Con l’arrivo della primavera e delle belle giornate arriva puntuale come ogni anno la stagione dei matrimoni. Numerose sono le coppie che si apprestano a pronunciare il fatidico sì, promettendosi fedeltà eterna. A questo proposito Gleeden.com, sito di incontri extraconiugali pensato dalle donne, ha deciso di sondare la durata di questa fedeltà, facendo un sondaggio per scoprire quanto tempo dopo il giorno del matrimonio arriva il primo tradimento. Intervistati 1.565 italiani hanno risposto a questo sondaggio sulle “tempistiche del tradimento” e sulla relatività della promessa di fedeltà per la vita.
1° anno di matrimonio: un tasso di infedeltà più maschile che femminile
Lo studio rivela come il primo anno di matrimonio segni una disparità tra uomini e donne per quel che riguarda il tema della promessa di fedeltà formulata al momento del “sì”. Solo il 15% delle donne ammette di avere ceduto alla tentazione di un tradimento (o almeno di aver flirtato con un altro uomo) contro quasi il doppio della controparte maschile (27%). Da notare però che il 35% di quelli che si sono detti infedeli nel primo anno ammette di aver già ceduto ad un tradimento prima del matrimonio, durante quindi il periodo di fidanzamento.
Da 1 a 3 anni di matrimonio: l’infedeltà maschile e la “sindrome d’abbandono post primo figlio”
Superato il traguardo del primo anno di nozze, inizia un periodo solitamente di consolidamento per la giovane coppia che coincide spesso con la nascita del primo figlio. Questo periodo è vissuto in maniera diversa dalle due parti in questione: spesso le donne, totalmente concentrate sul primo figlio, trascurano il marito che soffre di una specie di “sindrome da abbandono”. Ecco giustificata allora la differenza tra l’infedeltà maschile e femminile in questa fase della vita matrimoniale: il 36% degli uomini ammette di aver flirtato, cercato e avuto storie fuori dalla coppia, contro il solo 11% delle donne.
Tra il 3° e il 9° anno si alzano le possibilità di infedeltà
Il terzo anno di matrimonio segna un po’ la fine della luna di miele e costituisce il momento del consolidamento familiare, forse anche fin troppo stabilizzato, visto che il 47% degli intervistati accusa l’emergere prepotente della routine nella vita di coppia. E’ questo il periodo in cui le percentuali di infedeltà di uomini e donne si avvicinano: 58% per gli uomini, 46% per le donne. La routine quotidiana, il non sentirsi desiderati e corteggiati dopo diversi anni di matrimonio fanno scricchiolare la promessa di fedeltà e fanno cercare queste esigenze altrove.
Dal 9° al 25° anno: infedeltà “seriale”
Dal 9° anno di matrimonio assistiamo a una ripetitività dei comportamenti infedeli: il tradimento sembra addirittura di serie tanto che il 49% degli intervistati ammette di aver commesso più tradimenti nel corso di questi anni di matrimonio contro il 36% delle donne. Senza sorpresa è proprio in questo momento che nella coppia il singolo sente la necessità di reinventare la propria individualità, come a dire che la coppia simbiotica è qualcosa di legato solo ai primi anni del matrimonio. Questa ricerca della libertà individuale sfocia inevitabilmente nella ricerca al di fuori della coppia, per mettere un po’ di pepe nella propria vita sentimentale.
Oltre il 25° anno di matrimonio, il tasso di infedeltà scende al 13%
Il superamento del 25° anno segna una caduta nella percentuale di tradimenti all’interno della coppia. Bisogna però osservare se si tratta di un “effetto dell’età”, o di un “effetto di generazione”, dunque se è legato all’età che avanza o alle vecchie generazione e se le nuove seguiranno la stessa tendenza.