Giorgio Armani, chi è Luigi Chiapparini, “l’uomo del mistero” e custode dei suoi segreti

Il testamento di Armani rivela Luigi Chiapparini, uomo riservato ed enigmatico che ha custodito fortune e segreti dello stilista fino all’ultimo

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Francesca Secci

Giornalista, esperta di lifestyle

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, scrive soprattutto di argomenti di attualità, lifestyle e cura della casa.

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Giorgio Armani ci ha lasciato da poco, ma chi è quell’uomo misterioso al suo fianco mentre definiva il testamento? Accanto al Re Giorgio c’era Luigi Chiapparini, un uomo distinto, d’altri tempi, elegantissimo, originario di San Giorgio su Legnano.

Lo stilista ha curato la destinazione del suo immenso patrimonio con precisione maniacale, depositando il testamento il 5 aprile scorso. E quel nome finora sconosciuto, come conferma Chiapparini stesso, appartiene a un “signor nessuno”, dedito alla riservatezza.

Luigi Chiapparini, l’uomo del mistero che ha a che fare con Giorgio Armani

Luigi Chiapparini è un personaggio quasi da romanzo d’intrighi finanziari. Vive in un tranquillo sobborgo di Milano e non ha profili social. Non era un volto televisivo né un influencer della finanza, come racconta la sua biografia professionale.

I vicini di casa non lo conoscono e lui stesso ha sempre ribadito la volontà di restare nell’ombra, definendosi un semplice uomo comune. Anche perché, diciamolo, è meglio sempre rimanere sconosciuti ma dignitosamente benestanti. E infatti, la sua carriera racconta una storia molto diversa da un uomo qualunque.

La carriera di Chiapparini tra banche e grandi patrimoni

La riservatezza di Chiapparini contrasta con il suo passato da high flyer del credito. Da giovane ha lavorato alla Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, poi nel 1999 è passato al Credit Suisse (oggi UBS).

Per decenni è stato consulente finanziario nella gestione di grandi patrimoni. Non a caso molti lasciti milionari di Giorgio Armani sono transitati proprio attraverso i conti del Credit Suisse.

Dietro a quel nome apparentemente anonimo c’è la mente che ha protetto e amministrato i beni del grande stilista per anni.

Il legame segreto con Giorgio Armani svelato negli anni ’90

Il rapporto tra Chiapparini e Armani nasce negli anni ’90 grazie al commercialista di fiducia dello stilista, Vittorio Terrenghi. Con il tempo Chiapparini è diventato uno dei pochissimi consulenti esterni a entrare nel cerchio più ristretto di Armani, spesso collaborando con Nicoletta Giorgino, storica assistente personale dello stilista.

La fiducia che Armani riponeva in lui era totale: il banker confessa di essersi recato ben tre volte dal notaio prima di completare il testamento, a dimostrazione della cura con cui seguiva ogni dettaglio. In questo modo Chiapparini è stato al fianco di Armani non solo come gestore di investimenti, ma come guardiano delle sue ultime volontà.

Perché oggi tutti parlano di lui: il testamento di Armani

In questi giorni si apre il testamento di Armani. I verbali notarili del 5 aprile 2025, pochi mesi prima della scomparsa, rivelano che Chiapparini era il secondo testimone al deposito del testamento.

Prima d’ora nessuno ne aveva parlato, ma ora il “custode dei segreti” è uscito dall’ombra. La stampa rivela anche curiosità da backstage: al testamento erano allegate due piantine delle ville di Antigua e Pantelleria di proprietà di Armani, con la ripartizione a penna tra gli eredi.

Dalle carte emergono anche i flussi di titoli e denaro su conti svizzeri destinati ai fedelissimi dello stilista.