Perché si dice che il tempo è galantuomo

Il vecchio aforisma di Voltaire è ancora attualissimo e pieno di verità. Lasciare che il tempo faccia il suo corso e restituisca torti e meriti è sempre meglio che farsi giustizia da soli

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Redazione

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Vecchi detti e modi di dire hanno sempre un significato metaforico per raccontare una grande verità, in parole semplici. Possono sembrare parole di mera retorica, ma alla fine si rivelano sempre azzeccate. Spesso non ne conosciamo l’origine, la storia o il contesto in cui certe espressioni hanno visto la luce. Ma quel che è certo, è che entrano a fare parte della saggezza comune, impartendo grandi insegnamenti.

“Il tempo è galantuomo” è una di quelle espressioni che spesso fraintesa. Lascia qualche dubbio nell’interlocutore, parla in modo misterioso, ma anch’essa racchiude un fondo di verità. Questa vecchia frase si sente spesso e significa che, alla fine, il tempo ristabilisce la verità, ripara i torti, cura ogni cosa, dà ragione ai giusti. Un‘aforisma che risale addirittura al tempo dei lumi e rispecchia a pieno lo spirito del grande Maestro Voltaire. Lo sapevate che il detto aveva radici così lontane e nobili?

L’aforisma di Voltaire

Voltaire, famoso filosofo, drammaturgo, storico, scrittore e poeta, aforista ci ha regalato questa perla di saggezza, che dopo secoli risulta ancora attuale e vera. Il nome di Voltaire è strettamente legato al movimento culturale dell’illuminismo, fondato sull’utilizzo della ragione. La frase infatti, riflette a pieno lo spirito del periodo. Lo studioso cercò di scrivere la prima enciclopedia, per raccogliere tutto il sapere e renderlo alla portata di tutti. Forse non sapeva che i posteri avrebbero ricordato le sue parole sagge attraverso espressioni comuni e non con pesanti tomi da studiare.

Ma cosa significa questo detto?

Voltaire con la frase “Il tempo è un galantuomo” voleva sottintendere che, come ogni uomo di tutto rispetto, il tempo restituisce ciò che è dovuto, a tutti. Quindi, mai cercare di farsi giustizia da soli davanti a un torto o un gesto sgarbato ricevuto, mai rispondere ad un’offesa con la medesima moneta. Come suggerisce il filosofo, ci penserà il tempo a compiere il destino delle persone e a restituire, al momento opportuno, quanto dovuto nei modi e nei tempi più inaspettati e giusti.

Il tempo è galantuomo, e come tale ristabilisce la verità, ripara i torti, medica ogni ferita. Dunque bisogna saper attendere. Questo concetto è strettamente legato a quello di provvidenza e destino. Bisogna avere una certa fede nel fatto che ciascuno avrà ciò che merita, nel bene o nel male.

Aspettare o cercare giustizia?

Attendere che quel gentiluomo del tempo sistemi l’equilibrio delle cose non significa subire passivamente gli eventi e accettare i torti. Quello che ci suggerisce Voltaire è di intraprendere la strada della giustizia, cercare di portare alla luce la verità, seguire il corso degli eventi senza mai cedere alla tentazione di pareggiare un torto con un altro sgarbo. Cercare la vendetta non porta mai niente di buono. Se si cammina nella luce, prima o poi la verità arriverà ad illuminare ogni angolo.

Sperare di trovare la felicità commettendo torti e perpetrando ingiustizie, è sbagliatissimo. Fare del male e prendere la via della vendetta allontana dall’essere felici e dal trovare la serenità. Meglio affidarsi al tempo e cercare di portare alla luce la verità, con pazienza e fiducia.