Addio a Ernesto Ferrero: 5 libri da leggere assolutamente

Ernesto Ferrero è scomparso all'età di 85 anni, ma resta viva la sua memoria attraverso i libri più belli che ha pubblicato nella sua lunga carriera

Pubblicato: 31 Ottobre 2023 15:41

Foto di Nicoletta Fersini

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Ernesto Ferrero, un uomo che ha dedicato la sua intera vita ai libri. Scrittore, critico letterario, sempre in prima linea per promuovere la cultura e i talenti, direttore della casa editrice Einaudi prima e poi anche del Salone del Libro di Torino si è spento all’età di 85 anni dopo una lunga malattia, lasciando un grande vuoto. Ma a riempirlo ci pensano loro, proprio quei libri in cui ha messo anima ed estro e che ci restituiscono lo spessore di un autore che nella narrazione vedeva una vera e propria missione.

“I migliori anni della nostra vita”

Pubblicato nel 2005, I migliori anni della nostra vita ripercorre gli anni d’oro della casa editrice Einaudi, della quale Ernesto Ferrero è stato direttore editoriale dal 1984 al 1989. È il racconto di un editore che mette nero su bianco le sue passioni, le ambizioni e le speranze, ma anche l’esperienza vissuta a “contatto” con figure tra le più prestigiose della nostra letteratura: da Primo Levi (al quale tra l’altro ha dedicato un’antologia nel 1997) a Italo Calvino, da Cesare Pavese a Carlo Emilio Gadda (del quale ha curato una biografia), fino a Leonardo Sciascia.

“Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari”

Emilio Salgari è stato un autore tra i più prolifici e visionari, un uomo che è stato in grado di donare a intere generazioni una carrellata di personaggi e nuovi eroi, capaci di abitare le fantasie di grandi e piccini. È lui l’eroe del romanzo Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari: qui il protagonista è descritto nella sua forma più pura, un giornalista appassionato di ciclismo e scherma, che divora decine di libri e intende prendersi una rivincita sulla vita scrivendo a sua volta romanzi d’appendice. Ed è in questi che riversa i suoi tormenti e la voglia di riscatto da una vita frenetica. Un libro biografico del tutto particolare, scritto da Ferrero a cento anni dalla morte di Salgari e che ricrea l’esistenza dell’autore accostando documenti autentici e d’invenzione.

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“N.”, il libro dedicato a Napoleone Bonaparte

Ernesto Ferrero ha scritto più libri dedicati alla figura di Napoleone Bonaparte nel corso della sua vita, ma N. è uno di quelli che ha riscosso maggior successo di pubblico e critica. Vincitore del Premio Strega nel 2000, il romanzo è la raccolta delle memorie di Martino Acquabona, bibliotecario dell’Imperatore che cerca di far luce sulla vera essenza dell’uomo più potente del tempo. Quel che ne emerge è il ritratto di un Napoleone estremamente umano fatto di paure, odio, fedeltà e infedeltà. Tutto con l’unico obiettivo di trovare la tanto anelata felicità. N. è il libro che ha ispirato Paolo Virzì e il suo N (Io e Napoleone), film del 2006 che vede protagonisti Elio Germano, Daniel Auteuil e Monica Bellucci.

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“Amarcord Bianconero”

Ernesto Ferrero ha dedicato molti libri a personaggi che hanno occupato un posto speciale nel suo cuore di scrittore, ma ha fatto lo stesso anche con sé stesso. Amarcord Bianconero, ad esempio, è una raccolta di memorie autobiografiche in cui si mette a nudo nelle vesti di giovane tifoso juventino, ai tempi d’oro delle radiocronache di Nicolò Carosio e di Gianni Brera. Ma c’è di più oltre il pallone: il calcio diventa metafora della vita stessa.

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“Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna”

Nel 2014 Ernesto Ferrero ha scritto questo libro di narrativa, raccontando la storia di un’anziana signora che vive in serena solitudine sulle Alpi. Un piccolo paesino fa da cornice al racconto di una vita semplice, dove le priorità sono l’orto e il giardino che per Quirina non sono una semplice distrazione, ma un “paradiso” che fa da contraltare all’insensato ordine del mondo. Tutto procede sempre uguale, finché un giorno una talpa si intrufola nel suo orto mettendolo a soqquadro. Da lì prende piede una “guerra” dalla conclusione inaspettata.