organismo in formazione del feto, per questo è essenziale non superare la dose 200 mg al giorno di caffeina.

Un caffè espresso contiene tra i 70 ed i 120 mg di caffeina, per questo la raccomandazione ultima è di limitarsi ad assumere massimo due espressi in una giornata.

Anche il consumo delle carni di pesci di grande taglia, come tonno e pesce spada, sono da limitare nel loro consumo, in quanto possono presentare alte concentrazioni di metil-mercurio che può rivelarsi pericoloso per il feto, per questo la raccomandazione è quella di consumare un massimo di due scatolette di tonno di media grandezza a settimana, oppure una bistecca di tonno o una di spada a settimana.

Idea per una colazione sana in gravidanza

La colazione è considerata uno dei pasti più importanti della giornata, anche se negli ultimi tempi la sua importanza è stata molto ridimensionata e riconsiderata all’interno di un piano alimentare equilibrato e quantitativamente e qualitativamente soddisfacente.

Una colazione per essere completa deve contenere al suo interno tutti i principali macronutrienti, grassi, proteine e carboidrati quindi devono essere presenti.

Come fonte di carboidrati si può scegliere quella che più si preferisce, biscotti, pane o cereali andranno tutti benissimo, meglio però se integrali per un maggiore apporto di fibra alimentare.

Come fonte di proteine e di grassi potremo optare per del latte, ovviamente pastorizzato, dello yogurt oppure anche delle uova di galline, ma che dovranno essere categoricamente ben cotte, strapazzate ad esempio andranno benissimo.

Potremo accompagnare il tutto a del caffé o del té, meglio se decaffeinati o deteinati, oppure a delle spremute di frutta o a dei centrifugati.

Fonti bibliografiche

  • Primo trimestre di gravidanza, salute.gov
  • Secondo e terzo trimestre di gravidanza, salute.gov
  • CREA – Linee guida per una sana alimentazione – Revisione 2018 – p.146
  • B.G. Katzung – Farmacologia generale e clinica – IX Ed. – Piccin – 2014 – p.1184
  • Ministero della salute – Gravidanza fisiologica – 2011 – p.46-57-70