E’ una delle protagoniste di Si può fare!, il nuovo show condotto da Carlo Conti in onda su Raiuno e sta conducendo Paperissima Sprint su Canale 5. E’ proprio un momento d’oro per Juliana Moreira, visto che oltre alla carriera, anche l’amore va molto bene, accanto a Francesco Stoppa, con cui sta dal 2007 e da cui nel 2011 ha avuto una figlia, Lua Sophie.
Ad adombrare questo momento di successo, però, l’ombra del suo ex Giuseppe Zega, contro cui è andata a testimoniare in Tribunale a Macerata: “Avevo paura del mio ex, mi spaventava, sapevo che aveva un comportamento aggressivo, mi telefonava in continuazione”.
La showgirl è parte civile insieme all’inviato di Striscia la notizia Edoardo Stoppa, suo compagno. Entrambi, nel 2009, sarebbero stati minacciati dall’imprenditore Zega, 51 anni, ex fidanzato della bella showgirl. Zega aveva affrontato, dice l’accusa (sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo), la ex e Stoppa mentre si trovavano alla discoteca Gatto blu di Civitanova. L’uomo li avrebbe minacciati. Avrebbe detto a Stoppa: “Ti spezzo le ossa“. E avrebbe minacciato la coppia dicendo: “E’ qui il fidanzato… fammelo vedere, ve ne andate via adesso vi faccio vedere io”.
Juliana ha testimoniato davanti al giudice di pace: “Sono stata tre anni con Zega, fino al 2007 e di comune accordo abbiamo deciso di lasciarci, a quel punto ho interrotto tutti i rapporti con lui e con tutte le conoscenze che avevamo in comune. Continuava a chiamarmi al telefono, mi minacciava dicendo che voleva che tornassi in Brasile a fare la fame, mi diceva: io ti ho creato e io ti distruggo. Credo ce l’avesse con me perché non poteva più gestire le mie cose, i miei conti bancari. Lui mi doveva dei soldi”. Quando a Juliana è stato chiesto: “E’ stata mai picchiata dal suo ex?”, lei, dopo una pausa, ha detto: “Preferisco non rispondere”.
Sentito anche il compagno Stoppa che ha ricordato l’aggressione verbale in discoteca: “Mi sono sentito minacciato e in pericolo“, ha detto. Il processo è stato rinviato al 27 aprile. Zega è difeso dall’avvocato Gabriele Cofanelli.