Mary Calvi, la storia della giornalista disabile maltrattata dal marito

Sembrava una favola, ma il matrimonio tra la giornalista e l'attore Simone Terranova si è chiuso nel peggiore dei modi

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Redazione

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Pubblicato: 30 Settembre 2021 13:09

Sembrava un giorno normale, come tanti, quel 19 gennaio 2018, ma per Mary Calvi quella data ha rappresentato l’inizio di un incubo. Perché quella sera Simone Terranova, suo marito, non è tornato.

“Una mattina Simone mi ha detto: ‘Esco’. L’ho aspettato fino a notte fonda, ma non è rientrato a casa. Né quel giorno né mai. È andato via senza darmi una spiegazione, lasciandomi sola con tutte le mie difficoltà”, racconta oggi la giornalista del mondo dello spettacolo, disabile e costretta a muoversi con una bicicletta medica per via di una osteogenesi imperfetta.

Mary Calvi e Simone Terranova, il matrimonio da favola

Quella tra la giornalista e l’attore apparso come come comparsa in fiction come I Cesaroni e Squadra Antimafia sembrava una bella storia, di quelle che meritano di essere raccontate. E infatti, dopo due anni di fidanzamento, le loro nozze, celebrate il 14 dicembre 2014, erano state seguite dalle telecamere de La vita in diretta, per dare un esempio di come l’amore possa superare ogni barriera, persino quella della disabilità.

Mary Calvi, l’abbandono del marito

Invece, qualche anno dopo, qualcosa si rompe, Simone è diverso: “Durante una riunione di lavoro, si arrabbia e dà un calcio alla mia bicicletta, mentre ero seduta su un divano”, racconta Mary. Poi quel 19 gennaio 2018, quando Simone scompare “senza alcun preavviso” lasciandola sola con le sue difficoltà. Per la procura, che ha avviato un’indagine per maltrattamenti aggravati dalle le condizioni fisiche dell’ex moglie e violazione degli obblighi di assistenza familiare, l’attore “tiene una condotta contraria alla morale della famiglia, intraprendendo una relazione extraconiugale e lasciando da sola in casa la moglie (…) affetta da patologia invalidante”.

Una vita stravolta da un giorno all’altro

“L’ho aspettato pensando che sarebbe tornato tardi – ha ricordato Mary, presidente dell’onlus Sorridendo!, nella deposizione davanti al giudice Giulia Arcieri e al pm Mario Pesci -. Mai mi sarei immaginata che era l’inizio della fine. Qualche settimana dopo dai colleghi di lavoro ho saputo che aveva una relazione con una giovane allieva di recitazione. Le loro foto le ha persino postate su Facebook. Sono stata costretta a chiamare mia madre per aiutarmi a vivere dentro casa. Perché da sola anche lavarmi i denti è un calvario”.

Non fosse abbastanza, secondo quanto si legge nel capo di imputazione, una volta riapparso, Simone avrebbe detto: “Se non te ne vai, ti lancio con tutta la bici nel muro”.